2° Capitolo

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Mi ricompongo, dopodichè mi dirigo verso il bagno per sciacquarmi la faccia in modo da non far capire nulla ad Agnese. 

Quando mi vede piangere, sta male anche lei ed io mi sono ripromessa di non farla soffrire più. 

Far in modo che lei stia bene e sia al sicuro è il mio unico e solo scopo nella vita.

Nel frattempo Sul mobiletto del bagno il display del cellulare si illumina nuovamente, ma ad occhio il numero non mi sembra familiare. 

Vabbè, una volta finito di sistemarmi ci penso, mi dico.

Ma le insistenti vibrazioni non me lo permettono. 

Dev'essere importante, penso.

Afferro senza indugio il telefono. Ero troppo curiosa di sapere chi mi stesse scrivendo con tanta insistenza e per quale ragione.

Sul display appare in rilevanza una notifica.

"Sei stata aggiunta al gruppo 'Le ragazze più belle del liceo'"

e sotto questo messaggio ne seguono svariati altri.

Immetto il pin nel cellulare, ancora incredula dal fatto che qualcuno possa reputarmi anche solo carina.

Non ho molta autostima, non ne ho mai avuta.

Nella mia vita non c'è mai stato nessuno che si preoccupasse per me, di conseguenza ho sempre dovuto provvedere io a me stessa. 

Anche ai vestiti, che compravo al mercato coi pochi spicci che mia madre ci dava. 

Siamo da sempre Agnese ed io. 

L'ennesima vibrazione mi distoglie la mente dei pensieri. 

Manuela: "Raga comunque per me questo gruppo ha poco senso"

Non la conosco, ma condivido il suo pensiero.

Insomma.. in base a cosa esattamente saremmo 'le più belle?' 

Valentina: "Ma perchè? mo' se non ti avessero aggiunta ti saresti lamentata ugualmente"

Ugh. lei proprio non la reggo.

Valentina è una delle ragazze più popolari della scuola.

 Vanità, zero umiltà, ipocrisia e antipatia. Tutte racchiuse in una singola persona.

Decido allora di dire anch'io la mia.

"Io la penso come Manuela invece, perchè mai dovreste screditare le altre?"

Non passa nemmeno mezzo minuto che arriva lei a rispondermi.

Valentina:"E invece no, mia piccola ed ingenua Matilde. (fa sul serio?

"La bellezza è puramente oggettiva, specie se fai cagare ed il pensiero viene condiviso da più persone"  dice.  Aggiungendo l'emoji di una faccina che ride e le altre papere come lei, non possono far altro che seguirla a ruota. 

Stento a crederci. Delle volte mi domando come sia possibile che un essere così abominevole possa essere circondato da così tanti amici.

Io potrò contare al massimo su 2 o 3 compagni, ma tendo a mantenere il privato per me dal momento che in passato mi è capitato di fidarmi troppo e di essermi aperta a qualcuno.

Peggior errore di sempre, ricordo.

Esco dal bagno e faccio capolino per vedere se Agnese fosse sveglia, ma dorme. 

Io invece devo sbrigarmi, anche se fortunatamente oggi a scuola entriamo alle 10:00.

Apro l'armadio e metto letteralmente le prime cose che mi capitano fra le mani.

Agnese ed ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora