N I N E

66 2 0
                                    

(Canzone consigliata:Paint it black-Hidden Citizens)

"Chi aspetta la pace non aspetta,
aspetta niente.
Sempre meno ragioni di non
aver notizie.
La pace, già la possiamo vedere.
È la notte buia che
sta scendendo, l'inizio dell'oblio."

Haze

L'idea di nascondere tutto a Valerio è sfumata, insieme al mio autocontrollo due giorni fa.
Perché non va mai nulla secondo i piani?
Sono convinta di poche cose nella vita, ma in quelle in cui credo lo faccio veramente.
Non condividere problemi, progetti, idee, errori e rimpianti, prima o poi te li rinfacceranno o li useranno contro di te.
Sono convinta di questo ma voglio fidarmi dei miei amici, devo farlo, il peso delle cose che porto mi sta trascinando al suolo.
L'acqua calda mi scende sul viso, sospiro stringendomi le braccia al corpo, mi rilasso contro le piastrelle mentre la canzone che ho avviato riempie il bagno.
Ho trovato un momento di pace in una semplice doccia, è tutto così surreale.
L'anno accademico è iniziato da appena due mesi e sembra che in questo

lasso di tempo ho scalato giornalmente una montagna.

Mi risciacquo per bene, allungo una mano per prendere l'accappatoio e mi ci avvolgo.

Lo specchio è appannato, la stanza piena di vapore mentre sento la porta chiudersi, la mia compagna di stanza è appena uscita.

Ultimamente ci rivolgiamo a malapena un saluto, per i corridoi nemmeno la vedo, a mensa qualche volta con il suo ragazzo, è più silenziosa del solito...

Scelgo una tuta blu, comoda e calda, la metto e poi asciugo la massa di capelli che ho in testa.
I miei ricci arrivano fino ai fianchi, sono lunghi e chiari, spesso faccio gli space buns per evitare di usare sempre troppo calore, tra tutte le cose che potevo ereditare dalla mamma ho preso un cespuglio piazzato in testa.

Indosso i calzettoni, le pantofole con la faccia di baby yoda e gli occhiali, cerco il telefono, metto il silenzioso e guardo l'orario.

Sono le 00:00 in punto, perfetto.

Ho il necessario in borsa <<Kade>> bisbiglio all'orecchio della mia amica, è in dormiveglia nel suo letto <<Vado in biblioteca>> le sposto una ciocca di capelli ramati dietro l'orecchio <<Se torna Agnes, io sto nel mio bel lettino.>> lei alza il pollice in segno di comprensione e poi si gira.

Devo solo posare il libro e sceglierne uno nuovo.

Appena metto la faccia fuori dal dormitorio, richiudo la porta alle mie spalle e attivo la torcia del cellulare.

All'orario di coprifuoco le luci vengono spente e la Silver Academy cade in uno stato d'inquietudine.

Come un film dell'orrore.

Le ombre dei rampicanti si riflettono sul pavimento, l'ululato del vento passa attraverso gli spifferi della vetrata, i rami degli enormi alberi sbattono alle finestre.

<<Potevo scegliere una serata migliore>> rifletto ad alta voce, cammino più velocemente verso la biblioteca e arrivo davanti l'enorme portone.
Mi volto verso la dea Atena, la statua è ritta in piedi e vestita come una guerriera, indossa un elmo, una corazza, un pettorale ed è dotata di lancia e scudo.

BEAUTY IN DEATHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora