10/02/2015

3 0 0
                                    

Passata la notte da sveglio andai a svegliare mia nonna perché quel giorno era importante visto che era il suo compleanno e bisognava festeggiare, la andai a svegliare, erano le 4 del mattino, e insieme andammo tutte e due in cucina e iniziammo a organizzare la giornata. Parlando e riflettendo il tempo passò, anche in fretta, e si arrivò alle 7 del mattino, io iniziai a prepararmi per andare a scuola, a quel tempo ero alle elementari e facevo l'orario 8:00/16:00,
Finito di prepararmi e lavarmi io e mia zia andammo alla fermata dello scuolabus, io saltavo, correvo non mi fermavo mai sembravo un grillo impazzito, fatto di qualunque sostanza esista sulla faccia della terra.
Riprendendo il discorso, arrivai a scuola e iniziai le mie lezioni tranquillamente, all'improvviso tornò quel brutto presentimento, erano le 11 circa e il pranzo era alle 13, in quelle due ore non feci altro che rattristarmi e tutt'oggi non so nemmeno perché, all'improvviso piansi dal nulla e corsi ad abbracciare la maestra senza motivo e in quel momento capì tante cose, una delle poche cose che ricordo ancora sono le risate di quei bambini della mia classe che consideravo "amici" ma che ora come ora non prendi nemmeno sul serio. Passano le ore e si arriva al dopo pranzo, prima di tornare in classe vidi in lontananza una persona famigliare, pian piano che mi avvicinano capì che era mio padre, un uomo sulla quarantina con un gran senso dell'umorismo, prima di correre ad abbracciarlo mi feci una serie di domande, guardandolo in faccia capì che qualcosa era successo, aveva la faccia rossa, gli occhi lucidi e una tristezza nel volto....

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 19, 2023 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Una ragazzo come altri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora