È notte fonda e sto suonando.
Le mie mani si muovono sui tasti di un piano ormai scordato, il brano che suono è stonato e fa quasi paura, ma io continuo.Sono fuori, seduto su uno sgabello davanti al mio vecchio pianoforte ed intono note piene di terrore e nostalgia, mentre ripenso a mio padre.
Mi trovo all'esterno della mia vecchia casa, una casa che non è più mia, ma a cui sono rimasto incatenato.
Non andrò più via da qui.
Nella vita si compiono molti sbagli.
Il mio errore più grande però non è stato semplicemente suicidarmi: il mio errore più grande è stato togliermi la vita nella mia stessa casa.
E nella mia stessa stanza.Volevo cancellare tutti i miei ricordi, bruciarli insieme a me, ma ho sbagliato.
Non avrei mai creduto di diventare una specie di spirito, un fantasma.
Non avevo mai creduto ai fantasmi,
ma adesso, a quanto pare, ero uno di loro.La gente ha paura, ha paura di me.
Si è diffusa la voce da tempo, di notte si sente un pianoforte scordato suonare, verso le due di notte fino all'alba... ed io ne sono più che consapevole. Ma non mi dispiace il fatto che faccia paura.
Quando ero in vita a nessuno importava di me, perciò a me, adesso, semplicemente non importa degli altri.Continuo a suonare, ma ad un tratto una ragazza con i capelli a caschetto arriva dal nulla e si siede a gambe incrociate a terra, sull'asfalto sporco ed umido, difronte a me, poco distante dal pianoforte.
Non è la prima volta che la vedo qui. Non riesco a capire perché non corra via a gambe levate sentendomi suonare e vedendomi.
Mi vede?
Non lo so, ma resta lì, a malapena si muove.Le ho contate, è la quinta volta che viene in questo posto in piena notte, e la scena è sempre la stessa: lei si siede a gambe incrociate difronte a me e resta ad ascoltarmi.
Poi, solitamente, scompare.
Non chiedo chi è, non mi interessa.
Ho iniziato a credere che potrebbe essere un fantasma, uno spirito come me.
Finché non sarà lei a spiccicare per prima una parola, io non aprirò bocca.E se fossi pazzo e lei fosse solo una visione?
Forse la solitudine, la nostalgia ed il senso di colpa mi giocano brutti scherzi.
Ma uno spirito può essere pazzo?
Nessuno ha le rispose a queste domande, tanto meno io.Ho sempre creduto che una volta morto sarei finito in purgatorio.
In paradiso no, non pensavo di meritarlo. Ma non pensavo di meritare neanche l'inferno.
In vita, non ho mai fatto un torto a nessuno, se non a me stesso, e forse, questa è la mia colpa, il mio peccato più grande.Il destino dei morti è vagare come anime in pena sulla terra, da sole, per sempre, o questo è solo il mio di destino?
Speravo di morire e rivedere mio padre. Ma di lui non c'è neanche più l'ombra qui.
La gente che dice di vedere il suo fantasma è una bugiarda.
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Sulle note di un pianoforte
RomanceUna ragazza di nome Selene si imbatte in un video che le cambia la vita. Nel frattempo, uno spirito incatenato tra le mura di una villa, inizia a scorgere uno spiraglio di luce nel buio. Per lei, lui somiglia alla morte. Ma per lui, lei somiglia al...