Rivolta

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"Mi sembra stupida questa idea,ma penso che sia l'unico modo per non impazzire.
Mi chiamo Thomas Biersack, e sono uno dei pochi sopravvissuti.

Sono nato e cresciuto nella piccola cittadina di Jackson Valley, la cui popolazione consisteva in settimila anime, o forse è più esatto dire corpi.

Vivevo in pace con la mia famiglia e gli altri abitanti, coesistendo in modo giusto ed equilibrato. Forse è per questo che siamo riusciti a sopravvivere finora.

Infatti durante gli ultimi anni,sono scoppiate terribili guerre e pestilenze,che hanno ridotto la nostra fonte di nutrimento, e noi abitanti della Terra abbiamo iniziato a sentirne gli effetti.
Ma vivendo in un ecosistema così ristretto,siamo riusciti ad organizzarci.

Nella nostra comunità,ci nutriamo solamente della carne fornita dai nostri allevamenti,allevamenti di maiali di una razza particolare.

Ci hanno sempre fornito tutto il nutrimento necessario,e non c'è mai stato nessun problema fino ad ora,anche se ogni tanto qualche animale cercava di fare dei capricci.

Ovviamente questi soggetti sono stati soppressi, e siamo sempre stati riusciti a domarli.

Tutto questo era così fino a poche settimane fa,quando tutto è andato in declino.

I nostri animali sembrano quasi essersi messi d'accordo, e con le loro zampacce hanno messo fine all'esistenza della maggiorparte dei miei cari e conoscenti.

Io non so come sono riuscito a nascondermi finora dentro il mio vecchio rifugio segreto nel bosco,e per questo non mi hanno ancora trovato.

Non so ancora per quanto posso resistere,sono stanco ed è un paio di giorni che non mangio.

Sento le forze venirmi a mano, e per questo sto scrivendo questo diario(?),per tramandare la mia esperienza ai posteri,se ne rimarrà qualcuno.

Oddio credo di aver sentito dei passi qua fuori,ma forse è solo la mia paranoia, che sta prendendo il sopravvento.

No no sono sicuro,non sono paranoico,sono venuti a prendermi,sono loro,cercherò di non fare nessun rumore.

Si,non mi hanno sentito,se ne stanno andando,sono salvo pen..."

Il caporale maggiore dell'esercito americano Philip Harris non poteva credere ai suoi occhi.
Quello che stava leggendo non poteva essere possibile,non aveva alcun senso.
Tutto ciò però aveva un senso,anche se estremante distorto e malato, e spiegava la situazione attuale.

Non avrebbe mai creduto che una comunità di zombi si sarebbe mai riuscita ad organizzare così ordinatamente,tanto da allevare gli uomini e chiamarli maiali.
Il loro quoziente intellettivo era estremamente più alto di quello che ci si sarebbe aspettato,bhè, da un morto.
E ora,vicino al corpi decapitato del già defunto Thomas Biersack,(almeno pensava fosse lui,avendo letto il diario,se così si può definire), non poteva che far a meno che chiedersi se la comunità di zombie che avevano distrutto era solo un caso isolato di intelligenza abnormale,o se avevano sbagliato tutti I loro calcoli e  congetture sui loro aguzzini.

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