Maxine pensava e ripensava era come una tortura infinita. Alla fine uscì di nascosto in piena notte dalla finestra, prima di uscire però si era portata con sé un coltellino svizzero.
La ragazza girava per i vicoli di New York, si guardava attorno e vedeva l'orrore del mondo, pensava: forse é queto il mio posto. Ma io sono meglio di loro.
Svoltò un vicolo e trovò degli ubriaconi, un ragazzo la vide e spaventato urlò " È LEI É QUELLA DANNATA ASSASSINA "INNOCENTE"
Tutti gli altri la insultavano la guardavano come un animale in gabbia.Ad un certo punto un uomo le andò addosso con una bottiglia di vetro con la tentazione di colpirla, Maxine tiró fuori il coltello e glielo puntó in faccia. L'uomo incosciente le tiró la bottiglia, ma Maxine aveva già agito. Quell'uomo era stato squartato in qualche secondo
Tutti la guardavano male, altri ridevano inconsapevoli della situazione.
Un ragazzo attiró l'attenzione di Maxine
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