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La guerra civile ebbe come vincitore il sovrannaturale, come sempre. Ma non fu facile dimenticarla, avendola vissuta in prima persona e soprattutto dopo quello che è successo.
Ma Stiles non voleva più pensarci, l'importante era che il suo branco stesse bene e che lui poteva ora vivere una vita normale.
Il suo lavoro di certo non lo tiene lontano dall'azione ma almeno non c'era il sovrannaturale a rendere complicate le cose. Non vedeva Scott, il suo migliore amico, da un po' e cercava di chiamarlo quando poteva ma il lavoro gli impediva anche di risposarsi decentemente, figuriamoci fare quattro chiacchere.
Con Lydia..Si sono dovuti dividere. Lei voleva andare in Europa e Stiles non era disposto a lasciare il suo lavoro di punto in bianco.
Per il resto, non sa che fine fecero gli altri e non vuole minimamente saperlo, perché non voleva più rivivere quel dolore.

Uscì fuori dalla struttura, nei campi di allenamento, seguito da un suo collega per fumare insieme una sigaretta. A Stiles iniziò a piacere il gusto del tabacco e tutti fumavano per scaricare lo stress.
Ormai aveva 27 anni, un agente a pieno titolo e stimato per la sua intelligenza. Rivolse gli occhi al campo e quasi non gli cadeva la cicca dalla bocca.
Pensava di essere fuggito dal sovrannaturale, sperava di essere fuggito da lui..Ma ecco, il suo cuore andò su di giri e iniziò ad ansimare.
<<Scusami, vado un attimo in bagno>> disse al suo collega.
<<Stai attento a non dimenticare più le tue pillole per l'ansia>> Stiles annuì e andò in fretta a chiudersi nei bagni.
"Su Stiles, sta tranquillo. Probabilmente neanche ti riconoscerà più, e sei grande adesso. Devi abbattere le tue paure"
Continuava a ripetersi ma non ce la faceva più. Prese le sue pillole e andò nel proprio ufficio, a prendere borsa e cappotto. Firmò la sua uscita anticipata e se ne andò a casa.

Sperava di non rivedere più Derek Hale ma era proprio sul suo posto di lavoro, con tanto di felpa con il logo dell'FBI. E parlava con un suo superiore, ciò significava soltanto che lavorava lì e Stiles non lo sapeva nemmeno.
"Piccolo il mondo eh"
Come poteva tornare a lavoro? Adesso che c'era lui non ce la faceva proprio, ma stava lavorando ad un caso importante e non poteva di certo prendersi dei giorni di permesso o uscire sempre prima. Sospirò stufo di questa situazione e decise di andare a riposarsi, sperando che il sonno porti a buone idee.

Il giorno seguente ritornò a lavoro, con premura prese le sue pillole e si chiuse in ufficio a riguardare i suoi fascicoli. Stese su quei documenti per ben tre ore e forse era arrivato il momento di andare a farsi un caffè. Si alzò, stiracchiandosi, e andò nella saletta comune, mettendo la cialda nella macchinetta e in pochi secondi il suo caffè fu pronto. Non lo vide in giro neanche per i corridoi e tirò un sospirò di sollievo.
Ma solo quando uscì di nuovo fuori a fumare una sigaretta, ecco che lo rivide. Parlava di nuovo con il suo superiore e si strinsero la mano ad un certo punto, e gli venne offerta una targetta identificativa come quella di Stiles. Possibile mai che sarebbe diventato un suo collega? Ma Derek prese un borsone che aveva lasciato sulla panchina ed entrò nella struttura. Stiles, per pura curiosità, decise di vedere dove andò. Ma ai piani superiori nemmeno l'ombra. Ciò significava che era a quelli inferiori, ma lì ci stava solo la palestra.
Mettendo insieme i punti ecco che capì. Sapeva che erano a corto di personale e mancava giusto un personal trainer per loro.
"Merda..Così sarà peggio"
Tornò nel suo ufficio sperando che la cosa non sia davvero così, che magari ha visto male ed è solo lì come..Magari era un inserviente e non il suo fottuto personal trainer.

Si fecero le otto di sera ed era il momento di tornare a casa.
Questa situazione non andava bene. Derek gli recò troppo dolore e non poteva rischiare che proprio lui, proprio lui..
Ma un dolore al petto costrinse a Stiles a distogliere l'attenzione dai suoi pensieri.
La luna piena era alta quella sera e lui non sapeva ancora controllare la sua rabbia animalesca.

È colpa tua [Sterek]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora