Summer.

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Mi svegliai,per colpa di quel suono che,entrando nelle mie orecchie mi ricordò di alzarmi,e di recarmi in bagno per sciacquarmi la faccia,perché come al solito stava per iniziare,un'altra infernale giornata,in quel palazzo chiamato scuola,o meglio "prigioneperragazziabbandonatiallostudio".
Dopo essermi lavata,mi guardai allo specchio per ricordarmi,che mancava solo un giorno ai fatidici 16 anni,uno dei momenti, più importanti della mia vita.
Apri l'armadio,e difronte a quel enorme casino decisi di mettere sempre le solite cose,perché di certo non avevo voglia di mettere apposto.
Presi la maglietta nera con la scritta vans in bianco,i jeans di berska neri,e le mie vans sempre e rigorosamente nere con i lacci giallo fluo.
Mi vestii di fretta,perché come al solito,stavo in ritardo,e passando per la cucina,afferai una mela da mangiare per strada,cosa che succedeva tutte le mattine.
Mia mamma era già a lavoro,e mio papà,dormiva beato sul divano,avendo fatto il turno di notte,a lavoro.
Mentre camminavo mi accorsi di aver lasciato a casa il mio portafortuna,un anello di rame,ragalatomi dalla mia insegnante di pattinaggio,all'età di 12 anni,e che da allora porto sempre con me.
Il tempo passava e io mi ritrovai davanti al cancello rovinato del liceo calssico,piu conosciuto di Milano,anche se come apparenze,nom sembrava un gran che.
Entrai sospirando,ormai rassegnata all'idea di dover finire gli studi,e andai a sbattere,senza accorgermene,contro la mia peggior nemica,MaryLu.
Mi odia dall'età di 6 anni,quando in classe primeggiavo,anche su di lei,e quando i suoi occhi incrociarono le mie due fessure azzurre,mi vennero i brividi.
E con la faccia quasi spaventata,entrai in classe.

"ChiaraMu".

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