Drops Of Red Velvet

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16.04




There's a dark secret in me
Don't leave me locked in your heart
Set me free
Feel the need in me



✧✧✧

Giravo e rigiravo quella cartolina tra le mani, nella sua confezione bianca, come fosse una busta di nozze contenente chissà quale somma di denaro. Ero solito ogni mattina controllare la posta nella cassetta e, oltre a del volantinaggio, cataloghi di mobilio e qualche ratta, non mi capitava mai di ricevere un invito anonimo da parte di una compagnia di moda. A pensarci bene, quella era la prima volta.

Mi fermai sull'uscio della porta, ancora aperta, un auto sfrecciò e suonò il clacson—ero palesemente ricoperto solo da un paio di boxer—mentre io cercai di aprire la lettera senza ridurre in pezzettini il bordo. Scollata la parte superiore, trovai un foglio in carta dura piegato che aprii e i miei occhi ebbero la soave visione di un messaggio a caratteri gotici, con dicente:

Gentile signor Styles,
la invito cortesemente alla cerimonia di presentazione della mia nuova collezione, Drops of Red Velvet, in destinazione e orario indicato sottostante. La prego di indossare almeno un capo contenente il colore rosso, una limousine verrà a prenderla sotto la sua villa. I posti riservati a lei sono golden, poi le verrà indicato una volta giunto sul luogo. So che lei è in cerca di agenzie di moda, quale occasione migliore per partecipare alla mia sfilata? L'aspetto con trepidazione.
Le auguro una buona giornata.

Mi chiesi chi avesse mai potuto scrivere con quei caratteri raffinati, con tale formalità e insistenza da conoscere la mia più grande attribuzione. Che fossero stati i miei amici? Scrollai le spalle, appoggiando quella cartolina sul tavolo. Forse era capitata per caso, forse era uno scherzo. Dunque mi avvicinai alla destra della dispensa per prendere un bicchiere di vetro e, successivamente, versarci del vino rosso che solevo sorseggiare in casa, quando passeggiavo nudo o in biancheria, talvolta accompagnato da musica. Stimolava le mie connessioni nervose ad elaborare pensieri ed artifici che mi avrebbero tenuto impegnato nelle successive ore, o avrei sprecato tutto quel tempo.

Il lavoro non mi preoccupava; investivo in piattaforme digitali, occupandomi di design e progettazione. Collaboravo con molte case editoriali, compagnie e centri. Un lavoro part-time che mi consentiva di guadagnare investendo e proliferando economicamente. Così avevo la maggior parte del tempo a disposizione per godere della solitudine, di riposo o di ogni vizio io desiderassi appagare.

Mi immaginai su una passerella, circondato di sconosciuti e il mio corpo istintivamente si mosse, camminando sulle punte e ancheggiando come una modella. Era sempre stato il mio sogno, sfilare con capi importanti addosso e circondato da sconosciuti osservatori che avrebbero giudicato la determinata collezione. La ginnastica artistica, la palestra e gli allentamenti sono serviti a qualcosa. Avevo un corpo scolpito e ricercato, stando alle statistiche che, il mio ex ragazzo, all'ora, fece.

Ricordo perfettamente quando ne parlammo, nudi dopo una delle scopate più divine mai fatte, sul letto rigoroso di casa sua. Quelle lenzuola nere che sapevano di orgasmo e dei nostri corpi. Sospirai, ripetendomi di non dover risvegliare determinati episodi nella mente, soprattutto dopo anni. Cinque, per l'esattezza. Erano cinque anni, che non lo vedevo più. Ed era meglio così. Anche se ero pentito, delle azioni che gli avevo ritorto contro.

Strawberry Lips [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora