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1764, Giappone

Erano passati ormai quattro anni da quando Jeongyeon era stata accolta dalla famiglia Im e le cose non erano esattamente cambiate. La famiglia Im si era trasferita momentaneamente in Giappone per stare accanto alla madre di Sana. Momo era rimasta a Londra con suo marito. Minhyuk, invece, non si era ancora trovato moglie e per questo Tzuyu lo accusava. Nayeon era stata corteggiata per un anno da un nobile  di venti anni- il ragazzo che aveva chiesto di sposarla quando aveva dodici anni aveva ormai trovato un'altra donna perché era stanco di aspettare per tre anni- e il signor Im gli aveva concesso la mano di sua figlia, a patto che anche Nayeon accettasse. Non che avesse altre opzioni.

-Vedrete, la nonna vi adorerà.- disse Sana mettendo un fiocco nei capelli di Jeongyeon.

Tutti parlavano della nonna come se fosse un angelo. Jeongyeon era assai curiosa di vederla. Ma quell'angelo sarebbe stato carino con una come lei? Jihyo e Minhyuk erano ancora cattivi nei suoi confronti e stavano trasportando con loro anche le gemelle. Sana e Jeongyeon uscirono dalla stanza e indossarono il mantello grazie all'aiuto di Mina. Salirono sulla carrozza, dove le stavano aspettando Nayeon e Dahyun- gli altri si erano già recati dalla nonna- e partirono per casa della nonna.

-Sono anni che non vedo la nonna.- iniziò Nayeon. -Chissà come starà.

Sana non aveva detto loro che sua madre non stava bene. Preferì rimanere in silenzio. Il viaggiò proseguì con Nayeon che raccontava tutto ciò che ricordava di sua nonna e Jeongyeon che l'ascoltava sorpresa. Quando arrivarono, Sana fece loro strada. Indossava il suo vestito più bello per poter incontrare sua madre.

-Madre.- Jihyo la salutò.

-Perché non siete entrata, Jihyo?- le domandò Sana.

-La nonna voleva parlare solo con Minhyuk.

Sana aveva già capito. Sua madre voleva convincere Minhyuk a trovarsi moglie. Era un suo dovere sposarsi. La donna andò davanti alla porta e bussò. Ad aprirle fu una giovane ragazza.

-Buonasera signora Im, accomodatevi.

Sana entrò seguita dalle figlie. Si sedettero sui cuscini attorno al tavolo nel salotto della madre di Sana e la ragazza versò loro del tè.

-Grazie.- disse Sana, così seguirono le figlie.

La ragazza fece un inchino e le lasciò sole.

-La nonna sa che c'è anche lei?- domandò Jihyo.

Sana posò la tazzina di tè. -Mi sembra ovvio che lo sappia, Jihyo.

-Chaeyoung, voi ricordate la nonna?- domandò Dahyun.

-In realtà non molto. Voi?

-Neanche io.

-La nonna è molto più vecchia di come l'avete conosciuta.- disse loro Jihyo.

-Ma è sempre una donna molto elegante e ci tiene alla classe.- concluse Sana. -È per questo motivo che siete vestite in maniera impeccabile.

In quel momento la porta fu aperta e Minhyuk entrò nel salone. -La nonna vuole vedervi.

Le ragazze si alzarono e si diressero nella stanza da letto della nonna. Era una signora ben vestita, nonostante la sua età avanzata, e con un bel sorriso. Sembrava una persona antipatica all'apparenza ma forse non era così con tutti.

-Dahyun, Chaeyoung, venite! Come siete cresciute, nipoti mie. Quanti anni avete?

Le due ragazze, le quali si erano avvicinate per un abbraccio, risposero in coro. -Dodici.

-Dodici anni... Come passa in fretta il tempo, figlia mia.- disse rivolgendosi a Sana. -Jihyo, nipote mia, come state? Avete trovato marito?

-Buonasera nonna. Non ho ancora trovato marito.

-Eppure ho saputo che avete dei pretendenti.

Jihyo sorrise. -È così.

-E Momo si è sposata. Quella ragazza è l'unica ad aver dato una soddisfazione alla sua povera nonna.- Rivolse poi lo sguardo dietro Jihyo. -Nayeon, bambolina mia, voi avete trovato marito? Oramai avete sedici anni.

