07-scusa

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ginevra's pov

Liz e Maddalena ci vennero a chiamare alle 8 per fare colazione, ci preparammo e scendemmo. Stavo parlando con Rosa quando sentii qualcuno poggiarmi una mano sul fianco, già sapete chi era.
"Ua e o buongiorn nun s ra chiù?" chiese stringendo di più la presa sul fianco.
Sorrisi e gli baciai le labbra a stampo poi me ne andai subito a sedere, lasciandolo lì con Cucciolo dietro di lui che rideva alla scena.

"tu aropp mea ricr tutt cos" mi sussurrò all'orecchio Rosa per non farsi sentire dalle altre, io le feci l'occhiolino e mi andai a sedere.

Finita la colazione andammo tutti in sala ricreativa. Cardio suonava il piano mentre cantava e gemma lo guardava tristemente, un pò mi dispiaceva per lei, non meritava di stare così.
Nel mentre Liz prese in disparte me e mia sorella.

"Nun v vogl mentì, e mierc hann itt ca Don Salvatore nun sta mis bon" mi misi le mani in faccia, mio padre era il mio punto di riferimento, c'è sempre stato e so che ci sarà sempre. Ma ora che sta male ho una ragione in più per vendicarmi sui Di Salvo. Liz poi continuò a parlare.
"A direttric v'ha rat o permess p ij addu iss, un a vot però" non risposi e tornai a sedermi.

Vidi carmine entrare in sala allora mi alzai sotto gli occhi di Edoardo e micciarella e mi avvicinai a lui. Gli diedi uno schiaffo per poi cominciare a parlare.

"Per colpa tua e della tua famiglia, mio padre rischia di morire" gli urlai in faccia e Micciarella si avvicinò a me e mi prese per i fianchi, accompagnandomi vicino ai divani. Mi staccai da lui e mi sedetti per conto mio avvicinandomi la mano alla bocca e iniziando a mangiarmi le unghie. Lui mi affiancò mettendomi una mano sulla gamba.

Stavo per scoppiare a piangere, questo era uno dei miei difetti, non riuscire a controllare le emozioni ed erano molti molti punti a mio sfavore.

Micciarella vedendomi così mi abbracciò e li delle lacrime cominciarono ad uscire dai miei occhi. Mi morsi il labbro per cercare di smettere e nascosi il viso, ci si avvicinarono anche Edoardo e Rosa.
Appena li vidi mi staccai da Micciarella e mi asciugai le poche lacrime che avevo sul volto, mi alzai e me ne andai a passo svelto in cella.
Odiavo farmi vedere così soprattutto da loro 2, che mi reputavano come una bambina.

Micciarella mi corse dietro
"oh ja fermt n'attim" mi prese per il braccio facendomi girare verso di lui
"cre mo" mi fermai, non so perché mi comportavo così anche con lui, infondo non aveva fatto niente ma stavo troppo nervosa per ragionare.
"Pcché te ne sij iut appen e vist a Edoardo e Rosa" chiese avvicinandosi a me.
Non risposi, non avevo voglia di parlare, soprattutto parlare di questo. Micciarella mi alzò la testa poggiandomi una mano sulla guancia.

Lo abbracciai, cercava di aiutarmi e io mi sentivo terribilmente in colpa a respingerlo sempre. Ricambiò l'abbraccio passandomi la mano sulla schiena.
"Scusa" mi staccai per guardarlo
Lui non rispose e mi baciò.

"Ue, sta succrenn ca" Gennaro ci interruppe separandoci
"Jatvenn ja" diede un colpetto il testa a micciarella mentre io ridevo, lo presi per mano e ritornammo fuori.

spazio autrice
scusate per l'assenza🫶🏼

je te voglio bene assaje//micciarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora