1° CAPITOLO.

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"MOLLY, BASTA! DAL PRESIDE!"


Okay, la professoressa non è sicuramente di ottimo umore.

Sbuffando prendo le mie cose e mi dirigo in presidenza; un percorso che conosco a memoria ormai.


Quella stupida professoressa! Non può di certo prendersela con me se è di cattivo umore.

Adesso dovrò prepararmi al solito discorsetto che il preside Mr. Bouch ha in serbo per me.


Dopo aver bussato alla porta , senza aspettare di ricevere una risposta, apro e mi incammino per sedermi sulla solita seggiola posizionata di fronte alla sua scrivania, quando vedo che è occupata.


"Non posso crederci. E' la terza volta questa settimana che ti ritrovo qui, signorina Mitchell! Cosa hai combinato questa volta?"



Mr. Bouch è un tipo a posto, comprensivo e paziente. Mi piace.



"Mr. Bouch, questa volta non ho fatto nulla di male! Se quella stup.. ehm..Se la professoressa si sveglia col piede sbagliato non può di certo prendersela con me. Forse le ho involontariamente attaccato qualcosa sul sedere, ma involontariamente! Sa com'è.."



Il preside mi squadra da testa a piedi; sta decidendo quale sarà la mia punizione , il che sarebbe facile se solo non dovesse assegnarmene una ogni giorno.



Mentre guardo con aria supplichevole il signor Bouch, noto che il ragazzo seduto sulla sedia, che prima non avevo nemmeno notato, sorride a ciò che ho detto poco fa.


Mi sta prendendo in giro?! Sta ridendo di me?!


Dopo avergli mandato uno sguardo minaccioso cercando inutilmente di farlo smettere, il preside ha deciso:


"Venerdì alle 15. Mi darai una mano a sbrigare alcune faccende. Ti voglio puntuale."



"VENERDI'? Ma ho la partita! Per favore! Non può farmi questo. Ne risentirà tutta la squadra e lei non vuole che la miglior squadra di pallavolo mai vista perda proprio in semifinale, non è così?"



Il preside scatta in piedi, dirigendosi verso di me. So che anche lui desidera la vittoria della nostra squadra scolastica di pallavolo.


"Bene signorina Mitchell, sconterai la tua punizione occupandoti del nuovo arrivato e mostrandogli tutta la scuola. Niente parolacce, niente guai, lo rivoglio sano e salvo alla fine della guida. Buon Divertimento."


E così, con un viso compiaciuto, fa un cenno al ragazzo che solo pochi secondi fa stava ridendo di me.


Non mi va di fare da guida a quello sbruffone ma cerco di pensare alla partita e mi costringo a uscire.


"Seguimi."


Con piacere noto che mi segue senza discutere quando si ferma d'un tratto.





JUST FRIEND, OR NAH? || Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora