Purtroppo non si torna indietro

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"Tutto dopo la tua morte è cambiato per me.
Nessuno può capire cosa si prova e quale dolore bisogna sopportare ogni giorno dopo la morte di un gemello.
Si certo i miei fratelli ed i miei genitori sono stati, anzi stanno,ancora molto male e sono devastati dopo la perdita ma mai quanto me.
Sei stato il mio compagno di vita,il mio migliore amico, il mio gemello siamo sempre stati insieme nulla ci poteva separare ne i nostri genitori,ne i nostri fratelli, tanto meno Gazza.
Ma ora ci separa qualcosa di più grande,qualcosa di inscindibile,qualcosa da cui non è possibile sottrarsi o tornare indietro, la morte..."
La mano di George ebbe un fremito,lasciò cadere la piuma sulla pergamena,non ce la faceva non poteva continuare così iniziò a piangere lentamente.
Come ogni giorno provava a sfogare così il suo dolore e ogni giorno non riusciva ad andare avanti a scrivere.
Le sue lacrime sembravano non avere fine,di questo non se ne vergognava affatto, sto fratello era morto e nulla gli importava ormai.
Per George i giorni erano diventati supplizi,provava in tutti i modi a non pensarci,a dirsi che doveva essere forte per la sua famiglia ma non ci riusciva questo era davvero troppo anche per lui.
Anche il solo guardarsi allo specchio era diventata una sofferenza.
Quel viso,quei capelli, quei lineamenti,lo odiava così tanto da decidere definitivamente di non guardarsi più ad uno specchio.
Un giorno in cui era particolarmente giù di morale iniziò a sferrare pugni ad ogni specchio che incontrava

-" Odio,odio questi dannati specchi odio la mia faccia"

Sì ritrovò ad urlare mentre un altro specchio andava in frantumi e la sua mano intanto era ricoperta di sangue.
Ma George non sembrava nemmeno sentire quel dolore

-"Così non risolvi nulla,per favore George, basta!"

Urlò Molly in preda al panico e a una crisi di pianto isterico.
George era scoppiato in lacrime coprendosi il volto con le mani piene di sangue,tremava, tremava con una foglia.

-"Non resisto... Non ce la faccio mamma vorrei io vorrei tornasse.. perché perché non torna..."

Disse con voce spezzata e tremante mentre Molly lo strinse in un abbraccio caloroso.
Rimasero stretti a piangere tutti e due insieme, erano distrutti,erano distrutti entrambi.
Molte volte la madre lo aveva anche chiamato Fred ed ogni volta che accadeva gli occhi di entrambi si riempivano di lacrime.
Questa era un' altra cosa per cui si odiava,si incolpava di ricordare a tutti quanti il figlio perso

-"Chissà che dolore provano tutti ogni volta che mi guardano"

Questo era quello che molte volte George si ritrovava a pensare ed era la cosa che lo tormentava di più.
I Tiri Vispi Weasley rimase chiuso per un lungo periodo.
George non ce la faceva la sua mente non riusciva più a lavorare come prima anche se il fratello Ron cercava di spronarlo

-"Ti do una mano io"

Gli diceva sempre ma era tutto inutile lui non ne voleva sapere.

-"Vorrei che tu fossi qui Fred,mi manchi, manchi a tutti... Io non ci provo ok? Lo so che non vorresti vedermi così ma come faccio?
La mia vita girava intorno alla tua,la mia vita era con te e ora che tu non ci sei più non ho più una vita"

Questo era quello che molte volte si trovava a dire davanti al letto vuoto del fratello,sempre in perfetto ordine e pulito,visto che la madre cambiava ancora le lenzuola anche nel suo letto.
George ormai aveva solo un modo per andare avanti, rifugiarsi nei ricordi, viveva i giorni del suo presente nel suo passato,solo così riusciva a darsi la forza per resistere al dolore.

I mesi passano anche se il dolore rimaneva a solcare profonde ferite nella vita di George,era come un' amara pillola che doveva ingoiare ogni giorno.

Ancora non riusciva a guardarsi allo specchio,era troppo difficile ancora,ma la sua mente aveva ripreso a lavorare quasi come prima.
Riprese la creazione di nuovi scherzi,ormai era diventato il suo modo per distrarsi e cercare di non pensarci più del dovuto.
Era riuscito a riaprire il negozio finalmente il fratello Ron era riuscito a convincerlo e per stargli più vicino decise di lasciare il suo lavoro da Auror lavorare con lui.
George di certo non avrebbe mai pensato di ritrovarsi un giorno a lavorare con lui,non era la stessa cosa che con Fred,ma di sicuro era stato di grande aiuto per lui e lo apprezzava molto.
Aveva ricominciato finalmente a sorridere,la fiducia in se stesso era tornata,la creazione di nuovi scherzi andava alla grande era riuscito a trovare il suo equilibrio finalmente.
Anche tutta la famiglia era tornata a sorridere anche grazie a lui,alla Tana si sentiva la mancanza ormai da troppo di esplosioni,di oggetti che volavano per tutta la casa.
Gli specchi erano ancora un passo molto difficile per lui ma sapeva benissimo che prima o poi avrebbe superato anche quell' ostacolo.
Doveva ricominciare a vivere e non solo per sé stesso ma anche per Fred,doveva vivere per entrambi,vivere quella vita che anche Fred avrebbe meritato di vivere insieme a lui e alla sua famiglia.
Sapeva di non essere mai senza di lui perché il suo ricordo rimaneva vivo in George come se fosse ancora accanto a lui.
Questo ora gli bastava per andare avanti perché lo aveva capito,aveva capito che purtroppo non si torna indietro.

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