𝟎𝟕. 𝐄𝐘𝐄 𝐂𝐎𝐍𝐓𝐀𝐂𝐓

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Margherita ha appena concluso le sue lezioni pomeridiane, si é adesso messa in cammino per tornare in casetta. Il freddo della sera le punge la pelle scoperta del viso e del collo, per questo motivo si calca il cappello sul capo e si stringe di più nel suo giubbotto rosso.

Quando arriva a destinazione, entra in casa e si chiude la porta alle spalle. Un piacevole calore la investe e le permette di tirare un sospiro di sollievo: questa lunga giornata é finalmente giunta al termine.

La ragazza si dirige verso la stanza azzurra. Getta lo zainetto accanto l'armadio e si toglie il giubbino, poi lo poggia sulla spalliera della sedia.

Intanto che ne approfitta per fare ordine in camera ─ poiché diversi dei suoi indumenti sono sparpagliati sul letto e sul pavimento ─ afferra il proprio cellulare e si porta gli auricolari alle orecchie. Grazie alla riproduzione casuale, ha il piacere di ascoltare Panamera, brano che ormai conosce quasi a memoria.

«Dai, dai, che fai? Non sorridi?
Lo so che alla fine non mi resisti
Tu ti sei abituata alle mie crisi
E a tutti i miei momenti tristi

Ehi, però stasera
Brividi dietro la schiena, ti porterò su un Panamera
Ti farò vedere il Baltico
Tocchiamo il cielo in un attimo»

Margherita inizia a canticchiare, mentre é intenta a conservare alcune felpe all'interno dell'armadio.

«Noi che viviamo così
Che ci vediamo un bel film
Sdraiati nudi che fumiamo ci
Giuro che un giorno ti porto a Paris
Dici che ti senti confusa
Il nostro amore ormai è messo sotto accusa
Mi fai male sento il cuore mio che brucia, brucia
È vero che senza di te mi sento perso
Ma forse imparerò a stare in pace con me stesso
In più mi dici che con me non stai più bene adesso
Ma sono io quello che piange nel letto
Ma giuro che smetterò

Ma poi ricordati che io non ci sarò
Quando sentirai che ti manco io non ci sarò
Quando vorrai qualcuno al tuo fianco
Io non ci sarò, io non ci sarò»

La rossa saltella da una parte all'altra della stanza. La canzone di NDG pare averla messa di buon umore.

Nicolò, che si trova a pochi passi dalla soglia, in procinto di entrare in camera, si ferma sul posto, stupito per via della scena che gli si é appena presentata davanti agli occhi.

«Dai, dai, che fai? Non sorridi?
Lo so che alla fine non mi resisti
Tu ti sei abituata alle mie crisi
E a tutti i miei momenti tristi

Ehi, però stasera
Brividi dietro la schiena, ti porterò su un Panamera
Ti farò vedere il Baltico
Tocchiamo il cielo in un attimo»

La giovane non si é minimamente accorta della presenza dell'amico, che la sta guardando appoggiato allo stipite della porta, con un sorrisetto dipinto in viso.

Solo qualche istante dopo l'allieva di Zerbi si volta per puro caso e incontra lo sguardo di NDG. «Hey,» lo saluta, in lieve imbarazzo. «da quanto tempo sei lì?»

«Quel che basta per assistere alla tua magnifica esibizione.» risponde il più grande, con aria divertita.

«Ah.» mormora lei, emettendo un risolino nervoso.

«Non credevo ti piacesse Panamera.» constata il riccio, osservandola di sbieco.

«Perché non dovrebbe?» domanda Margherita, riponendo cellulare e auricolari sopra la scrivania.

«Non so, non me lo hai mai detto.»

«Tu non me l'hai mai chiesto.» la minore fa spallucce.

«Touchè.» Nicolò scuote la testa e ride.

𝐒𝐓𝐀𝐑𝐒 𝐃𝐀𝐍𝐂𝐄 » 𝘯𝘥𝘨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora