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Oggi tornano i ricognitori. Questa volta è toccato al clan Greyjoy. Hanno passato un anno nel mondo degli umani. Che coincidenza che tornino proprio oggi, esattamente un mese prima del rito.

-Marine è normale che Xavier non voglia perdere l'anno del rituale del figlio-

<Mamma devi per forza ascoltare ogni mio pensiero?>

-No ma è divertente-

La risata di mia madre risuona in tutta la cucina, non mi serve leggerle la mente per capire che è in apprensione come me. Mio padre è partito dieci anni fa e non è ancora tornato. Forse ha avuto un problema, forse è tornato ombra. Qualsiasi ipotesi ci siamo fatte io e la mamma sono confutabili da un'unica domanda "Perché non è tornato?". Poteva tornare anche sotto forma di ombra, poteva tornare chiedendo l'aiuto della madre Luna. La risposta che ci siamo date con gli anni è che ci ha abbandonate di proposito quando io avevo sei anni. Mi sono data la colpa per anni, sono nata femmina e non posso scegliere di cambiare come fanno loro. I miei genitori sono due originali, esseri potenti che hanno deciso le caratteristiche del loro volto, del loro fisico, il sesso a cui appartenere e che possono cambiare forma ogni volta che lo desiderano. Non so chi è stato il primo figlio di due originali, so solo che quando presero forma umana provarono a riprodursi e, dopo molti secoli, ci riuscirono.

La nostra isola ora è in pace, non lo è sempre stata. A scuola ci hanno insegnato che per creare i vari branchi servono i ricognitori che portino sull'isola gli umani con caratteristiche uniche come intelligenza, forza, astuzia. Tutti sono ben accetti e così possono siglare il patto che li renderà immortali ma legati a noi e alla madre Luna. Siamo una società patriarcale, i vari branchi sono formati dagli originali che non sono stati polverizzati nel corso delle guerre di colonizzazione. Vengono chiamati i primi branchi. Esistono poi i secondi branchi, sono guidati dai figli degli originali, non per forza entrambi i leader devono avere sangue reale ma almeno uno e di solito è il maschio. Non esiste ancora una terza generazione di branchi ma sicuramente ci sarà, l'isola cresce con noi ma non arriverà mai a divenire una Pangea come l'originale, la madre Luna ha fatto qualcosa che io e i miei compagni non riusciamo a comprendere. Gli originali la comprendono, è come se vivessero in simbiosi con la Dea che li ha creati. Non la venerano e non costringono neanche noi a farlo ma la rispettano profondamente e pretendono che ogni anno i sedicenni si presentino al rito di accoppiamento.

La trovo una cosa stupida ma mia madre mi ha cresciuta con questi insegnamenti e io voglio avere il mio branco. C'è solo un problema, la mia lupa è sopita e se non si sveglierà non potrò partecipare al rituale.

<Mamma, credi che in un mese possa riuscire a risvegliare la mia lupa?>

Mia madre spegne la televisione, il silenzio sembra volermi rompere i timpani. È strano ma odio il totale silenzio, mi mette angoscia.

Smetto di mangiare i cereali che galleggiano nel caffelatte di fronte a me mentre mia madre fa l'esatto opposto prendendo in mano la tazza di caffè fumante. Ne beve qualche sorso senza degnarmi di uno sguardo e poi l'appoggia così delicatamente che non fa nessun rumore sul tavolo. Finalmente mi guarda, mi osserva con i suoi occhi color dell'oro, sono stupendi.

-Certo che si sveglierà-

Dice convinta prima di poggiare delicatamente la mano sulla mia che sta per prendere nuovamente il cucchiaio in mano.

-Andrai ad allenarti da Xavier per un mese-

Il mio cuore perde un battito. Io ho sempre vissuto tra le montagne, in mezzo ai boschi. Il branco Greyjoy è sulle coste, è il nostro branco alleato ma solo da quando papà è andato via.

Mamma io...

Non riesco a parlare, mia madre vuole allontanarmi per un intero mese, il mese più importante per la vita di qualsiasi lupo dell'isola. È un mese stressante e stancante, solo quando finirà e la luna sarà piena riceveremo il marchio e con esso riavremo tutte le forze che avevamo perso.

Puoi allenarmi tu...

-Si potrei ma Xavier si è proposto di allenarti insieme a suo figlio e ad altri del suo branco. Avrei voluto mandare con te il tuo beta o qualche omega ma ho saputo che tutti i sedicenni del nostro branco hanno risvegliato il proprio lupo. Manchi solo tu-

Vorrei alzarmi, buttare tutto all'aria e sbraitare ma anche se la voce di mia madre è gentile è comunque un ordine della Luna e Alpha del branco Tellow. Non posso dirle di no. Abbasso lo sguardo e inizio a mordicchiare nervosamente il labbro inferiore con i denti superiori, è un tic che ho da sempre.

<Quando verranno a prendermi?>

-Stasera quando torneranno i ricognitori-

<Se papà sarà con loro...>

-Non ci sarà, Marine ogni anno i ricognitori lo cercano e ogni anno rimaniamo deluse...-

<Ma forse quest'anno...>

-Quest'anno niente. Tuo padre non verrà-

È così sicura delle sue parole che mi altero, mi alzo dalla sedia e mi dirigo a passo di carica al piano superiore.

Dove stai andando?•

A preparare la valigia.

È una mezza verità, prima piangerò stesa sul letto finché non sarà talmente tardi che dovrò mettere tutti i vestiti a casaccio in due valigie diverse. Sono brava a programmare i drammi e questo è il peggiore della mia vita. Dovrò cambiare branco per un mese e in più il sogno che ho coltivano sin da quando avevo sei anni si è sgretolato con una manciata di parole. Mia madre non lo sa, o forse finge di non saperlo, ma io ho sempre sognato che mio padre tornasse a casa almeno per il giorno del rituale e così ogni anno a ogni rituale guardavo i lupi seduta accanto a mia madre nel posto della Luna del branco sognando di rivederlo l'anno dei miei sedici anni.

|La sera|

Mi sono costretta a non mangiare per tutto il giorno, sono rimasta in camera mia rannicchiata nel letto a piangere con mia madre che mi ha parlato nella mente per tutto il giorno. Inizialmente era calma e pacata a dopo diverse ore ha iniziato a urlare aprendo la comunicazione ad altri lupi del branco. Nulla mi ha smosso e ora la sento camminare verso la mia stanza. I tacchi picchiettano sul parquet e quando apre la porta io la guardo seduta sul letto.

-Hai una cera tremenda-

Commenta guardandomi prima di voltarsi verso il mio armadio.

<Faccio io...>

-Se lo avessi voluto fare tu lo avresti già fatto stamani. Deciderò io i vestiti che porterai e ti vestirai come si addice a una principessa-

Inizia a prendere i vestiti e a metterli nella valigia, sbuffo sonoramente.

Permetto mi renderai una perfetta te in miniatura.

-Meglio una perfetta me in miniatura che un intero branco che si possa prendere gioco di te-

<Avrò la protezione di Xavier no?>

-Alpha Xavier, ricorda che stai andando in un altro branco e sarai da sola-

Grazie mamma, è tutto il giorno che ci penso. Quando arriveranno?

Non finisco di formulare la domanda telepaticamente che qualcuno suona al campanello.

The original werewolvesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora