Venerdì

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Il mattino seguente, come promesso, Nadine preparò i pancake per entrambi.
<<perché non vai a fare un giro per il paese dopo, mentre io facci qualche commissione?>> Propose lei al figlio, afferrando la seconda fetta di pancake e versandoci sopra un'enorme quantità di sciroppo d'acero. <<Oggi è venerdì, probabilmente ci saranno moltissimi bambini in giro e potrai divertirti un po' con loro.>>
<<Ok.>> Si limitoa rispondere Benjamin. Ancora non riusciva a togliersi l'immagine di quell'uomo dalla testa.
<<Che c'è?>> Domandò la madre, come leggendo i suoi pensieri <<Sei ancora in pensiero per quel ragnetto?>>
<<No, no...È che...Non ho dormito molto stanotte...>>
<Come mai?>>
<<Non so...>> Il ragazzino andò nel panico cercando di trovare una scusa plausibile prima che sua madre si insospettisse di qualcosa, e, dopo pochi secondi, continuò dicendo:<<Forse è solo perché non sono abituato a dormire in un letto che non è il mio>>
<<Ah, ti capisco,>> Sorrise lei. <<anche io alla tua età avevo lo stesso problema. Ti ci abituerai, tranquillo.>>
Ben sentì finalmente la tensione abbandonarlo e si servì di un secondo pancake.
Dopo colazione Nadine accompagnò Benjamin in paese e quando individuò un gruppetto di ragazzini che giocavano a pallone nel parco di fermò e avvicinò le labbra all'orecchio del figlio.
<<Perché non vai a chiedere di giocare con loro?>>
<<Non lo so...Io non sono bravo a calcio...>>
<<Be', nemmeno loro lo sembrano.>> Lo rassicurò, guardando uno dei ragazzini calciare il pallone e spedirlo a quasi tre metri dal destinatario di fronte a lui.
Ben li fissò per un istante, insicuro, poi si decise e li raggiunse. Quando vide gli altri ragazzi annuire alla richiesta del figlio e iniziare a passargli la palla, Nadine sorrise e si diresse verso la piazza dove avrebbe trovato il negozio di alimentari.

When The Dark Comes AgainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora