"Ti sei morsa le labbra" disse lui tranquillamente.
"E quindi?" Chiesi non capendo
"Sei dannatamente sexy quando lo fai. E sappi che se lo rifarai un'altra volta ti scoperò qui, all'istante e ti prenderò sulla moto, e a casa, e in giardino, e al ristorante..."
"Okay! Ho capito. Concetto afferrato. Non devo più mordermi le labbra se no non mi muoverò per un anno. Posso tirare io ora?" Chiesi avvicinandomi alla pista.
Tirai ma non presi nessun birillo. Maledizione!
"Sei davvero bravissima piccola" mi baciò la fronte prendendomi in giro.
Lo guardai e mi morsi il labbro apposta. Lui all'inizio mi guardò malissimo poi si avvicinò fino ad essere estremamente vicino, e appena fu sul punto di baciarmi mi tirai indietro sogghignando. Lo guardai e notai che lui non stava ridendo.
Mi prese il braccio e mi fece sedere sopra di lui che, nel frattempo, si era seduto su una delle sedie della nostra corsia.
Mi prese la testa con tutte e due le mani e la avvicinò alla sua senza troppa delicatezza.
Fece scontrare le nostre labbra e, anche se era contro la mia etica morale, ricambiai volentieri il bacio.
Rimanemmo così per un po'. Ricevendo insulti e complimenti per la bellissima coppia che eravamo
Quando ci staccammo avevamo tutti e due il fiatone.
Andò alla pista e tirò.
***
"Per prima cosa voglio che mi prepari la cena, donna" mi disse quando fu seduto al tavolo di casa
"Tesoro non ho nessuna intenzione di preparati da mangiare" gli dissi io sedendomi sull'isola.
"Ho vinto al bowling. Devo ricordartelo?" Mi chiese divertito
"No no! Ma quanto durerà questa tortura?" Domandai io arrabbiata e stanca.
"Tempo indeterminato amore" rispose fissandomi. Spalancai gli occhi facendo no con la testa
"Tu sei pazzo. Se dovessi rifiutare?" Chiesi con ancora un minimo di speranza
"Non rifiuterai, non puoi.
Ma se dovessi farlo ti farei tante di quelle cose che non hai idea" disse malizioso e maligno.
Mi fece abbastanza paura da convincermi a cucinare. Il lato positivo, se così si poteva chiamare, era che io non sapevo cucinare per cui sperai che mi avrebbe lasciato perdere dopo aver assaggiato il mio pollo.
***
"delizioso!" Esclamò Evan dopo aver finito anche il bis del pollo. Piano fallito.
"Seriamente? Non ti ha fatto schifo?" Chiesi sorpresa. Lui mi guardò e sorrise
"Sono abituato a mangiare di peggio" disse enigmatico andando in bagno. Mi sedetti sul divano e solo in quel momento mi resi conto che io di Evan non conoscevo nulla, la sua vita, il sui cognome! Dividevo la casa con un ragazza di cui non conoscevo nemmeno il cognome è l'età. Capii quanto ero stata irresponsabile ad accettare il fatto di essere coinquilini me mi si strinse il petto. E se dovesse farmi male? Se fosse un serial killer? Potrebbe stuprarmi o farmi diventare la sua schiava.
Impallidii e corsi in camera cercando di fare la valigia il più presto possibile. "Sciocca, sciocca" continuavo a ripetermi mentre buttavo le mie cose nel trolley. As un certo punto sentii due mani afferrarmi le braccia e incastrarle tra le mani, mi girai ed incontrai i suoi occhi così intensi.
Cercai di divincolarmi ma fu estremamente inutile, lui mi teneva in pugno. Quel pensiero mi fece impazzire, iniziai ad urlare e divincolarmi fino a quando lui non fu costretto a lasciarmi per beccarsi i pugni e i calci di una pazza psicopatica.
"Che cazzo di problemi hai? Mi vuoi spiegare perché sei impazzita da un momento all'altro?" Mi urlò mentre io indietreggiavo dall'altra parte del letto fini a sbattere contro l'armadio. Lui però rimase fermo, aveva uno sguardo indecifrabile puntato sul mio terrorizzato.
Cosa mi era preso? Non mi ero mai comportata così. Infondo le cose peggiori che uno potrebbe farmi me le avevano già fatte. Avrei saputo come difendermi.
Presi un lungo respiro e lo guardai, strisciai contro il muro fino a toccare terra con il sedere e poggiai la testa sulle mie ginocchia.
Lui si avvicinò e si sedette difronte a me, lontano, senza dirmi nulla e senza consolarmi.
Nonostante avessi bisogno di spiegazioni lo ringraziai mentalmente, aveva capito che dovevo sfogarmi.
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Can you fill my heart?
Romance"Impara a lasciar andare, che se ti amasse davvero, farebbe l'impossibile, nel caso in cui il possibile, non dovesse bastare." ••• || Anastasia & Evan ||