The haunted hotel cap3

23 4 15
                                    

Lydia

Era l'inizio degli anni 70, in una classica giornata calda d'estate.. ecco che un uomo sulla quarantina, biondo e dagli occhi castani varcò la soglia dell'hotel portando con sé una semplice valigia rettangolare in pelle.

Arrivato alla reception si presentò con tono gentile con il nome di Henry Holmes, chiese una camera così che potesse riposarsi per un paio di giorni, dopo aver pagato in anticipo e aver ricevuto le chiavi ordinò al receptionist di non essere disturbato per alcun motivo non solo da altri eventuali clienti o amici ma persino dallo staff.

Essendo che diede una buona impressione grazie al vestito di classe e l'aria amichevole nessuno si pose problemi ad acconsentire alla sua richiesta di tale privacy.

Ogni cosa di cui avesse bisogno come colazione, eventuali lenzuola pulite e cose simili dovevano essere lasciate davanti alla porta e in cambio i membri dello staff per la loro comprensione venivano ripagati con una elevata mancia.

Tutto sembrò procedere normalmente, i giorni passarono in fretta senza alcun tipo di lamentele finché.. una notte il così detto Henry Holmes uscì a piedi nudi dalla sua stanza portando con se una grande ascia e un grimaldello.

Camminò per il corridoio in tutta tranquillità e soffermandosi dinanzi alla prima porta che si pose sulla sua strada usò l'attrezzo per scassinare la serratura.

Entrò silenziosamente guardandosi intorno e nel buio più totale si avvicinò ai letti dei malcapitati, guardò le sue imminenti vittime dormire e puntando l'arma alla base del collo li uccise uno ad uno senza il minimo rimorso o esitazione.

Data l'assenza di personale per il dovuto orario notturno il killer riuscì ad agire indisturbato per ogni camera disponibile nell'edificio.

Appena il suo obbiettivo giunse al termine scese al pian terreno, si diresse alla reception dove finalmente lo staff riunito si accorsero delle sue condizioni.

Si ritrovarono davanti l'uomo che diedero per scontato fosse così gentile e generoso con il viso privo di emozioni, la sua maglia bianca a maniche corte ormai divenne totalmente rossa a causa del sangue versato.

Camminando lasciò cadere il grimaldello sul parquet, continuò ad avanzare facendo strisciare la lama del ascia sul pavimento e in preda alla paura i presenti scapparano.

Chiamarono immediatamente la polizia sperando che in quel lasso di tempo Holmes non scappasse, per fortuna non tardarono ad arrivare.

Entrando trovarono il killer in ginocchio, senza opporre resistenza fu come se si fosse rassegnato e stesse aspettando la fine.

Fissando il pavimento non mosse un dito finché.. uno dei poliziotti puntandogli contro la pistola gli ordinò di alzarsi e mettere le mani dietro la testa.

Non eseguì i suoi ordini, nello stato in cui si trovò probabilmente non capì neanche le sue parole.. alzò il capo con un sadico sorriso sul volto e portando la mano dietro la schiena tirò fuori uno strano coltello dal manico in pelle.

Gli urlarono contro di gettarlo a terra ma ignorandoli completamente sussurrò qualcosa in una lingua che non riuscirono a comprendere, portò la lama sul collo e con un taglio deciso e prendono si tolse la vita.

Sorpresi non sapettero cosa aspettarsi.. ne tanto meno come reagire, chiamarono dei rinforzi e nell'attesa cercarono dei possibili superstiti.

Non si salvò nessuno.. si accorsero dopo aver analizzato per bene le vittime che il killer non si soffermò a recargli un taglio sul collo, ma anche sui polsi e sul tendini d'Achille.. come se la sui intenzione fosse quella di dissanguarli del tutto il più velocemente possibile.

The haunted hotelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora