"la ragazza nuova"

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pov’s elena:
mi chiamo Elena ricci, ho due fratelli di nome, Ciro e Pietro, sono la figlia di un boss infatti tanti hanno paura di me.
Sono una ragazza con un carattere forte, devo sempre avere ragione, e mi piace divertirmi, mi piace vivere la mia vita al 100% vivo a Napoli con mio fratello Pietro, mio padre, mia madre purtroppo non c'è più, mio fratello Ciro? beh lui e in
un carcere minorile di nisida

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stasera mi hanno invitato in discoteca, sono le 21 alle 23 devo essere li, quindi mi inizio a preparare

stasera mi hanno invitato in discoteca, sono le 21 alle 23 devo essere li, quindi mi inizio a preparare

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appena arrivata in discoteca, odore di alcool, fumo, canne, mi innondo le nariciappena vidi la mia migliore amica giada corsi da lei

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appena arrivata in discoteca, odore di alcool, fumo, canne, mi innondo le narici
appena vidi la mia migliore amica giada corsi da lei

sei stupenda” disse lei con il suo accento spagnolo

anche tu vita” dissi io con il mio accento napoletano

“dai andiamo” disse lei trascinandomi in mezzo alla pista

e passata un ora da quando sono qui dentro, ora sto ballando con un ragazzo

vidi l’ex di mio fratello, quella troia, stavano insieme 6 mesi fa, ha fatto soffrire mio fratello Pietro, mentre stavano insieme lei aveva altri 2 ragazzi mio fratello appena lo scopri ci rimase malissimo

“guarda chi si vede” disse l'ex di mio fratello avvicinandosi a me

“che cazzo vuoi” dissi io con rabbia

“il tuo fratellino come sta? sai volevo tornare e divertirmi un altro po' con lui” disse lei ridendo

mi tolsi gli orecchini, e quando me li tolgo significa solo una cosa. rissa

t’accirdissi io prendendo la ex di mio fratello dai capelli

gli tirai un pugno in pieno volto, lei si mise una mano sul naso, giusto che stava sanguinando.
il mio vestito bianco, in qualche minuto divento pieno di macchie di sangue

tirai un ultimo schiaffo mi alzai e me ne andai da quel locale senza salutare nessuno

ero ubriaca, e fatta non capivo molto, tornai a casa appena entrai non mi tolsi i tacchi ero troppo stanca, arrivai in camera e mi buttai sul letto, addormentandomi in pochi secondi

peccrè - Edoardo conteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora