Mia mamma una sera mi vide molto triste.
Si sedette accanto e mi chiese: posso entrare nel tuo piccolo mondo?
Inizialmente non capii a cosa si riferisse, poi mi riformulò la domanda, cercando di andare più nello specifico: Danilo cosa ti rende felice?
Le risposi: oggi niente mamma. Al mio mondo oggi è mancata la felicità. Non esiste più la felicità nei piccoli o nei grandi gesti, ho fatto il possibile per rendere questa giornata straordinaria, eppure non è bastato.
Continuai dicendo: siamo delle montagne russe con il nostro umore, non sappiamo come ci svegliamo, se tristi oppure contenti. Non siamo noi a decidere. Ma questo non l'ho inventato di certo io. Quindi fu così che pensai all'amore ed a una ragazza in particolare.
Non siamo che delle molecole in realtà, ma dentro abbiamo una persona che ha bisogno di essere amata.
Quindi ho pensato a lei come un marinaio pensa ad un faro durante la tempesta.
Sembra che l'amore non possa esistere come lo intendiamo noi.
E sembra per di più che questo amore è molto più pungente di quanto sembri.
Ci affezioniamo a persone a cui affidiamo la nostra persona, o meglio la nostra anima.
E le amiamo.