vi. people help people

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▂▂▂▂▂▂▂ 𝐜𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 𝐬𝐢𝐱

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▂▂▂▂▂▂▂ 𝐜𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 𝐬𝐢𝐱

𝒑𝒆𝒐𝒑𝒍𝒆 𝒉𝒆𝒍𝒑 𝒑𝒆𝒐𝒑𝒍𝒆 ▎💐:: 1228 𝖜𝖔𝖗𝖉𝖘

































































































⚝ SE DOVESSI VOTARE IL RISVEGLIO PIÙ TRAUMATICO, questo avrebbe un calibro molto alto nella mia classifica.

Difatti il lancinante mal di testa mi trafiggeva il cranio provocando un forte dolore; una fitta mi travolse facendomi stringere forte la prima cosa che mi trovai davanti, che guardacaso era una persona;

Senza dare peso a chi fosse, sepolsi la faccia nel suo petto accarezzandoli il braccio con il pollice; "Sky, sei sveglia?" sussurrò la voce impastata dal sonno.

Io mugulai qualcosa di indefinito, ma continuai ad abbracciare la persona al mio fianco; "si" sussurrai pochi secondi dopo, stropicciandomi gli occhi per sfocare la figura che avevo di fianco.

"Grazie al cielo" sospirò il ragazzo; io mi alzai sui gomiti ed aprii lentamente gli occhi, vedendo sfocato, poi, pian piano, cominciai a scrutare la figura affianco a me; John B.

"Come stai?" domandò, io lo guardai spaesata per un momento, osservando poi la maglia che avevo indosso; non era mia. "oh, è mia, te l'ho messa mentre dormivi; tranquilla, ho visto davvero poco, avevi il costume" continuai a respirare solo dopo la seconda precisazione.

"Mh" mugulai "tutto bene?" chiesi, lui annuì facendo poggiare la mia testa sul suo petto, semi- appoggiato sulla tastiera del letto

"Sky, non avresti dovuto buttarti per me" raccomandò, accarezzandomi la schiena, notai solo ora il contatto con il suo petto nudo, ma il particolare non mi dava fastidio.

"Farei di tutto per te JayB" sussurrai, dandogli un bacio sul pezzo di pelle più vicino alle mie labbra;

"Lo so, Sky, lo so" sussurrò, mollando un bacio sulla punta della mia testa.

"Tu mi hai salvato, e in più ti sento talmente vicino. Sei l'unica persona che mi ha davvero capito" continuai, facendogli capire quanto è importante per me.

"Non ti ho salvato." iniziò "ci siamo salvati a vicenda, i nostri traumi sono simili e quello di cui avevamo bisogno era di una persona che lo comprendesse" parlò, ed io sorrisi leggermente, giusto per far comparire la fossetta sinistra, poi annuii non troppo forte, guardando un punto instabile della stanza. Mi venne da piangere. Ora lui lo sapeva, ma non mi forzava a dirgli niente.

CRUEL, john bDove le storie prendono vita. Scoprilo ora