2 CAPITOLO

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Jacksonville ore 14......

Finalmente il sole fece capolino, Patricia ebbe un attacco di fame questo significava, che cominciava a sentirsi meglio.

Non era sua abitudine chiamare la servitù.
Quando le era possibile le piaceva sbrigare da sola le sue esigenze.

In punta di piedi scese per le scale che l' avrebbe condotta direttamente  davanti la porta della cucina.

Non aveva affatto intenzione di incontrare sua madre.
Ma fu proprio  dalla finestra della cucina che vide una grande automobile color granata, che si avvicinava sempre di più alla grande villa.

Patricia sgranò gli occhi iniziò a mancargli il fiato e il cuore a batteva all'impazzata.

Corse verso la scalinata e risalì a due a due le scale, quella Rolles Royce era senz'altro l'automobile del suo papà.

Con gran fiatone giunse al portone,che aprì con tutta la sua forza.

Proprio in quel istante il Signor Edward O'Brian con eleganza e raffinatezza scendeva dall'automobile.

Edward O'Brian, noto banchiere di Miami beach.

Un uomo, affascinante, di' una corporatura slanciata, i suoi lineamenti morbidi sul  viso.
Occhi grandi color caffè, il suo labbro superiore era ricoperto da baffi ben curati castani come i suoi lucenti capelli.

Aveva un sorriso sgargiante stampato sulle labbra vide la sua piccolina e il volto si illuminò d' immenso.

_ "Papà papà!!"
  gridava Patricia piena di gioia e le lacrime agli occhi.

IL Signor O' Brein abbracciò la figlia  con affetto.

Si staccò leggermente e sollevò il viso della sua amata figlia.

_ "Figlia mia basta piangere, credi che
    questo piacerebbe alla tua cara
     nonna?? "
Chiese il signor  O' Brein con dolcezza.

La giovane indietreggiò e con lo sguardo verso il padre con voce timida rispose semplicemente.

   _ "No Papà!!! " E sorrise.

I due entrarono in casa abbracciati.

Avevano tante cose da dirsi , Patricia era da due anni che non vedeva suo padre.
  Sapeva perfettamente che il padre stava soffrendo per la perdita della cara mamma e un po' di tempo insieme, sarebbe stato una buona cura per entrambi.

Intanto  Mrs White serviva il the nella biblioteca  era la stanza preferita del signor Edward e di Patricia.

Padre figlia conversavano a lungo e piacevolmente.

  Lo sguardo di Patricia era di nuovo luminoso e con il sorriso sulle labbra.

Patricia era così presa nel raccontare i suoi ultimi avvenimenti al caro papà, che aveva dimenticato che in casa c'era sua madre.

La giovane balzò dal divano  e guardo dritto negli occhi del padre.

_ "Oh papà mi dispiace tanto ma devo 
    dirti che la mamma e' in casa."

     Gridò la giovane sconvolta.

Ma quello che stupiva ancora di più Patricia, vedere la calma di suo padre seduto e tranquillo.
IL Signor O' Brein si alzò lentamente dal sofà e si avvicinò alla figlia e l'abbraccio.
Le accarezzo il viso e con voce dolce.

disse:
_ "Tranquilla  figlia mia, tua madre e' tornata stamattina a San Francisco!!

E' stata proprio lei a chiamarmi !! "

Patricia voleva svenire era incredula alle sue orecchie.

I genitori di Patricia erano separati da quando lei aveva appena due anni.

Liz Hagan e Edward O'Brian  non si vedevano da anni.
Liz aveva scelto di vivere accanto al suo amante Giorge Logan brillante avvocato di San Francesco, dove conduceva una vita piena di sfarzo e lusso.
Patricia era rimasta con lei fino all' età dei 6 anni, ma poi la lasciò completamente nelle mani della cara nonna Martha.
Con il passare degli anni gli incontri  tra Patricia e sua madre erano sempre meno frequenti.

Edward la detestava perché l'aveva lasciato con una bimba di solo 5 anni.
Ma questa volta le era grato per averlo chiamato , sua figlia aveva bisogno di lui....

I due ripresero la loro piacevole conversazione

_ " Bambina mia sono molto soddisfatto di te, hai già una laurea, un lavoro ... Ma penso che tua madre abbia ragione!!"

Nella stanza Calò un gran silenzio.

Patricia guardava suo padre stupita.

_ "Papà spiegati meglio!"
Chiese  Patricia confusa.

Edward si alzò dal sofà e  si diresse verso il bellissimo cabinet in ciliegio.

Dalle proprie tasche estrasse un mazzo di chiavi trovata quella giusta la infilo in uno dei sportelli e con cura estrasse  un elegante custodia vi era un raffinato violino buono il suo profumo d'acero e la sua lucentezza.

Patricia sgranò gli occhi il cuore batteva forte dall'emozione.

_" Ma e' quello della nonna!!"
Esclamò con  gioia.

_ " Si bambina mia  lei ha sempre desiderato  che l'avessi tu!"
Edward si schiarì la voce.

  _ "Anzi che lo suonassi Tu!"

Intanto nella mente di Patricia dolce era il ricordo di sua nonna che gli insegnava a suonare il violino, mentre le lacrime rigavano il suo viso.

_  "Sarebbe veramente bello figlia mia se tu tornassi a suonare il violino!!"

Patricia era veramente sconvolta alle parole del padre.
Lei non sarebbe mai stata brava  come sua nonna.
Guardò suo padre dritto negli occhi e con molta tranquillità le disse:

_ "Gradirei cambiare discorso!!"

Edward decise di acconsentire ma avrebbe ripreso di nuovo il discorso .

Edward decise di acconsentire ma avrebbe ripreso di nuovo il discorso

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Eccoci di nuovo, mi auguro che la storia vi stia piacendo.
Poverina la nostra cara Patricia, ora anche il caro adorato papà  vuole che la figlia torni a suonare il🎻🎻
Ma perché vogliono ad ogni costo che la cara Patricia suoni il violino e' veramente odioso fare qualcosa contro la propria volontà.
Bhe forse e' meglio continuare a leggere per vedere cosa accade!!
Non pensate?
Buona lettura e Grazie!!😘😘😘😘😘😘 A Presto!!!

PATRICIA O'BREIN....L' amica di Sempre!!!!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora