Scontro

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La bestia saltò conficcando i denti della maschera nella gola del lupo più vicino.

Il sangue macchiò tutto e il suo odore penetrò nelle narici del principe facendogli provare la stessa eccitazione che aveva provato in quella fatidica notte quando preso dalla follia aveva ucciso così tante persone.

Il liquido prese a scendere lungo la sua gola dandogli come la sensazione di bruciare, ma di un calore piacevole che lo stordì un poco.

Estrasse le fauci dal collo del lupo ormai morto, quando sentì un forte dolore alla coscia dove vide la bocca di un lupo chiusa come una morsa sulla sua carne.

Un ruggito sfuggì dalla sua bocca spalancata.

«Principe.» un suono quasi impercettibile, un richiamo lo distrasse dal dolore che stava provando e vide il ragazzo dei boschi con gli occhi spalancati dal terrore.

La bestia serrò la mascella, una nuova paura stava prendendo posto nel suo cuore, ma la dovette accantonare quando vide Izuku alzarsi, la camicia dove stava tenendo il pugno serrato era macchiato di sangue e vi erano piccoli segni di bruciatura.

«Izuku, scappa.» ruggì il principe, afferrando per la collottola il lupo e scaraventandolo contro l'albero più vicino e andandovi a sbattere addosso produsse un rumore secco, ma quel movimento aveva fatto si che lasciasse la schiena scoperta agli altri alle sue spalle che saltarono insieme per affondare i denti sulle sue spalle.

«Nooo...» gridò il verdino protendendo la mano avanti prima che un lupo avesse la possibilità di attaccare.

Il sangue che non aveva ancora smesso di scorrere, entrò in contatto con il pelo grigio dell'animale che prese subito a guaire disperato per il dolore.

Nel frattempo la bestia richiamata dai rumori, riuscì ad intercettare i due lupi che si erano già gettati contro di lui e li afferrò per le gole, cominciando subito a stringere forte, fino e sentire sotto le sue dita, il loro colli spezzarsi.

Però non riuscì a fermare l'ultimo lupo che si avventò sulla sua spalla conficcando i denti così in profondità che per un attimo gli si appannò la vista, mentre il ragazzo correva verso di lui, la mano ancora protesa e toccò il lupo proprio sugli occhi con il sangue che prese subito a bruciare l'animale che per il dolore lasciò la presa per correre lontano.

Il principe osservò il verdino davanti a lui che ora lo guardava con negli occhi grosse lacrime che ben presto sfuggirono al suo controllo, per atterrare ai suoi piedi.

La bestia non poté dire nulla, non gli chiese se stesse bene, o del perché si fosse messo a piangere prima di scappare dal castello. Non poté chiedergli se la mano gli dolesse o se sarebbe tornato con lui al castello.

Non poté chiedergli nulla perché per colpa di tutto il sangue che aveva perso, la sua testa si era fatta leggera e gli occhi da appannati che erano, cominciarono a vedere delle macchie nere che ben presto coprirono la sua intera visuale.

Il suo corpo cadde a terra privo di sensi, mentre il ragazzo della foresta si apprestava a sorreggerlo con la mano sana, attento a non toccare le parti lese per non fargli ulteriormente del male.

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