Quando la malattia non molla

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Sono così arrabbiata che spaccherei tutto.
Sono così arrabbiata che urlerei fino a non avere più fiato.
La mia rabbia è dovuta a quei personaggi che si fanno chiamare dottori, specialisti. Come al solito ci sono due pesi due misure ; se hai soldi, o un nome importante , vieni preso in considerazione, altrimenti ti arrangi. Un calvario che molte persone subiscono.
Questo calvario in particolare lo sta subendo la mia amica, (che per me è come una sorella), che da anni sta cercando di capire cosa le stia succedendo. Non so quanti medici l'abbiano visitata, imbottendola di farmaci invece di approfondire. Dicevano che era giovane, che era dovuto dall'ansia, insomma, ne hanno dette di tutti i colori, e intanto non riusciva a camminare. Non voglio fare di un erba un fascio, per carità , ma me la prendo con quelli che pensano solo al loro prestigio e tornaconto, anziché al malato, per fortuna che c'è ancora chi prende seriamente il proprio mestiere. Ed è grazie a uno di loro che ha evitato l'amputazione alle gambe. Quell'anno ha subito quattro operazioni, di cui un tumore alla gola, un ginocchio ricostruito, il rischio di perdere il lavoro, le prese in giro delle persone ignoranti. Le conseguenze sono state devastanti, tanti medicinali da stroncare il fegato.
"Vi chiederete perché scrivo questo, sicuramente non vi interessa, ma lo faccio per me, perché ho bisogno di soffocare questa rabbia".
Per farla breve, le hanno diagnosticato ; la prima volta il morbo di Fabri', di cui si stanno facendo ancora degli accertamenti. La seconda volta un altro morbo,
La Dercum: definita una delle dieci malattie rare più dolorose, di cui non ci sono cure. Sembrava di essere arrivati a una conclusione per quanto brutta, ma oggi è stato il massimo, l' ennesima visita.
Già trovare parcheggio è impossibile, non so più quante volte ho dovuto girarci attorno a quell' ospedale, ma fin lì è normale. Entriamo dentro, chiediamo dove dobbiamo andare a un' infermiera, e come al solito ti mandano nel posto sbagliato, ma dico, possibile che non sappiano mai niente? Per giunta non era nemmeno la dottoressa che avevamo prenotato, abbiamo chiesto come mai visto che era specificato nel foglio, sapete cosa ci hanno risposto?
" Se le va bene è così, seno...." E certo che siamo rimaste, coi tempi lunghi che hanno le prenotazioni.
Stavolta sono entrata pure io. Era meglio se stavo fuori. Già il fatto che pretendono di sapere solo guardandosi se hai male o no mi manda in bestia. Sembra che al posto degli occhi abbiano i raggi x, poi non ti ascoltano, tu provi a spiegare cosa senti, cosa provi, e sai cosa rispondono? "Non è possibile".
Notare che ci siamo informate bene prima di parlare, per giunta due dott. su tre ha diagnosticato questo. E adesso? Si ricomincia tutto da capo. Devo dire che ho provato a farle delle domande sull argomento, facendola imbestialire e senza avere alcuna risposta, e usando poco tatto. Sono veramente triste per lei, vorrei poter fare qualcosa, ma posso solo starle accanto e ascoltarla in silenzio. Sono qui, non scappo.

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