capitolo 1

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"correre o restare fermi?"

mi sveglio tutta sudata, sono appena le 5.00 e anche oggi non ho dormito quasi niente, i miei mostri mi perseguitano, faccio lo stesso incubo tutte le notti, dove i suoi occhi mi guardano, quegli occhi cosi duri, mi giudicano, mi guardano con superiorità, mi fanno sentire debole, inutile, ingenua, mi fanno sentire impotente... ma rimango lì ferma immobile... vorrei urlare, scappare via, ribellarmi eppure mi sento bloccata, come pietrifica, con il fiato corto... vorrei piangere eppure non ci riesco... e poi lo vedo, si avvicina, mi urla contro... mi sbatte il mio riflesso nello specchio e mi dice le peggio cose che una ragazza può sentirsi dire , ed io vorrei solo affrontarlo, ma non ne ho le forze, non ne ho il coraggio perché forse so che ha ragione, e anche oggi i mostri, i miei mostri vincono
ormai sveglia mi alzo, qui in casa, dormono ancora tutti, né approfitto per darmi una sistemata e farmi una tazza di the sperando di riprendere sonno, oggi è l'ultimo giorno prima del rientro delle vacanze... dovrei essere riposata invece sono più esausta di prima, ho passato le vacanze con i miei fratelli, subendomi le loro continue scenate di gelosia, sono possessivi nei miei confronti troppo aggiungerei;
ma in fondo lo capisco, hanno solo me come io ho solo loro, i nostri genitori non ci sono mai stati, mia madre è un alcolizzata, all'età di 5 anni ci ha lasciati soli pensando solo a se stessa e al suo amore per l'alcool, mio padre, chi lo hai mai visto, ho ricordi frammentati di lui, non è stato quasi mai presente fin quando un giorno non si è più presentato...
siamo cresciuti da soli, tra i miei due fratelli io sono la
più piccola, alexander è il più grande, poi c'è jake e infine ci sono io,laila,noi tre siamo quello che rimane della famiglia Rodriguez...
a miei fratelli,gli voglio bene più di me stessa farei di tutto per loro.
nel corridoio sento dei rumori, mi avvicino piano in silenzio, a mia sorpresa trovo mio fratello alexander che guarda la tv...
"piccola, che ci fai sveglia?" mi chiede..
" non ho sonno"
" mhh, vieni qui" mi fa cenno di mettermi vicino a lui, e così faccio, appoggio la mia testa sul suo petto mentre lui mi abbraccia, e pian piano mi addormento di nuovo tra le sue braccia...
mi sveglio qualche ora dopo, per delle chiacchiere, apro gli occhi e vedo, mio fratello jake che fa colazione insieme ad alexander...
mi stiracchio, e li raggiungo...
" ben svegliata principessa" mi prende in giro jake
" lasciala stare jake, come stai piccola?"mi chiede alex
"tutto bene, sono solo stanca, non ho per niente voglia di tornare a scuola domani, non sono pronta"
" perché c'è qualcuno che ti da fastidio?"
"no, no lascia stare"
faccio colazione velocemente, mi sistemo ed esco, voglio prendere aria.
il quartiere dove abitiamo è uno dei più pericolosi di tutta la zona, tra sparatorie, clan, rapine  e faide, non è il posto più raccomandabile, ma chissenefrega in fondo ci sono cresciuta e ormai queste strade mi fanno sentire a casa, resterò per sempre fedele al mio quartiere per quanto vorrei scappare, non dimentico ne ora me mai da dove vengo.
neanche 10 minuti dopo che sono uscita mi arriva una chiamata...
"pronto, cosa c'è?"
" Laila, si può sapere dove diamine sei,sei forse impazzita?, dovresti avvisare quando esci, soprattutto se sei sola"
" uffa alexander, sto  facendo un giro tra poco torno, non è che se esco deve per forza accadermi qualcosa"
"piccola, te lo ripeto un'altra volta, non è sicuro almeno non da sola, sta attenta"
mi guardo intorno, le vie sono vuote, non c'è quasi nessuno, apparte qualche vecchio sbronzo dalla sera prima e dei bambini che giocano a fare i grandi...
cammino sul marciapiede o almeno su quello che ne rimane, fin quando non noto una macchina passarmi accanto, è vistosa, color rosso fuoco a quattro posti, la guardo lentamente, e dentro ci intravedo quattro ragazzi, il loro sguardo mi inquieta, mi mettono ansia, uno di loro mi squadra dalla testa ai piedi, e poi la macchina riprende a camminare più velocemente fino a scomparire...
svolto l'angolo, e mi ritrovo in un vicolo stretto e buio, cerco subito di cambiare strada, ma sento improvvisamente delle mani che mi prendono e mi trascinano dentro... è un vecchio puzza di alcool...
" che cazzo fai, lasciami stronzo..."
" vieni dai, sei proprio bella devo dire"
"non mi toccare"
non mi lascia, le sue mani vagano senza meta sul mio corpo, il respiro mi si blocca, urlo a più che posso, scalcio e cerco di liberarmi, ma mi stringe più forte e mi tira uno schiaffo...
" non fare la puttana, vie qua"
credo di essere arrivata al limite, quando sento una voce...
"ti ha detto di lasciarla, cos'è che non capisci?"
il vecchio sembra sbiancare, e allenta la presa su di me fino a lasciarmi, mi giro di scatto e  guardo in faccio colui che mi ha salvato, lo riconosco... è il ragazzo di prima, mi fissa e distoglie subito lo sguardo...
" non sapevo stesse con te, Lopez" parla il vecchio tremando...
" vattene da qua e non farti più vedere"e in un lampo il vecchio corse via...
guardai quel ragazzo negli occhi, lui mi fisso storto con uno sguardo agghiacciante...
" non è posto per te questo, ragazzina "
e andò via, scomparendo...
tornai di fretta a casa, ero sconvolta, la mia guancia era ancora rossa da quello schiaffo, arrivai a casa cercando di dare il meno possibile nell'occhio, ottenendo proprio il contrario...
" piccola sei tornata" mi guardò, osservandomi in silenzio...
" che cazzo hai fatto in faccia"
"alex, nulla sto bene " nel frattempo ci raggiunse anche jake...
" lo ripeto solo una volta, chi cazzo è stato?"
"nessuno, sto bene basta, vado in camera lasciatemi stare"
scappai da quella situazione, rinchiudendomi in stanza, buttandomi sul letto, ripensando a quello successo poco fa...
fin quando qualcuno bussò alla mia porta...
" se dovete farmi la predica potete direttamente non entrare"
la porta si aprì, alexander entrò, e si mise sdraiato vicino a me...
"piccola, scusami, sai come sono fatto, non riesco a sopportare che ti succeda qualcosa"
" lo so, alex"
"cos'è successo?"
"fortunatamente nulla, poteva andare peggio, ma sto bene, ora ti prego fammi dormire ho sonno"
"appoggiati"
mi addormentai abbracciata a lui, con mille pensieri nella testa e con l'ansia del ritorno a scuola, almeno però potrò rivedere finalmente i miei amici...

spazio autrice
questo è il primo capitolo, la storia pian piano prenderà forma ,spero vi piaccia...

by Giulia

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 02, 2023 ⏰

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