2. "Grazie capra."

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Mentre Anna e il ragazzo dai capelli rossi si erano allontanati dal tavolo per far si che la loro conversazione fosse privata, il corvino non faceva altro che guardare Cico

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Mentre Anna e il ragazzo dai capelli rossi si erano allontanati dal tavolo per far si che la loro conversazione fosse privata, il corvino non faceva altro che guardare Cico. Più lo guardava, più le vene sul suo viso, collo, braccia e mani diventavano grosse e evidenti, il suo sguardo diventava sempre più pieno d'ira e il rumore del digrignare dei denti diventava forte.

"Amico la smetti di guardarlo così? Sembra che te lo vuoi divorare." Disse Osoro guardando il corvino.

Non appena lo disse Strecatto spostò di scatto lo sguardo, facendo passare una scia di brividi sulla schiena della ragazza.

Dopo un paio di secondi il rosso spostò lo sguardo su Strecatto, non appena i loro sguardi si incontrarono il corvino fece il dito medio con la mano destra. Cico fece una smorfia, per poi andarsene. Non appena il rosso fu abbastanza lontano Anna tirò un respiro di sollievo e rivolse il suo sguardo arrabbiato a Strecatto.

"Mi spieghi cosa ti salta in mente!!" Disse Anna con un tono rabbioso, non appena raggiunse il tavolo dove c'èrano i suoi amici.

"Che vuoi dire? Non penso di aver fatto nulla di male. Non sono io il coglione che non vede delle gambe nella direzione dove sta andando." Rispose il corvino, sbattendo il pugno sul tavolo dalla rabbia.

Anna sbuffò, sapendo che usare un tono violento con Strecatto non serviva a niente. Quindi, si sedé davanti a lui e lo guardò dritto negli occhi. "Senti, non voglio farti la solita ramanzina noiosa, ma per favore, non fare stronzate. Né con lui né con i suoi due gemelli, sono degli stronzi."

"E cosa potrebbero farmi? Picchiarmi?" Chiese, facendo scappare una risata.

"Senti Strecatto, la preside della nostra scuola fa due lavori, quello che svolge qui e un altro, di cui non sappiamo nulla, ma sappiamo che il suo capo è il padre dei Tobbi. E quindi i tre hanno avuto l'idea di usare ciò a loro vantaggio, minacciandola del fatto che se avrebbe anche solo provato a opporsi a quello che volevano la facevano licenziare. Non tutti e tre fanno sempre gli stronzi, ad esempio Ayato passa le sue giornate scolastiche in biblioteca, invece Ayami salta qualche lezione, ma per il resto non fa niente di male. L'unico un po' più infame è Cico, non è quasi mai presente, ma quando lo è, qualcuno deve per forza finire dalla preside." Spiegò Akitaro.

Strecatto ascoltò tutta la spiegazione fornita dal ragazzo dai capelli mori, lo guardava con le braccia conserte. Spostò lo sguardo verso Osoro, che guardava Akitaro con una smorfia, non appena notò lo sguardo del corvino incollato a lei non potè fare altro che sbuffare.

"Già.. mi dispiace amico, ma purtroppo è vero. Inoltre ricordiamoci dei i suoi schiavetti e i suoi giocattolini." Disse Osoro facendo le virgolette con le mani alle parole 'schiavetti' e 'giocattolini'. Strecatto alzò un sopracciglio, spostando lo sguardo verso Akitaro.

"Per schiavetti intende i suoi amici, Strecatto. Invece per giocattolini intende tutte quelle ragazze che è riuscito ad estasiare. In poche parole se attiri l'attenzione di Cico, lui potrebbe obbligarti a diventare il suo giocattolino personale, ma questi suoi giochetti non durano mai troppo. Di solito perde subito l'interesse già dalla prima settimana. Non c'è da stupirsi da uno come lui, se vuole qualcosa, la prende, se non la vuole più, la butta." Spiegò brevemente Akitaro facendo le virgolette con le mani alla parola 'obbligarti'.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 12, 2023 ⏰

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