capitolo 1

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"ABBYY ABBYY SVEGLIATII FARAI TARDI ABBY SVEGLIATI!!"sentii mio fratello urlare e imprecare per le scale,siamo a giugno ed è l'ultimo giorno di scuola,dovrei essere felice no? Invece non lo sono perché tra 2 settimane dovrò dare l'esame di maturità e ho paura,ho sempre avuto paura di parlare davanti a qualcuno.
Mi ero alzata,cominciai a vestirmi e decisi di mettere degli shorts a vita alta,una canotta blu con un numero,17.
"Abby piccola sbrigati!" Mi urlò dolcemente Gemma seguita da alcune imprecazioni di Harry. Incredibile come potevamo essere tutti e tre fratelli? Gemma dolce e posata,Harry un cretino con una voce d'angelo e io impacciata e sempre pronta ad inciampare ovunque.
Mio papà diceva sempre che avevo preso da mia mamma,era una donna dolce ma estremamente timida,anche lei arrossiva sempre proprio come me,lei però sapeva ballare e cantare e si vergognava solo se doveva parlare davanti a qualcuno,sennò se gli davi un microfono poteva avere davanti anche tutta New York non avrebbe esitato a cantato. Questo lo ha passato a Harry e a volte lo invidio,mentre la sua dolcezza l'ha passata a Gemma.
Beh comunque,eccomi sono pronta devo solo truccarmi,mi metto un po di fondotinta,matita e un po di mascara,i capelli li lascio sciolti.
"Eccomi!" Dissi mentre scendevo le scale,vidi Harry e Niall che mi aspettavano
"Su tesoro prendi lo zaino ti accompagno io in moto" mi disse Harry nervoso,così andai ad abbracciare Gemma le diedi un bacio, presi lo zaino e seguii Harry e Niall fuori.
Era una bella giornata e mancavo 68 giorni al 17 agosto,il mio compleanno.
Arrivai a scuola e vidi subito Janie,la mia migliore amica.
"Amore!" Mi urlò lei precipitandosi da me,è una ragazza bellissima,occhi grigi capelli biondi naturali mossi lunghi tipo i miei.
Ci conosciamo da quando avevamo 3 anni,abitavamo tutte e due con le nostre famiglie a Wichita,in Kansas ma quando suo padre impazzì mio papà convinse Laurel,sua mamma,a andarcene,così io mio papà i miei fratelli,Laurel e Janie ci trasferimmo tutti a Los Angeles lasciandoci alle spalle il passato,ma quando mio papà morì io e Gemma impazzimmo e così Harry a soli 19 anni dovette maturare come un uomo di 30 anni,si occupò della casa,di me di mia sorella e aiutò anche Laurel e Janie perché in fondo fare il cantante in una band ti aiuta molto.
L'abbraccio di Janie mi riportò alla normalità e lei iniziò a parlare non so bene di cosa finché non suonò la campanella e non ci incamminammo a lezione.

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