Storia n. 02 - Qui pro quo

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La presente storia partecipa al contest "Affinità di coppia" indetto da WattpadfanfictionIT

https://www.wattpad.com/1295211543-concorsi-e-challenge-what-if-aperto-challenge

Fandom: Miraculous Ladybug

Rating: Giallo

Parole scelte: Fare la spesa + Ridere fino alle lacrime

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Marinette ancora dorme beatamente nel letto quando Adrien si alza e si stiracchia.

Sbadiglia e si gratta una natica svogliatamente mentre si dirige in bagno per poi ritornare in camera da letto e cercare di svegliare la sua principessa.

"Mhmm..." Mugugna infilando la testa sotto le coperte.

"Come ti senti oggi?" Le domanda sentendo ancora la sua fronte bollente a causa dell'influenza che l'ha colpita.

"Sotto un treno." Mormora con un filo di voce "... mi passi il termometro, per favore?" Chiede poi allungando la mano.

"Stai tranquilla e non muoverti, ok? Io torno presto." Adrien le scocca un altro bacio sulla fronte.

"Bisogna andare a fare la spesa, il frigo è quasi vuoto."

"Ci vado io dopo il lavoro, hai una lista?"

"E' attaccata al frigo."

Adrien saluta la moglie e prende quel foglietto con su scritto quello di cui necessitano, gli dà un'occhiata veloce e l'infila in uno scomparto del portafoglio, poi tira la maniglia della porta ed esce per recarsi in ufficio.

La mattina trascorre veloce e ogni tanto Adrien chiama Marinette per sapere se la febbre è scesa e se si sente bene, ma ogni volta la risposta è sempre la stessa: no.

"Torno presto." Le risponde e lei di rimando gli ricorda che non sta esalando l'ultimo respiro, ma che si è beccata solo l'influenza e che nel giro di un paio di giorni tornerà come prima.

Anche Plagg glielo dice con la solita aria spocchiosa, prendendo in giro il suo modo protettivo nei confronti della ragazza, e come al solito si merita quell'occhiataccia fulminante che gli rivolge il suo portatore.

*

Finalmente l'orario di lavoro termina e Adrien può dedicarsi a quella lista della spesa che ha nel portafoglio, non è lunga in sé e conosce a menadito il supermercato, quindi per lui non sarà difficile portare a termine il compito.

Peccato però che arrivati alla penultima voce ha quasi un mancamento: assorbenti.

Assorbenti.

La rilegge ancora. E ancora.

Assorbenti.

Sa che cosa sono, non c'è alcun dubbio, ma quando si trova di fronte allo scaffale spalanca gli occhi e si sente morire internamente.

Adrien suda freddo mentre scandaglia minuziosamente come un radar ogni confezione: con ali, senza, per ciclo abbondante, per la notte, lunghi, corti, salva slip; e se quello non è abbastanza ci si mette anche i colori a confonderlo ancora di più, per non parlare delle marche, ce ne sono innumerevoli.

Una commessa passa di lì e il biondo si mette a fischiettare prendendo la prima cosa che gli capita tra le mani facendo finta di nulla. Per sua fortuna sono delle lamette per la barba.

Chiedere consiglio sarebbe risultato troppo umiliante e chiamare Marinette ancora di più.

Sbuffa sonoramente e poi inizia a scegliere la confezione mettendola nel carrello con nonchalance in quanto, per quanto cerchi di fare mente locale, non ricorda quale confezione si trovi nello stipetto.

Si dirige poi alla cassa sperando passi tutto inosservato e che la cassiera sia veloce nel preparargli il conto generale per uscire da lì.

Del resto, non sta facendo nulla di male, no? Non ha rapinato una banca o una gioielleria, ha solo preso degli assorbenti per la moglie. Malata a casa e impossibilitata di venire lei stessa a fare la spesa.

*

Quando Adrien rientra, Marinette si trova in cucina, sfebbrata che beve una tazza di tè caldo.

Il viso è ancora pallido e le occhiaie pronunciate. La fronte è madida di sudore e la frangia pure.

"Sei tonr... ma che?" Dice notando le dieci buste di plastica che ha il marito tra le mani, eppure nella lista c'erano appuntate una decina di cose.

"Ehm... non sapevo quali prendere." Risponde imbarazzato grattandosi la testa bionda.

Marinette posa la tazza sul tavolo e si avvicina al marito per esaminare il contenuto delle borse "Ma di che cosa stai parlando? Che ci dovrei fare con tutti quegli assorbenti che non erano nemmeno nella lista?" Domanda analizzando le scatole una ad una "... e poi lo sai che non li uso più."

"Cosa?!!" Esclama Adrien sbalordito spalancando al massimo occhi e bocca.

Così riprende la lista e la sventola davanti al volto della moglie indicando la parola incriminata.

"Qui che c'è scritto?" 

Marinette scoppia a ridere di gusto.

"Assorbente." Sottolinea Adrien infastidito facendola smettere e guardare più attentamente la scritta.

"Sì, ma intendevo carta assorbente." Incalzò lei ritornando a sghignazzare e tenersi la pancia perché iniziava a dolere all'inverosimile.

"N-non è divertente." Mormora Adrien puntando i piedi a terra nel tentativo di far cessare la risata isterica.

"Devo chiedere i filmati al supermercato nel momento esatto in cui sei alla cassa, voglio vedere la faccia della commessa mentre passa il codice a barre di tutte queste scatole. Ci saranno quaranta confezioni. Nemmeno avessi un'emorragia ogni mese." Marinette tenta di asciugarsi le lacrime di gioia uscite dai suoi occhi.

"Beh... sono andato sul sicuro per non sbagliare." Tenta di giustificarsi come meglio può e rimediare alla figuraccia appena fatta.

"Perché non mi hai chiamata se eri in dubbio?" Tenta di ritornare seria per un momento.

"E umiliarmi così? No, grazie." Adrien alza il mento in segno di offesa e incrocia la braccia al petto.

Marinette non resiste e scoppia a ridere un'altra volta "Dovrò darli in beneficienza a qualche associazione, adesso." 

"Comunque è colpa tua, devi imparare a scrivere più in chiaro." Dice Adrien ancora momentaneamente in collera per il tiro mancino giocato.

Marinette sogghigna di nuovo e si dirige verso il bagno "Ah!" Sospira "Nessuno mi fa ridere più ti te, Adrien Agreste." 

*

FINE


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