Hogwarts

1 0 0
                                    

Mi sembrava un sogno, io nella divisa dei serpeverde che correvo per i corridoi della più famosa scuola di magia e stregoneria al mondo: hogwarts.
Eppure era tutto vero, come anche l'enorme ritardo che stavo facendo alla prima lezione di pozioni  del mio sesto anno. Avevo 16 anni ma ancora per pochi mesi, quasi tutti i miei amici e amiche avevano raggiunto i 17 mentre io ero al loro stesso anno ma ero più piccola anche se di poco.
Arrivai fuori la porta della classe ansimante, cercai di ricompormi per evitare di fare una brutta impressione il primo giorno e poi entrai.

"Mi scusi per il ritardo professore."

"Che non accada più, si accomodi." Mi rispose lui con un tono freddo.

Presi posto al penultimo banco nella fila laterale destra, erano tutti occupati gli altri posti. Il professor. Piton iniziò a spiegare ma venne interrotto per una seconda volta da un tonfo, la porta dell'aula si era aperta e ora mostrava un ragazzo bellissimo, capelli ricci e occhi neri come la pece, alto e con un fisico da dio greco. Eppure non sembrava aver attirato lo sguardo di nessuno, nemmeno delle oche che normalmente correvano dietro a tutti i ragazzi più decenti della scuola.

"Signor. Riddle, lei è in ritardo." Avevo sentito bene? Riddle? Come Tom Riddle?.

"Mi scusi professore....ho avuto qualche problema a trovare la classe." Aveva un tono ironico, sorrideva leggermente e guardava il professore con un sguardo spaventoso, quasi volesse ucciderlo.

"A fine lezione le assegnerò una guida allora, ora si sieda e presti attenzione."

Ritornai a scrivere sul mio quaderno quello che il professore diceva fino a quando non sentì lo sguardo di qualcuno bruciarmi addosso.

"È....occupato?" Mi chiese, sembrava quasi ubriaco.

Scossi la testa e lo sentì prendere posto vicino a me, subito un forte odore di alcol mischiato a profumo maschile invase le mie narici e non potei fare a meno di tossire.
Lui si girò di scatto verso di me, che vergogna.

"Guarda, quello è un riddle, ho sentito che si è trasferito qua. Speriamo non crei guai."
"È il figlio del signore oscuro...è un mostro, chissà come mai silente ha accettato una tale disgrazia."

Li sentivo parlare del ragazzo al mio fianco che sapevo li stava ascoltando, suppongo fosse abituato a certi commenti ma, in qualche modo, vidi che le pupille dei suoi occhi erano ridotte a due fessure, quasi stessero tremando. Mi pianse il cuore, questo povero ragazzo non meritava tutto l'odio che gli era dedicato, non era mica colpa sua se era nato nella famiglia sbagliata. Un po' come me.
Mentre il mio cuore provava pena per lui, la lezione finí. Lui fu il primo ad alzarsi e senza nemmeno congedare il professore uscì dall'aula, in quanto a me salutai pansy e mio fratello e rimisi le mie cose apposto nella mia cartella.

"Signorina malfoy."

"Si, professore?"

"Ho una proposta da farle, il ragazzo seduto vicino a lei oggi."

Stava parlando del riddle.

"Si?"

"Gradirei che lei lo aiutasse, del resto è un po' il suo scopo nella vita aiutare,no?."

Mi passò con un gesto svelto un bigliettino, poi mi guardò fisso negli occhi.

"Certo professore, sono nata per questo" gli risposi, fissandolo a mia volta negli occhi.

Uscì dall'aula a passo svelto, la prossima lezione sarebbe stata tra un ora e quindi decisi di cercare il mio nuovo "hobby".
Aprì il bigliettino del professore e lèssi ad alta voce.

"Torre di astronomia, sotterranei e 45." Supposi che quelli fossero i posti dove avrei potuto trovare il ricciolino e il suo numero di stanza. Non persi tempo e salí sulla torre di astronomia e lo vidi.

"Che vuoi malfoy?"

Ciao a tutti! Spero che questo primo capitolo della mia storia vi piaccia, mi scuso in anticipo per eventuali errori grammaticali e accetto da voi qualsiasi tipo di consiglio o critica costruttiva. Siate clementi 🥰

-sosa

You're not a monster - mattheo riddle Where stories live. Discover now