Luglio 2023, Miami, Florida.
Da quando si era trasferita a Miami Beach per sposare e vivere con l'uomo della sua vita, poche volte era riuscita ad ospitare la sua famiglia e mai il suo gruppo di amici, ed Eleonora, per il suo ventiseiesimo compleanno, il secondo in America, aveva intenzione di dare una grande festa, e anche se non aveva praticamente organizzato ancora nulla, non aveva prenotato nessun tipo di catering, si era già permessa di prendere i biglietti ai suoi compagni per raggiungerla.
Napoli-Miami non era una tratta economica, la vita sulle coste della florida era ben più costosa di quella sulle coste del golfo partenopeo, e nonostante ogni suo conoscente, o persino concittadino, sapesse del salto di qualità impressionante di cui aveva goduto la sua vita, i suoi amici si sentivano un po' a disagio sapendo che avrebbe pensato suo marito ad ogni cosa, che non avrebbero pagato nulla e che sarebbero stati ospiti.
Passare del tempo con la sua famiglia, con la sua gente la emozionava solo al pensiero, quindi non si sarebbe fermata dinanzi a qualche contraddizione: li avrebbe avuti con lei a Miami per 15 giorni, fine della discussione.
"No Valeria, non è un problema per noi ospitarvi!Abbiamo già preso i biglietti, e di camere ne abbiamo circa 200 se ricordi, perché ti fai tanti problemi?" ripeteva per la decima volta inoltrando un audio Whatsapp alla sua amica mentre cercava le sue dannate sigarette, lanciando ovunque ogni indumento o oggetto che le capitava per le mani, sbuffando ad ogni frase e alzando gli occhi al cielo quando nell'angolo del pavimento della stanza intravide il pacchetto di sigarette bianco e rosso.
Non avrebbe avuto nessuna risposta, perché da lei erano le ventuno e a Napoli le due di notte, la sua amica sicuramente già dormiva, ma inoltrò ugualmente altri setti messaggi, giusto per sicurezza. spiegandole perché non avrebbero dovuto sentirsi in colpa: il compleanno era suo, era lei a vivere dall'altra parte del mondo, ed era lei a possedere, ormai, una delle catene di residence più importanti di Miami.Una volta terminata la sigaretta delle 21:00, riempì la vasca d'acqua bollente e bagnoschiuma alle rose, e per circa tre quarti d'ora non fece altro che ascoltare musica e pensare e ripensare a quanto fosse in poco tempo cambiata la sua vita: non si soffermava spesso su quei dettagli, aveva paura che se ci avesse pensato troppo a lungo si sarebbe risvegliata e ogni cosa che aveva sarebbe scomparsa; ma soprattutto aveva paura che il suo cuore si sarebbe rotto il modo irreparabile, di nuovo.
Diceva sempre che Nico, suo marito, aveva curato un cuore che non aveva spezzato lui.Si erano conosciuti a Ibiza, tre anni e mezzo prima, durante un viaggio che lei aveva intrapreso per puro divertimento con la sua migliore amica, e lui invece per concludere un affare.
Qualche anno prima, nei rari momento in cui Eleonora non rappresentava la solita studentessa universitaria disperata e sulla soglia di crisi isteriche, era una dissoluta ragazza di quartiere che amava divertirsi con gli amici, non perdeva mai nessuna feste e organizzava viaggi circa ogni due mesi. Nicolas invece odiava la vita mondana, i party esclusivi o la musica assordante.
Quando, per caso, i loro sguardi si incontrarono durante una serata all'Amnesia, la musica della discoteca fu l'ultima cosa udibile da entrambi, storditi dall'unisono dei loro battiti che si fermarono nel preciso momento in cui si persero di vista.
"Credo tu sia la donna della mia vita." le disse quando finalmente la rivide seduta al bar della discoteca.Da lì, diventarono inseparabili.
Lei aveva provato cosi tante volte a capire cosa fosse l'amore, aveva perso l'unica persona che nel corso della sua vita era stata capace di farle credere che esistesse, ma Nicolas fu la boccata d'aria fresca che necessitava, era l'uomo che riusciva a placare la sua necessità di pace e tranquillità, e quella sera le dimostrò che i colpi di fulmine potevano accadere, e a volte si presentano sotto forma di un affascinante uomo americano con due occhi neri profondissimi e un Rolex al polso.
Avevano quasi 10 anni di differenza. Ma per nessuno dei due ciò aveva mai rappresentato un problema.
Eleonora era abbastanza matura, da sempre le sue insegnanti le dicevano di decelerare, che il suo cervello correva troppo.Era indipendente da quando aveva 17 anni, anche se ciò per una ragazza napoletana significava aver lavorato come ""schiava"" in qualsiasi posto possibile, era sempre stata fiera e orgogliosa dei suoi progressi al lavoro e all'università.
