Ecco come ci siamo conosciuti

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"Non avrei mai pensato di provare tali emozioni. Tutto quello che ricordo è un amore sincero, unico e tutto è sparito davanti ai miei occhi, una perdita improvvisa che mi segnerà"

Un due anni  prima...

<<Avanti, alzati! Altrimenti perdi l'autobus....>>disse una voce dal piano di sotto, <<si si sono sveglia>>urlai da sotto le coperte, primo giorno della quarta superiore non ho voglia di alzarmi, soprattutto per tornare a scuola, dovrò fare come sempre, sospirai <<1,2,3!>> mi alzai di scatto senza pensarci due volte, è la mia tecnica per fare ciò che non ho voglia di fare e il più volte volte funziona sempre ... ok quasi sempre; così sono qui, in piedi a mettermi le ciabatte e avviarmi verso il bagno lungo il corridoio, mi sciacquo la faccia con l'acqua calda, anche se in effetti ciò mi fece addormentare il doppio, mi sistemai i capelli e mi lavai i denti, dato che ormai era tardi e non facevo in tempo a fare colazione, me ne ritornai in camera e presi i primi vestiti che trovai; una maglietta bianca e una camicia a scacchi nera e rossa cintura in cuoio e jeans neri.

Essendo il primo giorno dopo le vacanze le temperature erano ancora abbastanza alte, per ciò con il mio outfit si sta bene, pensai di essermi vestita troppo pesantemente ma lasciai stare, mi infilai le scarpe Nike bianche e nere e andai giù per le scale di corsa, i miei genitori erano giù a guardare la Tv, mio padre mi porse un panino avvolto nella pellicola e mi diede un bacio sulla guancia ricambiato, mia mamma intanto mi stava già aspettando in macchina misi il panino nello zaino, salutai mio papà e corsi fuori.

Salì in macchina, chiudendo con delicatezza la portiera, c'è già abbastanza luce ma non abbastanza da farmi svegliare, mia madre accese la macchina fece retro marcia e partì, la mia fermata è distante poco da casa mia ma abbastanza da farmi perdere l'autobus ero troppo stanca ancora per avere un dialogo lucido, così decise di farlo mia mamma <<sei stanca gioia?>> mi chiese con voce altrettanto stanca ma dolce, io le risposi mugugnando in segno di approvazione sbuffando scocciata<<non ho vogliaaa, stavo così bene a letto>> mi lamentai stiracchiandomi più che potevo <<ci sei stata per tre mesi, devi riprendere il ritmo della scuola>> rinunciai a parlare e mi riposai per quanto poco mi rimaneva, 6 minuti dopo arrivai alla solita fermata degli ultimi tre anni precedenti ho notato un sacco di volti famigliari che gradivo volentieri non rivedere tra cui molte mie compagne, mia mamma mi scaricò poco più avanti, mi diede un bacio sulla guancia e mi augurò una buona giornata.

Abituata al ritardo della corriera e alla confusione delle altre persone decisi di prendere il telefono e guardare un po' i messaggi della mia migliore amica che mi diede il buongiorno; l'autobus sarebbe dovuto arrivare alle 7:20 quando decisi di guardare l'orario mi resi conto erano già le 7:27, quando pensai che la giornata fosse già partita male vidi l'autobus arrivare e fermarsi perfettamente davanti a me, così entrai, salutai l'autista e sperai di trovare posto, sono fiduciosa, di solito lo trovavo facilmente, gli anni scorsi era così anche quest'anno sarà lo stesso.

 Non fu così, l'autobus è pieno di gente che occupa tutti i posti con il proprio zaino, mi guardai attorno sperando in qualche buon'anima che mi facesse sedere, il problema è che io essendo una persona molto timida e introversa ho il timore di chiedere alla gente di potermi sedere, continuai a guardarmi attorno ormai rassegnata; cercavo di tenermi più in equilibrio possibile mentre ancora cercavo un posto, quando girai la testa incrociai lo sguardo con un ragazzo, sinceramente bello, un moro dagli occhi verde chiaro i capelli mossi e luminosi gli cadono sul viso, ha la carnagione abbronzata e lentiggini più scuse che passavano da una guancia all'altra  sembrava avere una costellazione sul volto, i nostri sguardi si incrociano per un attimo e prima che io potessi distogliere lo sguardo, spostò lo zaino e lo mise a terra rimettendo  subito dopo gli occhi sul proprio telefono con faccia inespressiva, io sorpresa del suo gesto lo ringraziai a bassa voce e mi sedetti appoggiando lo zaino a terra e mi misi le cuffie cercando di non pensare a quanto avrei voluto saltarli addosso.

I don't love anyone else but youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora