CAPITOLO 1

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Pov's Valentina
*Solita sveglia, solita bestemmia mattiniera, solito sbuffo del risveglio. Buongiorno, Valentina, ben svegliata. Stropiccio gli occhi mentre uno sbadiglio mi fa allargare la bocca come se fossi un leone che ruggisce. Ventisei anni e già ho più dolori di mia nonna. Entro nel bagno per darmi una sciacquata, prima però tocca alla pipì. Ne faccio un sacco durante il giorno, ormai lo sanno tutti che devo andare al bagno ogni mezz'ora in pratica. Mentre sono seduta sulla tazza mi guardo allo specchio, è proprio difronte a me. Che faccia di merda che ho! Vorrei risprofondare sotto le coperte. Mi dó una sciacquata al viso, mi vesto e via, iniziamo un'altra giornata monotona. Ho un bar con la mia famiglia, qui giù in piazza a Morlupo. È un paesino in provincia di Roma, ci conosciamo tutti qui e ogni giorno al bar le persone e le abitudini sono le solite. Arrivo per dare il cambio ai miei genitori.*
X: -"Buongiorno Valentí!" *Mi saluta Laura, una delle clienti abituali che abbiamo qui.*
V: -"Ciao Laurè, come va?" *Le chiedo. Diciamo che posso affermare con tutta me stessa che odio questo lavoro, però alla fin fine coi clienti si crea un bel rapporto, anche se alcuni li odio e vorrei non vederli mai più.*
L: -"Allora ci vediamo dopo." *Mi saluta mia mamma, Lucilla, dopo aver comunicato varie cose riguardati fornitori o altro. Papà, Carmelo, mi saluta con un bacio sulla fronte e come sempre mi dice di tenere gli occhi aperti. Afferro il telefono, un nuovo messaggio. È la mia amica Simona che mi scrive. Lei non è di Roma, anzi adesso si, ma viene dalla Puglia e si è trasferita qui da quasi un anno. Sono molto felice che finalmente io possa vederla quando voglio, siamo amiche da un paio d'anni ma prima eravamo distanti e ci vedevamo solo se capitava che lei venisse qui a Roma per vacanza.*
-"sabato vado allo stadio con Valerio a vedere la Roma, vieni con noi?"- *Mi scrive nel messaggio, solito messaggio con l'iniziale minuscola. Quanto odio il fatto che abbia disattivato il maiuscolo all'inizio della frase. Valerio è il suo ragazzo, l'ha conosciuto una sera in una delle sue vacanze romane ad una serata. Io ero lì con lei e con le altre, Deborah e Vanessa. Questo ragazzo si avvicinò a Simona chiedendole se potesse offrirle da bere e da quel momento Simona non l'abbiamo più vista fino alle 3 del mattino, quando ci ha scritto chiedendoci dove fossimo e ci ha raggiunte. Noi eravamo un po' più avanti del locale a mangiare un cornetto, a un certo punto arrivò una Mercedes nera e da lì scese Simona. Si mordeva un labbro per trattenere il sorriso, per poi raccontarci tutto mentre questo Valerio sfrecciava andando via. Ci aveva fatto sesso, ovviamente, che gola! Però ci disse anche che aveva passato una bellissima serata e che l'aveva fatta stare bene e noi eravamo contente per lei. Si erano scambiati anche i numeri di telefono e nei giorni successivi parlavano molto, poi Simona gli disse che si sarebbe trasferita a breve e lui le disse che avrebbe tanto voluto rivederla per provare ad essere qualcosa di più. Ed ecco che è nata una delle coppie che amo di più, sono così semplici e genuini.*
-"Si ok, ci sta."- *È la mia risposta. Ovviamente è scontato che io vada allo stadio e Simona lo sa bene, sono tifosa sfegatata della Roma e ho l'abbonamento in curva Sud da quando sono nata in pratica, ma questa volta che viene anche lei vado in tribuna così stiamo insieme. Non è la prima volta che va allo stadio con Valerio, ma le altre volte ci siamo sempre viste dopo la partita e le ho promesso che una l'avremmo vista insieme. Lei è interista, ma come se fa? Vabbè, so difetti!*
-"perfetto! ti prendo il biglietto allora 😍"- *Mi risponde tutta contenta. Pochi minuti dopo mi inoltra il biglietto e mi chiede se potevamo vederci la sera con le ragazze visto che non ci vediamo da un po'.*

PERCHÉ TU MI FAI MALE MA SEI SEMPRE TUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora