Capitolo 1: Io sono cosa?

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Dopo quella che sembrò un'eternità finalmente i piedi del giovane toccarono terra e rilasciò l'aria che non sapeva di star trattenendo.
Disorientato aprì gli occhi guardandosi attorno, era una stanza molto ben arredata e piena di piante particolari mai viste prima, di grandezze invidiabili e colori sgargianti.
Tutto sembrava così diverso da ciò a cui era abituato il castano...che avesse veramente viaggiato nel futuro?

《Bene bene, eccoci arrivati, prego...》disse William Alfred Robertson facendogli segno di sedersi sulla poltrona verde davanti alla scrivania.

《Allora Han Jisung, sai perché sei qui non è vero?》chiese una volta seduto, con le mani sotto al mento e sguardo scrutatore che misero il ragazzo a disagio.

《Io non ne ho idea buon uomo》rispose sincero il ragazzo mentre il capretto mangiava dei pezzi di carta dalla scrivania.
L'uomo guardò la scena disgustato, quell'animale per un qualche motivo gli faceva ribrezzo, forse per la sua barba o forse per le sue pupille rettangolari, chi poteva dirlo! Ma una cosa era certa nel futuro di animali del genere non ce n'era neanche l'ombra.

《Tra l'altro signore, se permettete, io avrei molte domande》 continuò 《Che cos'era quella ammaliante luce blu? Abbiamo veramente viaggiato nel tempo? Mi trovo nel futuro? E la mia povera madre? Cosa dovrei dirl-》

Le sue parole vennero interrotte dalle mani di William spalancate davanti al volto del ragazzo come se volesse incitarlo a fermarsi.

《Woh, woh, woh! Una cosa per volta piccoletto, sarò anche un genio nel mio lavoro ma questo non vuol dire che la mia memoria sia altrettanto buona》si spostò il ciuffo con fare drammatico e proseguì:《Jisung caro, trovi per caso questo stile di arredamento particolarmente ottocentesco?》

Il castano scosse energeticamente il capo in segno di dissenso.

《Beh grazie al cazzo signorino, è perché siamo nel 2180, quei pezzi d'antiquariato sono fuori moda da tempo ormai. Viva i colori, i fiori finti, gli ologrammi e le poltrone massaggianti! Uhhh che goduria le poltrone massaggianti!》esclamò inizialmente stizzito ma poi con occhi sognanti il biondo platino.

Dopodiché si schiarì la voce e si ricompose un momento per apparire un minimo più "professionale", anche se ormai era troppo tardi per quello.
《Comunque, sì, siamo nel futuro e per quanto riguarda tua madre beh; le abbiamo scritto una lettera a nome tuo.》

Gli occhi di Jisung si spalancarono a dismisura, non poteva credere alle sue orecchie.
La sua povera madre...solo a pensare a ciò che potrebbero averle scritto gli prese un mancamento. Chissà se sarebbe mai più riuscito a rivederla, parlarle o almeno salutarla per l'ultima volta.
Delle lacrime gli si formarono a lato dei suoi grandi occhi marroni.

《Suvvia, non c'è bisogno di piangere!》disse il biondo agitando la mano sbrigativo.
《Mica le abbiamo scritto che ti abbiamo rapito, abbiamo usato una piccola bugia a fin di bene. Sono sicuro che sarà fiera di te quando leggerà che sei partito per la città per diventare uno dei più rinomati cuochi di corte!》

A Jisung venne veramente un mancamento, tanto che stava quasi per cadere dalla sedia, perfino il capretto alzò il muso per controllare che stesse bene.

《Signore, io cuoco di corte? Non so nemmeno preparare piatti poveri con quei pochi viveri che coltivo nella mia campagna! Oh la mia povera madre, pensare al suo sgomento mi fa star male.》disse il giovane distrutto al pensiero.

William lo guardò del tutto indifferente con il mignolo della mano nell'orecchio per grattarselo, considerarlo disinteressato era un eufemismo.
《Ah, quindi non la sai cucinare la zuppa di patate?》chiese.

Jisung scoppiò in lacrime sopraffatto da tutte quelle notizie e dalle forti emozioni che stava provando in un lasso di tempo così limitato.
Cosa voleva quest'uomo da lui? Un attimo prima era nella sua amata campagna mentre ora era costretto a stare al gioco di un pazzo, lui era un ragazzo così premuroso e tranquillo, non meritava affatto tutta questa cattiveria gratuita e questa valanga immane di stress e confusione.

Incantesimi nell'aria || StrayKidsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora