Il ghiaccio nel bicchiere risuona di cristallo. L'aroma del bourbon, il suo colore caldo e ambrato, a dispetto del ghiaccio brucerà in gola. Berlo non gioverà a spegnere l'arsura di parole, che non possono essere pronunciate.
Dovrò trattenere in gola questo amore come faccio da mesi, ma stasera quello sguardo, quel gesto sono stati di troppo.
Non sopporto quando ti parla guardandoti così. Quel suo essere tanto a suo agio, libero di starti accanto.
Lui ha il permesso, a lui è concesso.
Darei ciò che non ho per essere al suo posto.
E senza volerlo i pensieri diventano parole taglienti come lame.
Ma giuro non volevo gettare il seme del sospetto.
E' mio amico, la mia famiglia e gli voglio bene.
Sono andato oltre senza volerlo e lui non capisce di cosa parlo, che cosa mi sia preso.
Non ha capito, forse pensa che abbia bevuto troppo. E' abituato ai miei eccessi. Vi ha sempre posto rimedio, lo ha sempre fatto.
Già mi ha perdonato, e non sospetta nemmeno cosa nasconde il mio cuore. Si fida di me, non ha dubitato nemmeno per un istante.
Ma lei sa e il suo sguardo è di fuoco e mi fulmina con i suoi occhi verdi e trasparenti.
Ha lo sguardo di un gatto. Ho sempre pensato che riuscisse a vedere anche al buio.
Sicuramente mi ha guardato dentro , lo ha fatto dal primo momento.
Lei mi vede per ciò che sono. Nel buio di me stesso mi guarda anche adesso non vista.
Trema impercettibilmente per la rabbia.
Se potesse mi prenderebbe a schiaffi lo so.
Lo ama è evidente, se ne accorgerebbe anche un cieco, e lo protegge da me che la amo forse anche più di lui. - Sei un bastardo fortunato. Lo sai vero?- Gli dico guardandolo fisso, con un sorriso sarcastico che sa di sfida. – Lo sai che potrei portartela via se solo volessi. In qualsiasi momento. Ma sei nato sotto una buona stella. A te tutte le fortune.- Lo vedo voltarsi piano, studiarmi per un momento e poi sorridere, è sollevato lo so. Ha capito che il livello di saturazione da alcool è quasi al massimo. Non è così, ma è quello che vuole vedere e mentre ancora gli vomito addosso quei pensieri trasformati in parole capisco la stronzata fatta e corro ai ripari avvalorando la sua convinzione. Impasto la voce e gesticolo più del dovuto.
Si avvicina sorridendo, come se fosse un padre comprensivo. Lo prenderei a pugni quando fa così. Lo fa da sempre ogni volta che vado oltre il limite. Ma la sua soglia di ciò che è oltre il limite è sempre stata troppobassa, il mio standard è molto oltre. Ma questa sera ho abbassato il mio di molto. Tendo a proteggerlo anche io e lo faccio da prima di lei. Mi guarda e inclina la testa cercando i miei occhi che tengo bassi di proposito.
- Lo so amico e te ne sono grato.- Risponde mentre mi sfila il bicchiere. Peccato lo avevo appena iniziato. Poi mi mette un braccio intorno alla spalla e mi accompagna verso il divano del giardino. – Tu questa sera ti fermi qui. Scordati di metterti in macchina.- Lo guardo. Mi sento un ragno che osserva la preda pregustando il momento che rimarrà impigliata nella sua ragnatela.
- Non è necessario. Posso guidare.- Dico convinto.
- Si. Come no. E io ci credo.- Dice di rimando. Quanto gli piace questa parte. Fare quello migliore. Sempre pieno di autocontrollo, mai un passo falso. Prevedibile e monotono.
Ma cosa ci troverà in lui. Lei che lo sento è come un vulcano. La quiete prima della tempesta. Mi lascia seduto scuotendo la testa e le si avvicina.
- Ti dispiace tesoro? - Le domanda con aria di scuse.- Ma non mi sento di rimandarlo a casa in questecondizioni.- Lei fa cenno di si e gli sorride, per poi tornare non vista a fulminarmi. Il suo biasimo mi da la scossa: è pur sempre un sentimento.
Lui ci lascia da soli, sicuramente preparerà il divano nello studio. Dormire sotto lo stesso tetto dove sarà anche lei sarà una tortura, ma potrò respirare l'aria impregnata dal suo profumo.
-Adesso sei arrabbiata, lo so. – Le dico guardandola, seduto dal mio posto.
- Oh! Arrabbiata è un eufemismo, credimi. Sono furiosa. Ma come hai potuto ... come! ... Solo pensare che .. -Hai ragione e ti chiedo scusa. Ma io odio tutto questo ... questa situazione. -
- OH, beh! Allora questo ti autorizza a ... decidere per tutti. Le scuse questa volta non saranno sufficienti, credimi. -
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Pensieri e Parole
RandomBisogna sapersi concedere il silenzio della solitudine, per andare alla ricerca delle nostre profondità, assaporando momenti, ascoltando parole, accarezzando sensazioni. Sapendo prendere in prestito e restituire.