Prese un respiro, non sapeva perché non avesse detto a Bachira di avere altri tre gettoni, ma...
Era la sua occasione.
Forse.
Incrociò le dita e ne inserì uno, l'ormai familiare musichetta del gioco si fuse con il chiacchiericcio della sala, mentre Isagi si sentiva quasi come se fosse sul campo, concentrato al massimo per vincere quel maledetto pupazzo.
Era più difficile di quanto sembrasse, ma Bachira l'aveva mosso abbastanza da rendere più facile la sua cattura.
Il primo gettone andò che era finito il tempo e Isagi era stato troppo meticoloso nel cercare di essere sul punto più esatto, col secondo gettone tentò di cambiare strategia, ma il pupazzo cadde dalla mano meccanica prima che potesse finire nella piccola botola.
Ultima possibilità, ora era in un punto su cui non aveva mai provato, un unico, ultimo tentativo per riuscire a vincere, le sue mani sudavano, gli facevano male gli occhi per la luce abbagliante del gioco, eppure, non c'era il tempo di aspettare, Bachira sarebbe tornato a momenti, doveva darsi una mossa.
Respirò, rilassò le spalle, e inserì l'ultimo gettone.
Veloce, preciso, cuore a mille, controllò più e più volte la linea di caduta della mano, senza la fretta di dover finire prima dei venti secondi, si concentrò solo di essere il più in linea possibile, e lasciò che la mano cadesse sul piccolo delfino allo scadere del conto alla rovescia.
E in quel momento-
"Sì cazzo!" non ci credeva.
Dio santissimo, sì.
Prese il peluche dalla macchinetta con mani tremanti, era...
Morbido.
Era un delfino, e l'aveva vinto.
Dio santo, avrebbe pianto dall'ansia-
"Isagi?" cristo santissimo-
Isagi quasi si prese un colpo, si voltò di scatto, il pupazzo nascosto dietro la schiena, e si trovò faccia a faccia con Bachira.
"Uhh-"
"L'hai vinto??" sembrava estasiato, il suo sguardo si illuminò e gli corse incontro, un grosso sorriso stampato sul suo volto. "Wa! Incredibile!! Posso vederlo?"
Isagi non riusciva a parlare, ma gli porse il peluche e Bachira lo prese con cautela dalle sue mani.
"È bellissimo... guarda che faccia!!" e vederlo così, felice in quel modo così... da lui, vedere i suoi occhi gialli pieni di luce mentre gli mostrava quel peluche che così tanto si erano impegnati a prendere gli scaldava il petto di un calore così sopraffacente che Isagi davvero non-
"È per te," disse solo, abbassò lo sguardo, "se- se lo vuoi."
"Scherzi? L'hai vinto tu-"
"Ma ti piaceva, no? Non è un problema per me, posso vincerne un altro un'altra volta."
Bachira lo guardava fisso. "Delfi."
"Uh-?"
"Ti piace come nome?"
"Uh... sì, ci sta!"
"Bella!" fece un passo, allungò una mano verso di lui. "Grazie."
Isagi non-
Sorrise, prese la sua mano nella propria. "Di nulla."
"Andiamo? Sennò perdo il treno."
Lui annuì, e si misero a correre verso la stazione, arrivarono stremati e ansimanti che mancavano pochi minuti all'arrivo del treno, eppure, era...
Nessuno dei due lasciò la mano dell'altro.
"Grazie- per l'uscita," Bachira stava ancora riprendendo fiato, "è stato divertente, da rifare!"
"Sicuro, sarebbe bello," Isagi gli lanciò un sorriso, era...
Non avrebbe voluto che se ne andasse.
Dio, era come se già sentisse la sua mancanza, come se già non fosse più con lui, estenuante, pesante senso di vuoto nel petto mentre prendeva profondi respiri, era...
"Hey?"
Si voltò a guardarlo, il suo solito sorriso sulle labbra, i suoi grandi occhi gialli, le sue guance avevano una nota di rosso che non aveva mai visto su di lui, Bachira si avvicinò, troppo, troppo, Isagi non riusciva a respirare.
Non ci riusciva, eppure, quando il suo volto scomparve dietro le sue palpebre chiuse, quando solo sentiva il calore delle sue labbra sulle proprie, gli sembrò quasi di respirare per la prima volta, gli sembrò quasi di essere davvero, davvero, vivo.
Felice.
Bello, bellissimo, non-
"Grazie di tutto," sussurrò Bachira sulle sue labbra, la sua mano sul suo viso era calda, il suo pollice gli accarezzava delicatamente una guancia, "davvero."
Isagi non riusciva a parlare, l'unica cosa che riuscì a fare fu buttarsi di nuovo sulle sue labbra, mezzo sorriso sul suo volto, si mosse dalla sua immobilità e lo strinse a sé, lui, lui, era lui ed era lì e-
Isagi poteva essere davvero cieco, a volte.
Certe cose bisognava fargliele capire in modo così esplicito da non lasciare nemmeno l'ombra di fraintendimenti, per fargli vedere che ciò che pensava era giusto, e, beh, diciamo che ora, finalmente, poteva vedere quanto fosse vero.
Poteva dire di averci visto giusto, e non c'era niente che avrebbe potuto battere quel senso di euforia e sollievo che lo invase quando Bachira rise tra un bacio e l'altro.
Era davvero la soddisfazione più grande che avesse mai avuto.
E per quanto già gli mancasse appena lo lasciò, sapeva che era vero, che non era perso.
Ci sarebbe stata sicuramente una prossima volta.
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v
YUPPP IT'S MEE CHIARAA o mitch o yaku COMR VI PARE--
su blue lock sono un grande multishipper cioè mi piace la bachisagi oppure mi piace accoppiare isagi con nagi o rin e anche nagi con reo🤭🤭 ee rega stavo pensando di fare una Fanfiction su hinata e kageyama o akaashi e bokuto, mi complico la vita 🧎
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COME FAR COLPO IN UN GIORNO!! - Bachisagi
FanfictionIsagi realizzava lentamente molte cose. Certo, su alcune non faceva alcuna fatica, su altre doveva starci a pensare un po', su altre ancora, beh... Diciamo che poteva essere alquanto cieco.