giornata impegnativa

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Ero davvero nello studio dell'investigatore più famoso di Londra, se non del mondo? Ero davvero lì? Oppure stavo solo sognando? Per accertarmi, mi tirai un pizzicotto sul braccio. Sì, sì, ero proprio lì; su quella poltrona, davanti a Sherlock Holmes, nel suo studio; mi aveva fatta chiamata da Enola che, entusiasta, mi aveva riferito dell'idea di suo fratello: una collaborazione tra me e lui. ME e LUI. Cioè ci stiamo rendendo conto?! All'inizio avevo riso, riso fino alle lacrime, pensando che lei mi stesse facendo uno scherzo di cattivo gusto; le lacrime, al contrario di ciò che starete pensando, non erano di gioia. Io in quel momento piansi, piansi perché quella collaborazione la volevo davvero, ma ero sicura che Enola stesse scherzando; e invece, ancora una volta, riguardo a Sherlock mi sbagliavo.
E mi ero ritrovata lì, seduta composta sulla comoda poltrona rossa davanti alla mappa di Londra su cui lui aveva collegato vari punti importanti con delle linee di filo rosso.
Riguardo al suo nuovo caso avevamo davvero pochissime informazioni: una donna rubava vestiti da molti dei negozi della periferia londinese. Sapevamo che però ci aveva lasciato un indizio, prendeva solo indumenti bianchi; di un bianco candido. Sapevamo che era di Londra , ma non conoscevamo niente della sua identità... quindi decidemmo di andare nei negozi in cui furono commessi i furti.
- Shee*sob*erlock!!! Amico *sob* mio! Che ci fai *sob* qui con *sob* questa bella sign*sob*orina...- disse un uomo totalmente ubriaco
( alle 2.00 del pomeriggio ) vedendoci passare
- Non farci caso, nemmeno lo conosco- mi disse Sherlock, girandosi verso di me e rivolgendomi un sorriso radioso
- Ma quando arriveremo esattamente?- chiesi io dopo un po'
- Credo tra circa un'ora... perché, hai da fare?- mi rispose lui
- No no! Giusto per curiosità- lo rassicurai io.
Andammo ovunque, ispezionando ogni centimetro di quegli "shop" di lusso; trovammo solo un piccolo pezzo di seta bianca impigliato nel battente di una porta in un negozio. Come sapevamo che non era dei vestiti del negozio? Beh abbiamo chiesto alla proprietaria del luogo che ci ha detto che quel tessuto era cotone, mentre lei trattava solo la seta;
nuovo indizio da parte della colpevole! A parte quello, nessuna novità. Il mio "collega" mi congedò verso l'ora di pranzo, congratulandosi con me per aver trovato quel minuscolo particolare; io lo ringraziai, ci salutammo e me ne tornai a casa.

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