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E non posso spiegare la mia espressione,era come se avessi visto dei angeli,il modo di come erano vestiti,il modo di come parlavano,mi sono detta qui cambierá tutto,e cosí fú. Non so il perche,ma i miei fratelli erano congenti,io invece pensavo ankora alla mia famiglia,pensavo al fatto ke avrei dovuto lasciare lamia migliore amica;ma un po ero contenta perche la mia vita sarebbe stata cambiata cosa ke desideravo da molto. Io senza nessun problema sali in braccio a mio "padre" non so il perche ma gia dal suo abbraccio avrei capito ke sarebbe stato un papa dolce con noi.la cosa strana è ke c'erano altre due persone,ma ke capi ke erano i genitori dei miei fratelli,ma ero felice anke x l'oro anke se non capii quello ke mi aspettava dopo. Dopo stati dak giudi e andammo in una specie di pizzeria il quale mangiammo un ambugher piu grande della mia testa,vabbe mio fratello non ne parliamo mangio come un cane dopottutto noi non mangiavamo quindi...!!. Dopo mangiati,parlati,e fatti mille chiacchierati,tra di noi avviamente xke infondo noi parlavamo in portoghese quimdi non ci capivano. Siamo andati a joacaba(si legge joasaba). Andammo in un abergo e tutto cambioo...nonostante non li conoscessi io ho avuto le prime mazzzate dai mio padre...,anke se piangevo ma ora ho capito ke mi stava dando una educazione,e pensare a quello ke io facevo mi vergogno solo a dirlo..allora;un giorno andammo in un negizio cn dei belli vestiti e cera un vestito ke mi piaceva e anke a mia madre,dopo averla misurata disse la ragazza e mia mamma ke era piccolo e ke ik giorno dopo sarebbe arrivato quello giusto x me ma io NIENTE, volevo quello(non lo so perche ero cosi),strillavo nel negozio xke golevo quel vestito e x non fare figura mi portarono fuori cercandodi spiegarmi tutto ke domani me lo avvrebbero comprato ma io senza ascortarli,mi misi stesa dove c'erano le strade e iniziai a sbattere le mani x terra a poangere con una deficiente fin ad un certo punto venni il carabiniere ke inzio a dire se cera qualche problema ma grazie a quella ragazza ke spiego tutto. Una volta fornati a casa successe il fine mondo. Comunque venivo piacchiata spesso volevo fare tutto quello ke volevo e tutto quello ke mi piaceva,e se mi dicevano qualcosa io non lo facevo dando sempre le spalle,in pochr parole li trattavo da sconosciuti. Ma.. quando si trattavano di giostre o altro li trattavo come se fossi nata con loro. Pian piano mi abituai ormai ho capito ke loro sarebbero stati con me a vita quindi... E passai non piu di un mese in quella cittá,affianco a noi si trovavano i genitori dei miei fratelli, e ogni giorno giocavamo e andavamo in piscina. Un giornk partimmo x andare a floranopolis,un paese bellissimo,le strade erano lisce non c'era neanche una sigaretta x terra,le strade erano pulite e ordinate,e le case erano bellissime,alcuni erano ville. Non erano tutte azzecate anzi ogni casa avevano un giardino davanti,i bambini ke giocavano,e i vicini non si arrabbiavano quando ik pallone andava a fine da loro, quando caminavamo sentivamo il profumo delle case e della pulizia era bellissimo gli alberi pieno di frutta il quale ki ne volevano prende lo potevano. La gente salutava anke gli sconosciuti,era un posto fantastico. Li cera anke una cascata ma non la cascata ke scende verticale..ma orizzontale c'è cera un ponte e potevamo vedere la casca un parco,cera un psrco grande il quale andavano tutti.e la sera andamo alle giostre eravamo i ragszzi piufelici ke ci siamo. Tavamo sempre nel abergo il quale affianco cerano i nostri fratelli...dopo due mesi dovevamo tornare a casa. Casa NAPOLI.!! Papa ki raccontava spesso di napoli ma non capivo molto xke io parlavo in un altra lingua. Ma ke pian piano ho inparato.
Mi facevano leggere scrivere e kapire l'italiano.... Un giorno andammo a MARE,noi non siamo mai andati al mare non sapevamo come era fatto,sapevamo ke era inmenso.. Stavamo in macchina eappena abbiamo visto mare inziamo ad urlareee,urlare di gioia urlare di felicita eravamo dei pazzi strillavamo talmente tanto ke mia mamma si metteva a ridere, quando errivamo al mare io stavo morendo dalla felicita... Rimasi bloccata sulla spiaggia,la toccavl,me la stavo pure x mangiare.!!, arrivai alla riva e appena arrivarono ai nostri piedi tronavamo indietro correndo da mio padre e mia madre dalla paura.. Ci mettevamo paura del mare!! Ma poi abbiamo avutl il coraggio e andammo in riva. L'emozione di sentire l'acqua fredda sui piedi,l'emozione di sentire come scorreva l'acqua,era troppa l'emozione, ero a questo punto felicissiiima!!anke se stavoperde do le ciabatte sul mare!. Andammo semlre a mare eraunz felicita inmensa come il mare. Mia sorella piu piccola ha avuto paura come me e suo padre la teneva x mano aveva paura ke potava affogare,ja stavamo a riva. Quello ke non sopportavo di loro è ke stavano troppo azzecati ad alessandra, eamio fratello alessio,il piu grande,non lo pensavano anzi all'inzio non lo volevano xke,volevano i piaccolini,mio fratello aveva 12annj ma si comportava da uno di 5 anni... Cosi passo dei mesi e dovevamo tornare qui.. A NAPOLI.. Presimo l'aereo e non piu di un giorno eravamo arrivati a roma x poi arrivare a napoli barra.continuo ps* vede il libro TI ODIO-MA TI AMO e seguite la ragazza- Justinmyuniclove.

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