~•ℝ𝕚𝕕𝕕𝕝𝕖 𝕩 𝔼𝕡𝕖𝕝•~

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•𝐑𝐈𝐂𝐇𝐈𝐄𝐒𝐓𝐀 𝐃𝐀: Tsuki_Shinykami

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Quando la lezione di storia della magia era giunta al suo termine, Epel era riuscito finalmente a tirare un sospiro di sollievo.

L'intervallo in quell'istante era iniziato e il giovane non aveva aspettato troppo tempo per uscire in cortile a prendere una boccata d'aria, stanco dalla noiosa lezione del professor Mozus Trein. In pochissimo tempo il piazzale si era riempito di studenti, stressati per i continui esami oppure contenti di rivedere i loro amici appartenenti a classi differenti. I migliori amici del viola, purtroppo per lui, al momento non erano assieme a lui siccome avevano scelto di rimanere in classe a ripassare e a fare i compiti, per cui il ragazzo si era ritrovato da solo in mezzo a quella valanga di alunni.

Non sapendo cosa fare in quell'istante, aveva deciso di riposarsi un attimo su una delle panchine presenti. Sfortunatamente, però, grandissima parte di esse erano occupate oppure vi erano persone con le quali Epel non aveva mai parlato, e lui era troppo riservato per poter parlare con degli estranei.

Tuttavia, vi era un'unica panca dove forse egli avrebbe avuto la possibilità di sedersi: infatti, davanti a lui, sulla paca vi era accostato Riddle Rosehearts, il leader di Heartslabyul. Il giovane era un grazioso ragazzo avente capelli corti color rosso vino che lasciavano ricadere due ciuffi davanti al suo candido viso, e sopra al capo due ciuffi ribelli si univano a formare una sagoma molto simile a quella di un cuore. I suoi occhi color nero ardesia, profondi come l'abisso, erano fissi sul libro che in quel momento stava attentamente leggendo, probabilmente acquistato in biblioteca.

Il viola ci aveva parlato pochissime volte, ma almeno poteva dire di conoscerlo appena. Certo, non erano amici, eppure qualcosa in lui riusciva a donargli fiducia. Dunque, prendendo una gran dose di coraggio, aveva osato parlare al rosso.
«Scusami, è libero qui? Potrei sedermi, per favore?»

Siccome era rimasto immerso nella lettura, Riddle aveva sobbalzato appena quando il ragazzo di Pomefiore gli aveva rivolto la parola. Nonostante questo piccolo disturbo, tuttavia, egli gli aveva sorriso e aveva indicato il posto accanto a lui, invitandolo a sedersi.

Epel, sebbene ancora un po' timoroso, si era accomodato affianco al suo senpai. Conosceva benissimo la sua fama da capo dormitorio: giravano voci che egli conoscesse a memoria tutte le regole constatate dalla Regina di Cuori e si diceva che, chi non le rispettava, sarebbe stato punito da lui stesso con castighi severi, uno diverso dall'altro. Eppure il rosso non sembrava essere così temibile, anzi, sembrava essere la persona più quieta nel mondo. Ma il viola sapeva molto bene che non doveva soffermarsi sul suo aspetto esteriore, visto che anche su di lui vi erano diversi pregiudizi dati dalle sue fattezze tenere e delicate.

«Com'è andata oggi lezione, Felmier?»
aveva domandato gentilmente Riddle, non staccando comunque il suo sguardo dalle pagine che lentamente sfogliava. «Poteva andare molto peggio, grazie mille. A te com'è andata, senpai?»

Egli sapeva che la sua era una domanda stupida visto che il giovane con cui stava conversando era lo studente più diligente dell'intero istituto. Era ovvio che a lui era andata a meraviglia, e proprio per questa ragione l'interrogato non aveva risposto, lasciando in imbarazzo il più piccolo.

Successivamente il loro dialogo era continuato in silenzio, salvo se si potesse ancora definire dialogo. Quel momento di disagio si era concluso non appena era stato richiesto agli studenti di rientrare nelle loro rispettive classi, visto che le lezioni stavano per ricominciare. Il rosso era stato colui che si era alzato per primo e poco prima di andarsene, aveva salutato il viola dicendo un semplice "ci vediamo".

𝕋𝕨𝕚𝕤𝕥𝕖𝕕 𝕎𝕠𝕟𝕕𝕖𝕣𝕝𝕒𝕟𝕕 || 𝐎𝐧𝐞 𝐒𝐡𝐨𝐭 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora