tutto ciò amplifica davvero la mia visione semiastratta della concreta necessità di appartenenza, di significato, di un linguaggio vero e comune, condiviso, dipaura della morte come assenza di controllo /every moment is just the moment you are dying over and over again as its sure eventuality """looms""" "over" ""you""
finding peace in nothing!
nothing ever!
fleeting moments?
blatantly hateful adversion to the "global language"?
checking the time obsessively, cambiare un codice in altro codice e altro significato ancora(sono le 1.10 da cinque minuti
sono una persona diversa
sono le 1.11
sono un angelo!
sei un angelo tu
sei ogni singola regola di sintassi
sei la mia cosa, la mia ogni cosa, ogni mia sinapsisei lo sconosciuto mezzo sdraiato accanto a me
sono le 1.12
esisti? so il tuo nome?lo saprei dimenticare?
sono le 1.13
so ancora contare da 1 a dieci, in almeno una lingua)
forget being the bigger person tbh, normalizegoing batshit crazy
when someone does you wrong
(sono le 1.14stanno raccontando dei maltrattamenti mostruosi delle ragazzine ad hollywod
sono le una e un quartosono le 1.16
stavo attendendo quest'ora
attendo1.17
attendo
attendo
...)tldr: got wrecked
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morte-coscienza
Poetry(semi archivio di) leggimi! in copertina - dettaglio di "The Theologian", Ryan Salge 2014