1 - il silenzio del giorno

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Shinsou's POV

Ancora non mi spiego come tutti possano sopportare questo caldo,sembra di stare in un microonde e nemmeno le finestre spalancate aiutano, semplicemente ti riempi camera di zanzare.

Odio tutto questo, ma dopotutto ho una reputazione da mantenere, e non quello da gigolò.

Bussarono alla porta, e ora chi cazzo è? Butto uno sguardo all'orologio sul comodino per quanto potevo,le due e mezza,ma stiamo scherzando?

Ignorai chiunque sia che stava tentando di buttare giù la porta,ma era semplicemente impossibile convincersi a scopare così, perciò mi alzai sbuffando.

<Vado a vedere chi è. Stai ferma lì.> afferrai i boxer e andai ad aprire,sentendomi sollevato a sentire il fresco del condizionatore sulle spalle.

Aprì la porta e mi trovai benché meno il mio vicino davanti,con occhiaie interminabili e i capelli indomabili come al solito,che teneva in mano un cucchiaio...cucchiaio?

Mi appoggiai allo stipite della porta con una mano, guardandolo scocciato <...vuoi minacciare di uccidermi con un cucchiaio?>

<Cazzo Shinsou. Devi darci un taglio. Non dormo da tre giorni di fila,come fai a ogni sera trovarne una nuova?> e come previsto agitò nervosamente il cucchiaio per aria.

Denki Kaminari,18 anni,capelli biondi e occhi giallo canarino,piuttosto basso per la sua età. Abita alla porta accanto,ed è nuovo in questo condominio,per questo è veramente nervoso a riguardo delle mie serate.

Vivo in questa palazzina di città,non così grande da non sapere quando finisce ma non così piccolo da sapere anche quando i tuoi vicini deglutiscono. Ma qualcosa di cui ormai sono tutti a conoscenza è che con me non potranno mai dormire senza tappi per le orecchie,qualcosa che questo nano presuntuoso non ha capito.

Lo fermai dal suo lamentarsi <Senti,a me non interessa minimamente di ciò che pensi tu,io ho da fare la mia vita.> gli presi il cucchiaio così che non mi accecasse.

<Ah io dovrei stare dietro alle tue stronzate?> rispose prendendosi il suo cucchiaio e infilandolo nella tasca del suo pigiama,a dir poco ridicolo; pantaloncini a quadri,canottiera con sopra una stampa di pikachu.

Non feci in tempo a rispondere che sentì dei tocchi sulle spalle,mi voltai e vidi la ragazza in una vestaglia trasparente,che poi si mise accanto a me,nemmeno mi ricordo come si chiamasse...Cindy? Linda? Anna?...ah che ne so.

<Chi è questo tuo amico Shinsou?> chiese con una voce che sembrava il suono delle unghie sulla lavagna,ci mancava lei.

<Lascia stare,torna di là.> la spinsi via,guardando la faccia disgustata del biondo.

<Fai schifo,lo sai Shinsou?> fece finta di avere un conato di vomito,anche se si vedeva lontano un miglio che cercava di vederla,e poi danno a me del pervertito.

Sbuffai e semplicemente gli chiusi la porta in faccia,lei mi prese e mi trascinò in quell'inferno asfissiante.




Denki's POV

Dopo non avermi fatto dormire trova anche il coraggio di sbattermi la porta in faccia?

Oh grazie,sei molto gentile,dannato diavolo.

Sospirai e lo lasciai perdere,salendo le scale sperando di trovare conforto in quel monolocale che sa di incenso allo zenzero.

Da quando sono arrivato qui conosco benissimo il nome di quello,ogni volta sento il suo nome urlato da un sacco di ragazze e ragazzi.

"Shinsou,oh Shinsou,cazzo se sei bello."

Certo,un letteralmente puttaniere che prima di te si è fatto tutta la città,ma per favore. Mi sta sui coglioni,non ne posso più della sua "collezione di intimo a non finire",scommetto che ha un cassetto per quello.

Bussai,e al "è aperto" entrai,sentendo immediatamente l'incenso.

<Hey Sero,anche oggi a distruggerti il fegato?> chiesi,entrando nel salotto dove c'erano il mio migliore amico coi piedi appoggiati su delle casse di birra.

<Esattamente,vuoi favorire?> chiese invitandomi a sedere lì, così sprofondai nel divano e presi una lattina.

<Stasera sì,sono giorni che non dormo e magari questo mi manda a tappeto per dormire un po'> l'aprì e iniziai a bere,non mi era mai piaciuto ma adesso è l'unica speranza per dormire,o almeno spero.

<Chi è la fortunata stasera?> ride a crepapelle a vedermi disperato mentre cerco l'ultima goccia sul fondo della lattina.

<Non saprei,ma è una ragazza roscia...mh,non ho visto altro,mi faceva letteralmente troppo schifo. Io non so più che fare con lui, sta esagerando, io non riesco più a dormire.> mi lamentai accartocciando la lattina.

<Magari,se te lo fai amico e poi magari te lo fai e bas-> gli tirai una gomitata guardandolo storto <Ma sei matto? Io non vado a letto con lui,mi fa schifo sapere che si sia fatto il mondo prima di me. non se ne parla nemmeno.>

<Va bene,va bene,e se semplicemente te lo porti fuori a cena?> scossi la testa, è troppo ubriaco per darmi consigli seri.

<...sei rosso per la birra o che cosa?> mi chiese togliendomi la lattina distrutta dalle mani,non capivo di che parlasse,ma mi guardai allo specchio e vidi di essere bordò.

<Su vagli a chiedere una cena,e prendi i tappi nel cassetto vicino alla porta> mi alzai confuso dal divano e presi i tappi,poi me ne andai in camera,sentendo ancora quelle urla strazianti,che schifo.

Misi i tappi e mi infilai nuovamente a letto,e ora perché sto arrossendo?

Mi addormentai con questa domanda,sentendo il muro tremare accanto a me.

Ipocrisia - a shinkami love storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora