È un giorno d'inverno, ma alla ragazza che veste spine niente è mai sembrato così caldo, un calore avvolgente, accogliente. La ragazza che veste spine è felice, senza un perché. È felice ma non lo sa, non ancora.
Alla ragazza che veste spine piace ridere, tutti le dicono che il suo sorriso apre un mondo, che i suoi occhi sorridono anche più della sua bocca. "ma sorridi sempre" le dicono, "sei sempre felice" le dicono. Ma queste parole iniziano a pesare come poche cose fanno, alla ragazza che veste spine.
La ragazza che veste spine pensa, pensa tanto, troppo. Passa giorni interi a parlare con se stessa. Le piace conoscersi, scoprirsi. Così rimane tutto il suo tempo li, rinchiusa nella sua mente, a vedere gli altri crescere, amarsi, costruirsi un futuro. "Avrò anche io il mio momento" si dice, "non sono ancora pronta" si dice.
La ragazza che veste spine cresce in fretta, è intelligente e ne è consapevole. Le piace stare al centro dell'attenzione, lo trova lusinghiero, sa di meritarlo. Ma le aspettative degli altri non le piacciono altrettanto. "Farai grandi cose" le dicono, "Diventerai qualcuno" le dicono. Ma la ragazza che veste spine non sa cosa fare, ha solo mille dubbi in testa e queste parole continuano a risuonarle tra i pensieri come una minaccia.
I giorni bui arrivano per la ragazza che veste spine. Lei li chiama così, quei giorni in cui sente che il mondo ce l'ha con lei, i giorni in cui vorrebbe scappare e abbandonare tutto e tutti. Perche nessuno la capisce davvero, che l'unica su cui può davvero contare è se stessa. "È solo un giorno come gli altri" si ripete.
La ragazza che veste spine si sente sola, troppo sola. Inizia a darsi la colpa, se magari non fosse stata così in passato adesso tutto sarebbe diverso. La ragazza che veste spine si sente vuota e pur di sentirsi meglio sceglie di spegnere tutto, vivendo nel buio di un unica emozione: l'indifferenza.
Gli anni passano lenti, ma alla ragazza che veste spine tutto sembra uguale a come l'ha visto da bambina. Si sente ferma, immobile, il buio è ancora vivo in lei. Non prova niente, non sente niente se non l'eco dei suoi pensieri, delle sue colpe. Il silenzio che tanto amava e curava non le è mai sembrato così opprimente. "Voglio solo tornare indietro" si ripete.
La ragazza che veste spine ha una lacrima che le riga il viso, solo una, figlia dei suoi ricordi e dei sogni che non riesce più a fare. Il viso spento, quel sorriso che tutti amavano ormai non esiste più. Esiste solo il vuoto, e un peso sulle spalle che non vorrebbe più portare da sola.
È un giorno d'estate. È un giorno d'estate caldo, afoso, ma alla ragazza che veste spine sembra il più freddo di sempre, ghiacciato. "È un giorno come un altro" si ripete, "solo un giorno come tutti quelli precedenti, niente di più, niente di meno" si ripete.
E quella che all'inizio era una scusa rassicurante si trasformò in una condanna.
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Ma Senza Te Chi Sono Io?
PoetryQuesta non è una storia. Non è un racconto, una favola. Questa è la mia essenza. L'essenza delle mie lacrime e il valore della mia tristezza. Nessuno mi ha mai ascoltato davvero, questo è semplicemente il mio modo per far sentire la mia voce. Per s...