parte 3:The mission

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Mentre Nordia e Dalak si concentravano sul significato del sogno e su altre possibili soluzioni, il gruppo composto da Bernard, Alson e Tor si mise al lavoro per trovare una soluzione alternativa per contrastare la minaccia di Tenersonk. Lavorando insieme, cercavano di valutare ogni possibile opzione e di sfruttare le loro diverse abilità e competenze per raggiungere il loro obiettivo. Anche se non avevano ancora trovato una soluzione definitiva, erano determinati a non arrendersi e a continuare a cercare finché non avrebbero trovato una via d'uscita. Mentre il gruppo composto da Nordia e Dalak lavorava a fianco della loro squadra, il pianeta Tenersonk continuava a diventare più forte e più minaccioso per i pianeti vicini. Tuttavia, ciò che era più preoccupante era l'influenza che aveva sul sole che illuminava tutti i pianeti, incluso Tenersonk. Ciò ha portato a una domanda pressante: cosa accadrebbe se il pianeta Tenersonk dovesse influenzare il sole?

Nordia, ignara del suo vero potere, continuava a cercare una soluzione insieme a Dalak e al loro gruppo, ma sentiva dentro di sé che c'era qualcosa di più grande che aspettava di essere scoperto. Intanto il pianeta Tenersonk continuava a diventare sempre più minaccioso, con l'energia oscura che si espandeva e si faceva sempre più forte, mentre il sole sembrava sempre più vulnerabile. C'era bisogno di una soluzione immediata, e Nordia si sentiva sempre più inquieta, consapevole che il futuro di tutti i pianeti dell'universo dipendeva da loro. Nordia aveva sempre avuto la sensazione che il suo potere andasse oltre il semplice conoscere il presente e il passato. Non capiva perché i suoi genitori le avevano detto di non poter vedere il futuro e sentiva di avere un potenziale ancora inesplorato. tuttavia, non aveva mai avuto modo di approfondire il suo dono e di scoprire se effettivamente potesse vedere anche ciò che sarebbe stato. Nordia, esausta dopo una lunga giornata di lavoro, tornò a casa e decise di testare il suo dono per vedere se riusciva a vedere il futuro. Tuttavia, nonostante i suoi sforzi, non riuscì a prevedere nulla per il giorno successivo. Cosi guardando le notizie provenienti dallo schermo oleografico sulla terra in cui lei abitava, ma nulla di interessante , c'erano solamente notizie sulla tecnologia degli scienziati provenienti da tutto il mondo. mentre stava per chiudere lo schermo, qualcuno gli invio un messaggio cifrato con codici strani e ripetitivi. non sapendo cosa ci fosse scritto, lo invio ad un caro collega di lavoro che era esperto in lingue extra planetari e gli chiese se era possibile tradurlo nel breve tempo possibile, lui gli rispose che ci voleva qualche settimana. Cosi poso il cellulare e ci riprovo per l'ennesima volta,ma era delusa e confusa, ma sapeva che avrebbe continuato a cercare di sviluppare il suo potenziale, cosi andò a cenare tardi per pensare a come doveva sbloccare il dono che era dentro la mente, cosi pensò, pensò e pensò e faceva prove su prove, fino a quando non si stancò e si distese nel letto e dopo qualche minuto si addormento tranquillamente. l'indomani , si sveglio, con la luce che penetrava dalla finestra multicolore, che serviva per non far passare la luce solare. Ando verso la cucina per fare colazione e quello che succedette era impressionante...

Mentre Nordia era seduta a tavola, egli notò che la sua tazza di caffè si muoveva leggermente da sola e inizialmente pensava che fosse il tremolio delle sue mani, ma poi notò che tutti gli oggetti sulla tavola cominciarono a muoversi leggermente. In quel momento si rese conto che il suo potere era più potente di quanto aveva mai immaginato. Realizzò che il suo dono non era limitato solo al presente, ma aveva anche la capacità di influenzare gli oggetti e forse anche il futuro. Nordia si sentiva piena di emozioni positive, come speranza, determinazione e gratitudine, quando finalmente realizzò che il suo dono non si limitava solo al presente ma era felice e grata per questo potere che le era stato conferito e deciso ad approfondire la sua conoscenza e comprensione. La sua determinazione e la sua voglia di apprendere erano palpabili, poiché non voleva sprecare questa opportunità unica nella vita. Nordia sapeva che avrebbe dovuto dedicare molto tempo ed energia per padroneggiare questo nuovo potere e affrontare le sfide che il futuro le avrebbe riservato, ma la sua determinazione e il suo coraggio le davano la forza di affrontare qualsiasi cosa. Nordia mentre si preparava per la giornata di lavoro era come se non c'era nulla che potesse fermarla, neanche la minaccia di Tenersonk, cosi prese tutto il necessario e lo mise nella borsa con gesti decisi e rapidi. Era grata per il dono che aveva e sapeva di dover sfruttare al massimo le sue capacità per raggiungere il suo scopo. Non c'era tempo da perdere, Nordia era pronta ad affrontare qualsiasi ostacolo si presentasse lungo il cammino e mentre Nordia si dirigeva al lavoro, vedeva delle navicelle spaziali che andavano alla stazione aerospaziale. Riconobbe che erano dei Starseter, ma notò che erano danneggiati, con fori e tagli cosi Nordia si ricordò che Dalak le aveva accennato che suo fratello era in viaggio nello spazio e cominciò a preoccuparsi per la sua incolumità.

