Amici21 & Zenzonelli

Alex

Alex sapeva tante cose.
La conoscenza era sempre stata il suo punto forte, forte quanto la sua voce e il suo talento per il canto. Era un attento osservatore, si limitava a guardare da lontano e ad assimilare in silenzio quello che succedeva attorno a lui. Non era il tipo di persona che si intrometteva nella vita degli altri. E soprattutto non gli piaceva il gossip.

Non gli piaceva neanche socializzare. Gli piaceva stare nel suo, nella sua zona di comfort, tranquillo e al sicuro. Ciò nonostante, non è che fosse proprio indifferente ai suoi compagni di avventura in quel programma...
Alcuni di loro si erano conquistati l'appellativo di "amici" per davvero, con la loro simpatia, i loro diversi caratteri e i loro pensieri. Tra questi c'era sicuramente Christian.

Christian Stefanelli era un ballerino di hip hop, molto simile caratterialmente a lui. Anche lui voleva stare nel suo, ma a differenza sua lui provava a socializzare e fare amicizia con le altre persone. Era un ragazzo riservato, che non faceva casino, non parlava troppo né per troppo tempo. Si, proprio il tipo di persona che avrebbe tollerato e apprezzato di più in quella casetta fatta da pazzi salterini.

Ma su Christian poteva dire molto altro.
Ad esempio, se c'era una cosa che aveva notato dal primo momento, e che aveva notato solo lui, era il fatto che chissà per quale motivo il moro si ostinava a stare vicino a un certo biondino che se ne stava con un un piede dentro e uno fuori. Erano sempre insieme. Sempre. Il corvino gli aveva persino fatto già conoscere la sua famiglia ed erano dentro la casa da neanche due giorni!

Mattia era un bambino carino e ingenuo in una casetta di adolescenti coglioni pronti a tutto pur di rimanere lì. Alex lo guardava con una certa pietà negli occhi, perché era chiaro che tutti lo davano già per spacciato. E questo accadeva perché la scelta era tra lui e Nunzio. Era ovvio che tutti davano per scontato che entrasse il siciliano quando quest'ultimo non faceva altro che vantarsi di quanto fosse bravo e di altre mille cose. E si sa, quando la gente non sa crede a qualsiasi stronzata.

Alex non dava per scontato né l'entrata di uno né quella dell'altro, ma certamente si chiedeva il perché Mattia fosse lì se Nunzio era così bravo ed esperto. Già questo doveva dare conforto al minore, ma non lo faceva. Il biondino se la passava piangendo e il cantante più di una volta aveva pensato con molta onestà che era insopportabile. Ok tutto, ma passare i giorni a piangere non avrebbe mica cambiato il suo destino in meglio.

Invece, Christian sembrava aver preso la questione a cuore. Particolarmente a cuore se chiedete ad Alex. All'inizio, doveva essere sincero, aveva ipotizzato che fosse pena. Sì, insomma, non c'era nessuno per Mattia, erano tutti con il latinista siciliano. Poi però aveva visto altro, qualcosa che andava oltre, qualcosa di più vero, di terribilmente sincero. Il moro ci teneva davvero al suo piccolo amico. Lo dimostravano tutte quelle volte che aveva dovuto mettere a tacere Nunzio su "come fosse dispiaciuto per Mattia e il suo ritorno in Puglia".

E Alex non si era mai immischiato, ne aveva proferito parola quando il corvino andava da lui per scambiare quattro chiacchiere... Quattro chiacchiere in cui rientrava il desiderio del bergamasco di voler spaccare la faccia di "quel pagliaccio sbruffone" con la scusante che "rovinava tutto il lavoro che faceva con Mattia. Che poi che lavoro faceva con Mattia? Sì, lo motivava, ma perché lo faceva? Alex non lo sapeva, o forse lo ipotizzava il perché ma avrebbe aspettato a chiarire la sua tesi, perciò si limitava ad osservare in silenzio.

Per fortuna poi il biondino era entrato e successe esattamente quello che il cantante si aspettava: i due ballerini si fusero in un solo. Non capiva di preciso in che momento Mattia e Christian erano diventati l'uno l'ombra dell'altro, ma la cosa non è che lo stupisse. Eppure l'unione che si aspettava era diventata anche più di quello. Dove c'era Mattia c'era Christian, e viceversa, come se non esistessero l'uno senza l'altro (e molto presto avrebbe realizzato che era effettivamente così).