Nayeon fece un passo avanti e un inchino. -Non ancora nonna. Non esco molto di casa.

-Non andate a messa?- domandò la nonna.

-Lo facciamo ma solo in compagnia di Minhyuk. Lui, però, è occupato a corteggiare una giovane.

La nonna sorrise. -Bene. Minhyuk sta crescendo.- Spostò poi lo sguardo su Jeongyeon. -Jeongyeon, venite qua.

Jeongyeon si avvicinò. -Buonasera signora nonna.- Fece un inchino.

La donna rise. -Solo nonna. Sei così bella. Sei proprio come...- Sana le lanciò un'occhiataccia e la signora si zittì. -...Ti avevo immaginata. Ho saputo che siete molto intelligente e sapete leggere bene.

-Jeongyeon sa fare di tutto. È capace di leggere, scrivere, fare conti, conosce la geografia, la storia antica e quella contemporanea... Ha imparato il giapponese e il coreano in così poco tempo...

La signora sorrise. -Mi ricordi così tanto la mia altra figlia.

-Madre...- disse Sana sperando che non rivelasse qualcosa.

-Sana deve aver fatto un buon lavoro con voi, nipoti mie, così Tzuyu. Dov'è lui?

-Si è recato in città.- disse Sana.

-Bene. Stasera verranno degli amici. Voglio farveli conoscere. Alcuni di loro hanno anche dei figli. Rimanete qui. Voglio parlare con mia figlia. Jihyo, Jeongyeon, aiutate Akai.

Tutte le ragazze uscirono dalla camera e furono portate dalla domestica in un'altra stanza. Jeongyeon e Jihyo andarono poi con Akai, la domestica, in cucina. Minhyuk le seguì perché sembrava interessato alla bella domestica.

-Qui vostra nonna tiene le sue riserve di frutta. Mi ha detto che vorrebbe che la lavaste e la condivideste con i vostri fratelli.

-Perché dovrei fare la serva?- domandò Jihyo.

Minhyuk, appoggiato ad una porta, rise. -Amo essere un uomo.

Akai fece un inchino e si allontanò per andare a sistemare il giardino per la riunione di quella sera. Jihyo mise sotto acqua la frutta e aspettò che si riempisse la ciotola. Minhyuk aprì un mobile e un ghigno apparve sulla sua faccia.

-Minhyuk, che fate? Non è forse la riserva di vino di nostra nonna?- domandò Jihyo.

-La conserva ancora.- disse il ragazzo. -Voglio assaggiarne un po'.

-Non possiamo. Questo vino viene direttamente dalla Francia. Vale molti mon.

(Mon: moneta in uso prima dello yen, che è stato introdotto nel 1871 dal governo Meiji).

-Non preoccupatevi, Jihyo. Continuate a fare i vostri lavori da donna.

-Io non faccio nessun lavoro da donna. Jeongyeon dovrebbe farli. Lei è abituata a vivere come una serva. Io sono una principessa.- Jihyo diede la ciotola a Jeongyeon. -Tagliatela.

-Come? Non l'ho mai fatto.

-Lo state chiedendo a me? Vi sembro il tipo di persona che ha fatto una cosa del genere in vita sua? Non ho mai impiegato le mie mani in azioni tanto povere. Non deve essere difficile. Avrete imparato qualcosa osservando Mina.

Jeongyeon non sapeva come fare. Aveva vissuto per dodici anni in un orfanotrofio e altri quattro con una domestica che cucinava per lei. Cosa avrebbe dovuto fare?

Voi non capite i miei piani per scoprire dove sia la mia nuova classe che neanche l'fbi
So che devo andare in prima A
Allora ho preso un avviso di trecento avvisi fa di settembre
La prima A era al primo piano
Ho visto tutte le classi che stanno al primo piano
Ho chiesto alla mia amica (che è della A ma in quinto) di dirmi tutte le classi che sono attualmente al primo piano e se ricorda dove si trovasse la prima A al tempo e, ancora, se sa chi c'è ora al posto della prima A
Così sono risalita al luogo dove si trova questa classe che è al posto della prima A, ossia la seconda D, ho visto dove si trovava prima la seconda D, attuale classe della prima A e ho scoperto dove devo andare
E poi pensano che essere introversi/timidi/insicuri sia una debolezza/ un difetto

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