Charlie è contentissimo di venire a una stupida festa insieme a noi. Credevo che si sarebbe dimenticato o sarebbe stato troppo stanco di venire dopo il pomeriggio passato con papà. Insieme sono andati al centro commerciale, e Charlie è tornato a casa con un nuovo libro di una saga fantasy di cui non smette di parlare da giorni, una busta con alcuni nuovi vestiti, cancelleria varia e un mal di pancia per aver mangiato troppo gelato. Era stremato ed euforico per il pomeriggio tra padre e figlio, ed è crollato dal sonno appena ha toccato il divano.
Ora è davanti a me. Si è svegliato, lavato, profumato e indossa una felpa verde con il logo di una qualche strana band sopra. Sono sicuro che sia la maglia di Elijah, gli va enorme. - V-va bene?
- È solo una festa, Charlie, non c'è bisogno di tanti preparativi.
Elijah esce da camera e gli mette un berretto in testa. - La sua prima festa da liceale, è normale che sia in ansia - gli sorride - ma non preoccuparti, fratellino, ti divertirai un mondo.
Charlie annuisce allegro e starnutisce. È da stamattina che lo fa e ho paura che possa essersi ammalato. È ancora debole e deve stare attento alla salute. Mi acciglio e voglio toccarlo per vedere se scotta, ma lui si porta improvvisamente le mani alla pancia. - Va-vado un attimo i-in bagno.
Sospiro. - Ti aspettiamo giù.
Lui corre per il corridoio ed Elijah ride. - Non si può lasciare papà solo con Charlie, lo riempie di dolci.
- È da irresponsabili - dico scendendo le scale.
- Parli di papà o Charlie? - chiede Elijah seguendomi.
- Entrambi - troviamo papà sul divano, la tv è accesa, ma lui sorride mentre digita al telefono. So cos'è quel sorriso e vedo Elijah scurirsi in volto quando capisce anche lui.
- State andando? - ci domanda papà, si alza e mette a posto la roba dal tavolino. Poi va in cucina e la sistema anche.
- Sì, tu? - Elijah si appoggia al bancone. - Esci o aspetti visite?
Papà si congela. - Forse è meglio che esca.
- Forse non dovresti.
Papà sospira. - Eli, vuoi davvero affrontare questa conversazione ora?
- E tu vuoi davvero continuare con questa farsa adesso? - ribatte mio fratello. - Non è il momento, papà, di pensare alla tua vita sentimentale.
Papà posa degli avanzi in frigo. - Non lo è mai per te.
- Dovresti pensare a Charlie - sbotta Elijah e io guardo dietro per controllare che Charlie non sia già sceso di sotto.
- Lo sto facendo - si acciglia papà. - Si può sapere perché ti dà così tanto fastidio il fatto che mi veda con qualcuno?
- Non mi dà fastidio - controbatte Elijah - è solo inopportuno vista la situazione. Diglielo, James! - si volta verso di me.
Faccio spallucce. - A me non dà fastidio. - Elijah mi guarda esterrefatto, come se lo avessi tradito sparandogli un colpo dritto alla schiena. Mi siedo. - Non vedo quale sia il problema, Eli, se lui è serio e... quella donna anche, perché no?
Elijah si acciglia. - Per Charlie è troppo presto.
Papà alza le mani e si avvicina a lui in modo pacifico, poi gliele appoggia sulle spalle. - Lo so, per questo non voglio ancora dirgli nulla, voglio che la situazione si stabilizzi di più, e se sarete tutti d'accordo, ve la farò incontrare.
- Come si chiama? - domanda Elijah.
- Emily - risponde papà e lo dice con un leggero sorriso in volto, come se anche solo pronunciare il suo nome fosse bellissimo.
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Missing Brother [Completa]
Teen FictionDopo essere stato separato per quattro anni dai suoi fratelli, Charlie ha la possibilità di riavvicinarsi a loro. Ma James ed Elijah ormai vanno alle superiori e hanno una vita completamente diversa dalla sua. Charlie sembra l'unico ad essere cresc...