parte 2: adventure

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Dopo aver messo in funzione il dispositivo di diffusione quantizzata, il terremoto iniziò gradualmente a rallentare e a ripristinare il suolo, fino a quando non si fermò del tutto. Dalak e Nordia si guardarono negli occhi, visibilmente sollevati per il successo dell'esperimento.

Dalak esclamò: "Fantastico lavoro, Nordia! La tua idea si è rivelata vincente!"

"Non sarebbe stato possibile senza il tuo aiuto, Dalak", rispose Nordia, sorridendo.

L'intero gruppo si congratulò con entrambi per l'incredibile risultato ottenuto e  adesso con la creazione di energia positiva a la livello quantistico, erano pronti a sostituire la forza oscura del pianeta Tenersonk. Una volta fermato il terremoto, il gruppo di Nordia e Dalak si rilassarono e presero ogni spunto da loro due  e nonostante le crepe che si erano spaccate in due,  il gruppo si concentrò sulla costruzione del dispositivo con tutti gli strumenti e sostanze  che avevano in possesso e intanto  i due amici incominciarono a  parlare dei loro vissuti passati.

Nordia raccontò che aveva avuto un passato sereno e felice e che ancora oggi, la sua vita era molto soddisfacente In particolare aveva sviluppato una grande conoscenza del presente e delle tecnologie universali, diventando una Readit, ovvero una ragazza che sa tutto su tutto.

Dalak, invece, raccontò che lui e suo fratello erano dei Starset, ovvero dei viaggiatori spaziali, e che il suo fratello era attualmente in viaggio nel cosmo per varie ragioni. Spiegò che avevano sempre avuto una grande passione per l'esplorazione dello spazio e che avevano dedicato le loro vite a questa attività. Entrambi avevano un dono speciale, una capacità sovrumana di fare certe cose. Nordia aveva la capacità di percepire il presente in ogni sua sfaccettatura, come se potesse leggere la mente delle persone e anticipare ogni loro mossa. Mentre Dalak aveva la capacità di spostarsi nello spazio-tempo con facilità, grazie alla sua conoscenza dei portali cosmici. Nonostante le loro capacità fossero diverse, tra di loro c'era una particolare affinità che li faceva sentire come se si conoscessero da sempre. Era come se le loro anime fossero legate da un filo invisibile che li portava sempre più vicini.

Una volta montati solo alcuni componenti del reattore, la notte era ormai calata e tutti si resero conto che era giunto il momento di riposarsi. La maggior parte dei membri del gruppo si avviò verso le proprie case per dormire, ma Nordia e Dalak, incuriositi dal potenziale del reattore, rimasero a parlare fino a tardi sera. Discutevano degli elementi mancanti necessari per completare il reattore e delle loro speranze per il futuro di Tenersonk. Infine, si salutarono con la promessa di continuare a lavorare insieme per raggiungere il loro obiettivo comune. La loro era una storia di amicizia forte e sincera, ma sapevano che l'obiettivo principale era la salvezza del pianeta Tenersonk.

 Quella notte buia, illuminata solamente dalle stelle scintillanti nel cielo, era silenziosa e sublime, creando un'atmosfera di pace e serenità che sembrava abbracciare ogni cosa intorno a loro. Anche se avrebbero voluto restare a parlare per sempre, Nordia e Dalak sapevano che era ora di riposare e continuare il loro lavoro il giorno successivo. Così, con la promessa di essere pronti per il nuovo giorno, si salutarono e andarono a dormire. Durante la notte buia e silenziosa , Nordia si addormentò  e fece un sogno strano che la turbo;

  si  ritrovò in mezzo alla natura oscura e inquietante, dove gli alberi sembravano avere vita propria e il vento sibilava tra le foglie e Improvvisamente, notò degli occhi che la fissavano dritto negli occhi, appartenenti ad una strana creatura che le sussurrava il suo nome.

Nordia era  in una foresta buia  e gli unici punti di luce provenivano dalle stelle del cielo notturno, che illuminavano la scena con una luce fioca e tremolante. Improvvisamente, degli occhi spuntarono dalle ombre e fissarono Nordia, che non riusciva a distinguere la forma della creatura che si nascondeva. La voce della creatura sussurrava il nome di Nordia, ma sembrava provenire da ogni dove, dal vento, dagli alberi, dalla terra stessa.

Gli alberi intorno a Nordia cominciarono a muoversi, scuotendosi violentemente e gemendo come esseri umani in preda al dolore. Le foglie diventarono nere e secche, e il vento sollevò una nuvola di polvere e detriti che si mise a circolare intorno alla ragazza.

