PERCHÉ TU MI FAI MALE MA SEI SEMPRE TU

CAPITOLO 10

Pov's Valentina
V: -"Papà m'hai rotto il cazzo, te dimentichi sempre!" *Sbrocco al telefono. Mio padre ogni volta si dimentica di spegnere la luce di fuori del bar e ogni volta, se la sera esco, quando ritorno devo andare a spegnerla! Lascio Deborah a casa e vado al bar. Apro, spengo le luci e richiudo, ogni sera la stessa storia. Mi giro e vedo due ragazzi parlare sulla panchina, uno lo conosco, è un cliente che infatti mi saluta, l'altro ha un'aria familiare, ma ignoro la sua identità fin quando non dice il mio nome.*
V: -"Ma che stai a fa' te a Morlupo?" *Domando dopo aver fatto caso che è Niccolò, l'amico di Valerio. Non l'ho mai visto qui e tra l'altro a quanto ha detto ieri abita a San Basilio da sempre.*
N: -"Sono venuto a trovare Giacomo, lo conosco da tanto. Te sei di Morlupo quindi?" *Mi domanda. Annuisco e indico il bar.*
V: -"E questo è il mio bar... Cioè, il bar di famiglia."
N: -"Ah già, domani sera devo venirci con Simona e Valerio." *Rimango un po' perplessa, Simona non mi ha detto che sarebbe venuto anche lui.*
V: -"Ah, non lo sapevo." *È la mia risposta un po' scettica. Lui assottiglia lo sguardo e fa un sorriso a mezza bocca.*
N: -"Non vuoi che venga? Mi sa che te sto un po' sur cazzo." *Mi dice. Sorrido e faccio spallucce.*
V: -"Chi lo sa... Forse è il contrario e sono io a starti sul cazzo."
N: -"Forse... Buonanotte Valentí!" *Mi dice per poi salutare Giacomo e salire nella sua smart. Lo guardo stupita, mi avvicino allo sportello, solo dopo pochi secondi e dopo aver visto l'interno non familiare si rende conto che non è la sua smart, ma la mia. Scoppio a ridere e gli apro lo sportello, lui imbarazzato scende e si gratta la nuca.*
N: -"Dai... Avevo visto che non era la mia, era uno scherzetto!" *Dice per difendersi. Rido ancora e scuoto la testa.*
V: -"Oook, si si... Ciao Niccolò!" *Lo saluto ed entro in macchina, metto in moto e vado a casa. Mentre guido scoppio nuovamente a ridere ripensando alla scena, quel ragazzo è proprio assurdo.*