Nicolas inizialmente le aveva, inizialmente, nascosto di avere due figli, di essere un imprenditore e di possedere una delle più grandi catene di Hotel a Miami, in cui aveva investito per la prima a volta a 20 anni, dopo essersi trasferito da Mendoza, sua città natale.Eleonora ci mise un po' a digerire le notizie, aveva trovato una famiglia e un lavoro nella stessa persona in cui aveva visto l'amore.
In principio si era negata all'idea di convivenza, credeva di non essere all'altezza di un ruolo come quello di matrigna.
Aveva avuto paura di non essere abbastanza apprezzata dai bambini, di essere criticata o addirittura odiata, per loro sarebbe stato più facile puntarle il dito contro e giudicarla per aver rubato le attenzioni del loro papà piuttosto che provare a conoscerla e ad accettarla per quello che era.
Per non parlare di quello che temeva potesse essere il giudizio sociale sulla sua persona, sulle chiacchiere che una convivenza con un uomo ricco, facoltoso e soprattutto padre avrebbe potuto scaturire.
Fu l'appoggio di Nicolas, però, a convincerla a provarci.Vedere quanto lui tenesse a cuore quella conoscenza, nonostante fosse durata meno di due settimane.Aveva voglia di averla con sé ogni giorno e non aveva avuto paura di dimostrarlo.L'aveva completamente stregata, e anche Valeria, la sua migliore amica, nonostante la sua tendenza alle critiche, aveva provato a farle comprendere quanto le intenzioni di quell'uomo fossero serie.
Di ritorno da Ibiza lui le aveva permesso di prendere la laurea a Napoli, promettendole di andarla a prendere presto. La chiamava tutti i giorni, si preoccupava del suo studio, le inviava regali romantici e costosi nonostante i migliaia di chilometri che li separavano. Sembrava che Nico leggesse la mente di Eleonora:le dava tutte le attenzioni che non aveva mai ricevuto, ma che aveva desiderato profondamente per anni.
Per lei era sorprendente che esistesse un uomo così; tutti quelli che aveva conosciuto, compreso il suo ex fidanzato storico, tossico e violento, avevano tutto altro modo di pensare e di agire:le rose solo il primo mese di frequentazione, i regali solo per le festività, niente sorprese o visite inaspettate, mentre il suo uomo, finalmente poteva dirlo, non perdeva mai l'occasione di stupirla e rassicurarla sui suoi sentimenti, mettendo lei sempre al primo posto.
Nico volò a Napoli per la prima volta la sera prima della laurea di Eleonora, si era presentato a casa sua, le aveva portato un mazzo di 110 rose rosse con un bigliettino in cui le augurava che il numero di quelle rose sarebbe stato lo stesso del suo voto finale, e cosa più importante, non si allontanò dal cancello del condominio fin quando Eleonora non lo fece salire a casa a conoscere i suoi genitori.Fu un po' difficile per la lingua, ma la serata si scoprì divertente, e i suoi genitori rimasero colpiti dalla persona che si trovarono difronte.
Dopo due giorni dalla laurea e dal tanto desiderato 110 e lode, Eleonora partì per Miami.Era stato difficile abbandonare la sua terra, lasciare lì tutti i suoi affetti, ma la fame che aveva di realizzarsi ebbe decisamente la meglio.Sapeva che all'estero le opportunità di condurre una vita dignitosa fossero moltiplicate rispetto a quelle che offriva la sua amatissima Napoli.Poi c'era il fattore amore, che l'aveva completamente invasa.La sua relazione con Nicolas, per quanto fosse difficile spiegarlo, le aveva aperto un mondo.Non tutti gli uomini erano uguali e un cuore spezzato non poteva rimanere tale per sempre.
Dopo 3 mesi, diventò ufficialmente la signora Romero.
Ed ora era lì, con una vita lontana da quella che aveva sempre immaginato, con una famiglia tutta (in parte) sua, e con un lavoro ben migliore di tutti quelli che avrebbe potuto ambire di svolgere a Napoli: era diventata una donna d'affari, e, come diceva Nico, il suo broncio perenne si abbinava perfettamente ai tailleur che indossava ogni giorno.
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mai abbastanza coraggio
ChickLitVoi credete nel destino? Eleonora una volta ci credeva, a 16 anni, ma non più ai 21, ormai a quasi 26 anni era convinta che non esistesse nessun destino. Aver creduto per anni di essere destinata a qualcuno non aveva fatto altro che deluderla e reca...