Sono sul treno che porta nella grande città dalla campagna dove vivevo con i miei genitori e mia sorella e fratelli. La vita è sempre stata monotona senza colpi di scena o altro, tutto è cambiato dopo la tua morte. La persona che speravo di avere per sempre al mio fianco ho dovuto abbandonarla troppo presto.
Mikey era il mio soprannome che tu avevi dato a me da anni, ed adesso quel nome che amavo così tanto è diventato un incubo solo per il pensiero di esso.
Penso guardando le gocce sul finestrino a fare a gara per vedere chi sarà la prima a morire schiantandosi sull'inizio dello sportello. Un po' come la vita no? Tutti a fare a gara per qualunque ragione per poi andare a finire nelle braccia della morte.
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-Ehi, ti va di giocare a qualcosa? (G)
-Cosa Giò? (M)
-Mi sentiresti se non avessi sempre quelle cuffie addosso (G)
-Scusami ahah ma lo sai che ogni mercoledì esce l'episodio della mia serie preferita! (M)
-Sì sì lo so, ne parli in continuazione Mikey! (G)
-Non posso farci nulla! È piena di scene smorza fiato! azione, colpi di scena, personaggi intrigati e bellissimi e poi c'è quel!- (M)
-Sì sì lo so, grazie! (G)
-Va bene haha, dai vieni che giochiamo (M)
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-Tieni. (A)
-Perché? (M)
-Stai per metterti a piangere di nuovo. Asciugati la lacrima, mi fai quasi venire voglia di trattarti
bene. (A)
-Che simpatia Ava. (M)
-Lo so. (A)
Quella è nostra sorella maggiore, Ava. È nel pieno della adolescenza quindi parlare con lei è come abbracciare un leone ma questo già lo sapevi no?Anche se è solo due anni più grande è una infame.
Ma in fondo...
gli voglio bene...
.
.
.
-Dai ragazzi siamo arrivati, prendete le vostre
cose. (MA)
Questa è mamma. Per lei la tua morte è stata difficile ma deve essere forte per tutti. È una foglia travestita da roccia, proprio come te. Tu eri la mia roccia e ora io devo esserlo per lei.
-Okk mammaa (L)
E lui è la nostra luce Luca. È carino come sempre, ingenuo e gentile. Lui non capisce cosa ti è successo ma forse è meglio così. È meglio vivere nella menzogna ma felice che essere a conoscenza di tutto con un peso sulla schiena che ti schiaccia ogni giorno sempre di più verso il suolo. Tanto prima o poi lo capirà da solo, spero solo che quel giorno sia il più lontano possibile.
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Eccoci qua. La casa è grande e illuminata. Ognuno ha la propria stanza e devo dire che questa è una cosa bella, non dovrò condividere la stanza con quella scimmia di mia sorella. La scuola dove andrò da domani è anche vicina quindi con un bus ci arrivo facilmente. In treno avevo solo a che fare con maleducati spero non sia lo stesso anche qua, incrocia le dita per me ahah
-A mangiare! (P)
-Arrivo Pa! (M)
Devo andare a mangiare. Ci sentiamo dopo, ok? Ti voglio bene.
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Just a bunch of cliches
Fiksi RemajaUn'altra storia piena di cliché sentiti e risentiti. Una storia d'amore dove tutto gira intorno ai drammi di coppia. Odio, amore, felicità, tristezza e tanto altro. Un ragazzo che con la famiglia cambia città dopo la morte di un parente caro incont...