La voce della creatura tornò a parlare, dicendo che chi cercava di eliminare l'oscurità rischiava di farla crescere ancora di più, finché non sarebbe diventata incontrollabile. Ma Nordia non si spaventò e urlò un forte "no!" nella notte, facendo cadere le foglie secche degli alberi e creando una brezza fresca che disperse la polvere e il detrito nell'aria. Il sogno si dissolse e Nordia si svegliò, con il cuore che batteva forte nel petto. Era una bellissima mattina  e il sole sorgeva all'orizzonte tingendo il cielo di un delicato colore  tipico autunnale . Nordia si svegliò confusa per il sogno che aveva appena avuto, ma non si perse d'animo e decise di affrontare la giornata con la stessa determinazione di sempre. una volta svegliata e alzata, si mise a mangiare tramite uno strumento che era in grado  creare  delle molecole che a sua volta si duplicavano in maniera molto veloce , fino  a portare in tavola un succo di frutta e dei biscotti che servivano per fare  colazione. Cosi dopo che si fece una doccia fredda uscii  di casa e la luce del sole la avvolse, illuminando le strade della città che si erano risvegliate dal sonno. la gente era tranquilla ma allo stesso tempo era intimorita dalla notizia del  pianeta Tenersonk, cosi camminando, notò come ogni cosa intorno a lei sembrava essere rinata sotto la luce del sole e gli uccelli cantavano felici sui rami degli alberi ma Nordia era ancora confusa dal sogno, ma decise di non pensarci troppo e di concentrarsi sull'obiettivo principale, cosi andò a  lavorare, e incontro Dalak  con gli strumenti che sembrava già pieno di lavoro;

Dalak: Ciao Nordia, mi dispiace di non essere stato a casa questa mattina. Sono stato chiamato a lavorare presto.

Nordia: Ciao Dalak, non ti preoccupare. Volevo solo parlarti del sogno strano che ho avuto stanotte.

Dalak: Ah sì, cosa hai sognato?

Nordia: Ho sognato una creatura strana che mi ha detto di non eliminare l'oscurità altrimenti ci sarebbe stata una reazione negativa.

Dalak: Hmm, interessante. Ma ora non abbiamo tempo per i sogni. Il nostro pianeta si sta indebolendo rapidamente, soprattutto dal punto di vista dei poli magnetici. Se uno o entrambi i poli si annulleranno, il pianeta si estinguerà. Dobbiamo fare in fretta per eliminare l'energia negativa di Tenersonk.

Nordia: Capisco, ma il mio sogno mi ha fatto pensare che dobbiamo fare attenzione a come eliminiamo l'oscurità.

Dalak: Comprendo le tue preoccupazioni, ma dobbiamo essere pragmatici. Siamo scelti per questa missione, dobbiamo completarla al meglio delle nostre capacità. Andiamo, abbiamo un sacco di lavoro da fare. Dalak era concentrato sulla missione e vedeva solo la soluzione, convinto che le possibilità riuscissero di essere molto alte. Tuttavia, non prestava attenzione al resto e non considerava le conseguenze delle sue azioni. Era così determinato a risolvere il problema dell'energia oscura di Tenersonk che trascurava gli altri aspetti della vita e dell'universo intorno a lui. Nordia si rese conto che Dalak era troppo concentrato sulla missione e non vedeva l'importanza di valutare altre possibilità. Quindi gli disse: "Dalak, capisco che sei determinato a risolvere questa situazione, ma non puoi essere così sicuro. Il futuro è sempre in movimento e cambia ogni volta che noi facciamo o pensiamo qualcosa. Dobbiamo esaminare tutte le opzioni disponibili e trovare la migliore soluzione. Non possiamo avere la certezza di successo finché non abbiamo considerato tutto."Dalak, finalmente capendo il suo errore, si scusò con Nordia e ammise che aveva bisogno di un approccio più aperto alla situazione. "Hai ragione, Nordia Mi sono concentrato troppo sulla soluzione più ovvia e non ho visto il quadro completo. Vorrei  Ascoltare il tuo sogno di nuovo  per cercare di cosa può significare per noi."

Nordia, sorpresa dalla sua reazione, gli raccontò nuovamente il suo sogno e la visione dell'essere misterioso che le aveva parlato. Dalak ascoltò attentamente, cercando di trovare un senso nella strana visione. Alla fine, disse: "Potrebbe essere una sorta di segnalazione o di consiglio, Nordia. Dobbiamo tenere gli occhi aperti per le soluzioni non ovvie e pensare fuori dagli schemi."

Nordia annuì, felice di aver ottenuto un po' di supporto dal suo amico. "Esatto, non dobbiamo chiuderci in un'idea e basta. Dobbiamo pensare a tutte le possibilità e trovare la soluzione migliore."

Così, i due amici si rimisero al lavoro insieme, più determinati che mai a risolvere il problema.

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