viii. so sick of myself

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▂▂▂▂▂▂▂ 𝐜𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 𝐞𝐢𝐠𝐡𝐭

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▂▂▂▂▂▂▂ 𝐜𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 𝐞𝐢𝐠𝐡𝐭

𝒔𝒐 𝒔𝒊𝒄𝒌 𝒐𝒇 𝒎𝒚𝒔𝒆𝒍𝒇  ▎💐:: 4400 𝖜𝖔𝖗𝖉𝖘

































































































⚝ CREDO DI NON AVER MAI AVUTO PAURA DI NULLA. Nulla.

Ho sempre sorriso e portato tutto avanti, nel bene e nel male, ho sempre voluto mettere davanti le cose che amo. La paura mi faceva da sfondo mentre vivevo la vita che chiunque avrebbe sognato.

Ma essa ha preso una brutta piega. Ho visto mio padre morire e mio fratello fare la stessa fine qualche decina di minuti più tardi, non è una cosa normale, non tutti assistono alla morte della propria famiglia rimanendone indifferenti. Nessuno.

Come solo mia madre sa, spesso ho ricorso al suicidio, spesso ho cercato di autodistruggermi, ma i modi sono sempre stati lenti e dolorosi; perché la verità è che l'unica cosa che mi spaventava era la morte.

Ho sempre voluto morire, ma ho sempre anche cercato mille scuse per non farlo perché avevo paura.

Le persone che non hanno tentato il suicidio non capirebbero mai la sensazione di esitazione; quella che ti blocca qualche secondo prima, o nel momento stesso, le persone che vedono la situazione da fuori ti chiameranno depressa, pazza, egoista, codarda; ma la verità è che dietro a tutto ciò c'è una persona che vuole farlo, soffre abbastanza per poterlo fare perché la vita l'ha spinto a farlo, ma non riesce.

Ho sempre invidiato coloro che hanno un padre presente e dolce; perché senza di lui la mia famiglia si è sgretolata in qualche attimo.

Ho sempre pensato che avere un padre è l'essenziale, ma immagino la sofferenza di coloro che guardano il loro padre scappare dalla famiglia; non voler più far parte di quel nucleo, quel nido, e lì comprendo quanto sia difficile la sofferenza di John B, capendo il lume di speranza che si spegne ogni volta che chiude gli occhi e si rialza senza il padre al suo fianco.

Vorrei davvero pensare invece a come sarebbe avere un padre come Luke Maybank, non presente, pieno di debiti e odio nei confronti di suo figlio che, nonostante tutto ciò, è cresciuto come un vero principe.

Ammiro JJ e John B, perché mi fanno sentire meno sola in questo mondo.

Non nego di non sapere proprio classificare quali delle tre condizioni sia peggiore, ma so bene che soffriamo tutti e tre, e nessuna delle tre è una buona situazione.

. . .

"Cosa pensate che ci sia dentro?" domandò JJ posando la testa sulle mie ginocchia; io bevvi un sorso di red bull e guardai le reazioni degli altri.

CRUEL, john bDove le storie prendono vita. Scoprilo ora