2- Occhi verdi

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La felicità è solo un momento effimero, non dura mai per sempre.

Erim White

«Proprio non lo capisci vero?»

Dice tra le lacrime.

«Che cosa?»

«Che è tutta colpa tua!»

Mi copro il viso con le mani per non ferirmi. I cocchi volano ovunque mentre mamma lancia i piatti e i bicchieri contro il muro. «Non ho ucciso io papà» non so con quale forza sto parlando ma so che questa volta non starò zitta a subire.

«E sai cosa? Se lui è morto è solo tua la colpa mamma. Solo la tua!»

«Non ti permettere di scaricare la colpa su di me piccola bastarda, eri tu quella in ospedale. Tuo padre è uscito per venirti a prendere quindi la colpa è la tua hai capito? E RISPONDI DANNAZIONE!»

Mi sta trascinando per la cucina tirandomi i capelli quando trovo la forza di rispondere a tono, anche se dagli occhi usciva un mare di lacrime salate.

«Mi chi mai mandata tu all'ospedale!»

«Stai zitta!» Mi sta trascinando per la cucina tirandomi i capelli

«Smettila mi fai male!»



Respiro. Sto respirando.

Era solo l'ennesimo incubo.

Ho sempre pensato che quando un persona viene trattata in modo riprovevole da qualcuno che dovrebbe amarla, alla fine comincia a pensare di meritare quello che gli viene fatto.

Specie se la persona che ti tratta in quel modo è tua madre.

Dopo la morte di papà è cambiata, diventando sempre più isterica e instabile e ogni volta che si litigava - anche per piccolezze inutili - aveva preso l'abitudine a diventare violenta e accusarmi della sua morte.

La colpa non era sua però, era la depressione a farla ragionare cosi, no?

Mi alzo dal letto con un grugnito poco elegante. Fuori è ancora buio ma ho bisogno di distrarmi.

Cosa c'è di meglio di una passeggiata notturna per il cortile della scuola?

Se non fosse per il fatto che non ricordo come sono arrivata alla mia stanza.

Perfetto direi.

Non sapendo dove andare, vago per i corridoi bui. Sarò ipocrita ma il buio mi ha sempre messo ansia e allo stesso tempo dato un senso di pace.

Quando trovo una porta che da sul cortile e una brezza fresca mi accarezza la pelle tiepida del viso, prendo un respiro profondo beandomi di quel silenzio. Lascio vagare lo sguardo per tutto il perimetro del prato, assicurandomi di essere sola.

Sospiro e con passo lento mi avvicino al centro di quella distesa d'erba, lasciandomi cadere a terra ad occhi chiusi. Nelle cuffie intanto scorreva il ritmo inclazante di "A sky full of stars"

Quando apro gli occhi, trovo un mare di stelle a guardarmi dall'alto. Un cielo pieno di stelle.
Osservo tutte le costellazioni dicendo il loro nome sottovoce e il nome di alcune stelle che le compongono, finché non trovo Orione e il mio respiro si mozza in balia dei ricordi.

«Papà perché Orione è cosi grande?»

«Perché insieme al Sagittario sono i cavalieri del cielo e proteggono le altre altre stelle»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 10 ⏰

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