Aesthetic di Yui⤴️
___________________________________È un vampiro. È davvero un vampiro!
Nella testa continua a ronzarmi questo pensiero, mentre con riluttanza avanzo per i corridoi, tirata per il braccio da lui, che invece ha la solita espressione infastidita.
Mi sembra di vederlo sul serio per la prima volta: capelli bianchi, viso spigoloso, occhi color sangue, pelle così chiara da assomigliare al marmo. A prima vista, si direbbe un comune ragazzo dal carattere un po' solitario e scontroso, eppure, l'aura che emana attorno a sé sa di sinistro pericolo e mistero.
Mentre avanziamo verso i corridoi durante le ultime ore di questa lunga ed estenuante notte, continuo a ripensare a tutto ciò che è successo nell'ultima settimana. Passo in rassegna tutti i momenti in cui qualcosa mi ha colpito, mi ha fatto dubitare o mi è sembrato insolito.
E quanta roba c'è!
Perché non me ne sono accorta prima? sto continuando a domandarmi, ma la risposta già la so. Non ero certa che tutto ciò che avessi visto o sentito fosse stato frutto dello stress del momento o se fosse accaduto sul serio. Ogni volta che mi ritornavano in mente, ho cercato di scacciare via i dubbi, di reprimere quelle sensazioni di panico, confusione e impotenza che in quei momenti non mi facevano agire lucidamente, rimanendo immobile ad osservare.
Inizialmente, ho pensato si trattasse di un semplice sogno ad occhi aperti: magari qualche particolare lo avevo solo immaginato o avevo frainteso alcune parole. Magari, Laito semplicemente si divertiva a spaventarmi e importunarmi, mentre Reiji in realtà non era così freddo e insensibile come sembrava, ma era semplicemente fatto così. Magari Yui non mi teneva davvero le cose nascoste ed ero io a farmi film mentali o a immaginare espressioni che in realtà non c'erano. Magari, la vista del sangue faceva impressione un po' a tutti nella famiglia e non solo a Subaru, e nessuno me lo ha detto perché non avevano piacere a dire qualcosa di così privato e personale.
Quant'è triste, adesso che so in parte la verità, accorgermi di essermi raccontata balle su balle per giustificare ciò che non era possibile spiegare con la semplice logica. Mi sono data della pazza e ho lasciato correre tanta roba. Forse l'ho sempre saputo in realtà, fin dall'inizio, fin dal primo incontro al locale, che questo ragazzo albino non è come gli altri. Che è diverso.
Che è un mostro!
Ma, fino alla fine, mi sono rifiutata di vedere, chiudendo gli occhi e tappandomi le orecchie davanti alle evidenze e alle velate confessioni.
Che idiota arrogante sono stata...In tutto questo rimuginare, mentre continuo a farmi trascinare da questo demone dai capelli bianchi, mi torna subito in mente la vicenda avvenuta quella sera. L'ultima sera nella mia vecchia casa.
Questa è la prima volta che ci ripenso da quando è accaduta. Se mi fossi ricordata prima di ciò che è successo allora, forse adesso non sarei in questa situazione. Magari, me la sarei data a gambe prima, invece di essere grata ai miei aguzzini per la loro prigionia.
"Posso chiederti una cosa?" domando facendomi coraggio, rompendo il silenzio assordante.
Subaru si limita a gettarmi un'occhiata.
"Riguarda..." inizio, mordendomi il labbro. Non sono sicura di essere pronta ad accettare quello che potrà dirmi. "Riguarda quello che è successo la sera che mi hai..." deglutisco. Un brivido mi corre lungo la schiena, al ricordo di ciò che ho passato. Quella voce, quelle parole, quei gesti...No. Salvare non è il termine appropriato dal mio punto di vista.
"La sera in cui sei venuto a prendermi." concludo risoluta, cercando di non guardarlo affatto.
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Moonstone: Diabolik Lovers
FanfictionHaruka Hosho è costretta a trasferirsi a Tokyo da Kobe per rispettare i termini di un contratto, stipulato fra suo padre, quando era ancora in vita, e Togo Sakamaki. Contrariata e triste di lasciare la sua attuale vita, si ritrova a dire addio ai s...