Quando andò al lavoro Nordia saluto Dalak e gli altri: "Ciao Dalak, ciao a tutti. Avete visto le navicelle Starseter che stavano andando verso la stazione aerospaziale?"

Dalak: "No, non ne so nulla. Cosa c'è che non va?"

Nordia: "Erano tutte traforate e tagliate, sembravano essere state attaccate da qualcuno o qualcosa."

Dalak: "Cosa?! Non avevo idea. Siamo stati occupati a lavorare sulla nostra missione e non abbiamo sentito niente."

Nordia: "Sì, capisco. Ma dobbiamo fare qualcosa, non possiamo ignorare questo."

Dalak: "Hai ragione. Alson e Tor, potete andare alla stazione aerospaziale e vedere se c'è qualche informazione disponibile?"

Alson: "Certo, andiamo subito".

Tor: "Va bene, ci metteremo in contatto con voi appena avremo delle notizie".

Nordia: "Grazie. Speriamo che non ci sia nulla di grave."

Dalak: "Sì, speriamo proprio di no."

Nordia: "aspetta !!! Forse è meglio se veniamo anche noi con voi per dare un'occhiata alla situazione.

Dalak: "Hai ragiona, dobbiamo scoprire cosa è successo e anche per mio fratello. Andiamo insieme al resto del gruppo."disse guardandola negli occhi.

Nordia: "Ok, andiamo."


Mentre erano lì nella navicella per andare a vedere cosa era successo, dei uomini in tuta militare, li hanno fermati per parlare di un viaggio cosmico top secret di suo fratello, che sarebbe scomparso qualche mese fa da un attacco di un qualcosa all'esterno del pianeta 115bc. Dalak si senti morire dentro e era in preda al panico, non voleva sentire nulla di più e voleva andare in quel pianeta , ma gli uomini in divisa gli hanno negato la missione poichè non era più uno di loro e che era licenziato a tempo indeterminato e che se faceva un qualcosa contro le regole della stazione aereospaziale e contro la federazione planetaria, lui sarebbe andato in un altro pianeta chiamato Orton, dove erano molti dei soldati che sono andati fuori legge o contro le regole dei Starseter. lui era incredulo alla notizia che gli avevano appena dato e pensava e pensava.. per stare calmo, ma non riuscii a trattenersi e gli disse che semmai suo fratello fosse morto dopo la segnalazione della scomparsa si rivendicava su di loro come mai fatto.

Dalak: " avete capito bene, Starseter?? disse con tono da comandante e severo.

il gruppo era sbalordito dal suo nervosismo ma anche dalla sua espressione flemmatica ma con tono abbastanza alto.

Starseter: "si certo" dissero a Dalak con uno sguardo e un tono di sfida accompagnato da un sorriso beffardo.

Cosi quando se ne andarono erano molto straniti , come se ci fosse un energia negativa intorno a loro che gli impediva di proseguire la missione che gli avevano dato a tutti loro, cosi si chiesero cosa nascondevano e che tipo di missione era ,ma, principalmente se suo fratello Dalan fosse ancora vivo. Dalak era furioso e non stava mai fermo dalla rabbia che aveva per tutta la situazione di Tenersonk e di suo fratello ma Nordia chiese se potevano dare qualche secondo per parlare con Dalak

il gruppo annui.

Nordia: " Hey Dalak guardami, guardami ho detto ": disse mettendo le mani nel suo viso e dirigendolo verso il suo sguardo di speranza e di lucidità ma con un tono diverso, molto dolce.

Nordia:" andrà tutto bene ok ?? sistemeremo tutto e salveremo tuo fratello, voglio che tu ci creda veramente , quando ti dico questo ok ??"

Dalak gli cominciò a palpitare forte il cuore e non riusciva a fermarlo neanche facendo dei respiri profondi, era evidente che aveva un influenza su di lui e che era una sorta di calmante in momenti di instabilità e irrazionalità.

Dalak:" ok, va bene ci credo "disse in un momento di riflessione guardandola negli occhi blu profondi.

si guardarono dolcemente per qualche instante sorridendo a malapena dolcemente e in un profondo silenzio sublime.

dopo di che si volto e chiamo gli altri e disse con tono severo:" preparatevi".

Tor :" dove andiamo ??" chiese.

Nordia: " si parte in missione!". disse con tono severo e deciso.

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